Piero Giarda è stato nominato Ministro per i Rapporti con il Parlamento nel nuovo governo guidato dal senatore professor Mario Monti: si tratta di un ruolo delicatissimo e strategico, a fronte di un esecutivo composto da tecnici.
Giarda sarà il mediatore di Monti, forte della sua estesa conoscenza della macchina parlamentare e dei suoi ingranaggi. Figura di spicco del mondo accademico del nostro Paese, Piero Giarda aveva curato – di recente – il coordinamento di uno dei tavoli di studio in merito all’analisi della spesa pubblica e della riforma fiscale.
Nato nel 1936 – milanese – laureato in Economia e commercio presso l’Università Cattolica della sua città nel 1962, ha in seguito perfezionato i suoi studi nelle prestigiose università americane di Princeton e Harvard.
È un grande e stimato esperto economista, soprattutto nel campo della finanza pubblica.
Ha insegnato Scienza delle finanze e Diritto, sia presso l’Università degli Studi della Calabria sia all’estero, presso l’autorevole Università di Harvard, negli Stati Uniti. Tra i suoi studi e le sue materie d’insegnamento, va inoltre segnalato il suo lavoro nel campo dell’Economia politica, economica e finanziaria, nonché dell’econometria (branca della statistica che verifica, in chiave scientifica, fenomeni economici formulati teoricamente). Presso l’Università Cattolica di Milano è stato nominato professore ordinario di Scienza delle finanze. Fino ad oggi è stato titolare del Laboratorio di Analisi Monetaria dell’Università Cattolica ed ha lavorato per la stessa università, di concerto con la Regione Lombardia, sul federalismo fiscale.
È stato consulente presso la Presidenza del Consiglio e presso il ministero delle Finanze, dirigendo la Commissione tecnica per la Spesa pubblica presso il ministero del Tesoro, negli anni che vanno dal 1986 al 1995.
È stato – inoltre – Sottosegretario al ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica, in tutto il periodo compreso fra il 1995 e il 2001, sia nell’esecutivo Dini, sia nella compagine del primo mandato a Prodi, sia nei due governi D’Alema, che nel secondo mandato ad Amato.
Fino ad oggi ha ricoperto anche incarichi eterogenei, come la vice – presidenza della Fondazione Milano per la Scala e ha fatto parte del Consiglio di amministrazione del Teatro dell’Opera a Roma. È stato pure alla presidenza della Banca Popolare Italiana.
Si occupa – di tanto in tanto – di redigere articolo riguardanti il suo campo scientifico, sia per Il Sole 24 Ore che per Italia Oggi.
Il suo tanto pubblicizzato – nella stampa locale di Roma – presunto arrivo in elicottero, per prestare giuramento, ha già sollevato un vespaio di polemiche, cavalcato ad hoc da alcuni rappresentanti della Lega Nord, lamentando che questo ingresso “hollywoodiano” nell’esecutivo di Mario Monti sia stato pagato dai contribuenti trentini, dato che Giarda risultava essere ancora Presidente del Comitato per la finanza locale della Provincia Autonoma di Trento. E se invece l’avessimo già pagato noi, contribuenti nazionali?