Sarà ballottaggio a Udine, uno dei pochi comuni e centri del Friuli Venezia Giulia dove la pattuglia Lega-Forza Italia-FdI non ha ottenuto una vittoria schiacciante tra Amministrative e Regionali. L’effetto Fedriga non aiuta il candidato sindaco del Centrodestra Pietro Fontanini (sostenuto oltre che dal terzetto FI-Lega-FdI anche da Autonomia Responsabile e Identità Civica), o almeno, non lo sostiene a fondo per trovare la vittoria già al primo turno contro il rivale Vincenzo Martines, candidato del Centrosinistra (sostenuto da Pd, Progetto Innovare, Siamo Udine, Udine Sinistraperta). Tiene dunque il Partito Democratico che al netto delle difficoltà nazionali e anche regionali, nel Capoluogo di provincia compie un ottimo risultato e si guadagna la possibilità di un secondo turno tra due settimane che porta al centro la sfida “vecchio stampo” tra le due coalizioni. Sconfitto su tutta la linea il Movimento 5Stelle che con l’8,9% di lista e l’8,4% per la candidata Pompea Maria Rosaria Capozzi non è riuscita a fare meglio del proprio partito in FVG, patendo l’effetto nord ancora una volta letale per i grillini. Al termine dello spoglio nelle Comunali di Udine, Fontanini ha ottenuto il 41,4% delle preferenze, seguito al 35,86% dal dem Martines: si aggiudicano così il ballottaggio del 13 maggio prossimo, lasciando fuori invece la candidata M5s, Enrico Bertossi (7,6%), Andrea Valcic di Patto per Udine, Stefano Salmè di Io Amo Udine (2,6%) e Luca Minestrelli di CasaPound (0,91%).
LE PRIME DICHIARAZIONI DEI DUELLANTI
Sul fronte dei risultati dei singoli partiti, di poco ma resta la Lega di Salvini la prima forza a Udine anche dopo le Comunali 2018: con il 21,6% Fontanini può contare sulla forza del Carroccio per provare a divenire sindaco di Udine tra due settimane. Segue il 20,01% del Partito Democratico, mentre al terzo posto troviamo Forza Italia con il 9,66%: segue il M5s al 8,92%, Progetto Innovare al 7,51% e poi ancora Identità Civica al 5,9%, Prima Udine al 5,77%, Siamo Udine al 5,72%, Autonomia Responsabile al 3,3%. Patto per Udine al 2,7%, Udine Sinistraperta al 2,54%, Fratelli d’Italia ad un basso 2,4% su scala comunale, Lista Salmè all’1,1%, Io Amo Udine all’1,10%, CasaPound allo 0,9%, Friuli Futuro allo 0,75%. Al termine della lunga giornata di spoglio elettorale, i due principali duellanti che si sfideranno nei prossimi giorni per convincere i cittadini di Udine a puntare sull’una o sull’altra coalizione, hanno riportato le prime dichiarazioni ufficiali: «Mi aspettavo un voto forte che seguisse la Regione. Sappiamo che Udine è sempre stata una roccaforte della sinistra, col Pd primo partito anche alle politiche, la sfida è impegnativa. L’appello è nei confronti dei cittadini che si ricordino di venire a votare», spiega Fontanini, in vantaggio dopo il primo turno. Per lo sfidante del Pd Martines invece, «è stata una polarizzazione del voto molto robusta, gli altri candidati non sono decollati quanto si pensava. Anche a Udine ci si è avvicinati al volto regionale, ma gli udinesi hanno comunque scelto in maniera diversa. Me la giochero’ con Fontanini sulle questioni della città, non solo sulle questioni nazionali».