Ha iniziato a parlare Matteo Renzi all’Assemblea Nazionale Pd che è in corso a Roma: il premier e segretario del Partito Democratico ha iniziato il suo intervento ricordando Valeria Solesin e Giulio Regeni, i giovani uccisi all’estero per fatti di Parigi e in Egitto, pochi giorni fa. Primo tema è stato quello delle tasse in Italia come in Europa, “siamo il partito che ha abbassato le tasse, a dispetto della destra che le ha alzate“. Annuncia il taglio di 25 miliardi sulla spesa pubblica, fatti in questi ultimi anni: “ora però economia europea deve uscire dagli egoismi dei Paesi dominanti, non si vive di solo austerità, facciamo come l’America di Obama e investiamo”. Primi punti per l’investimento secondo il refrain di Renzi è quello della scuola: “contro i terroristi nati in Europa dobbiamo investire in educazione, è l’unica cosa costruttiva“. Poi una frecciata a Silvio Berlusconi, con la solita furba ironia: “se vi dico un milione di posti di lavoro in più a cosa pensate? Eh sì, a Silvio e alla promessa del 2001: ebbene una genialità comunicativa, visto che pensiamo sempre a lui con questa frase. Ma se io vi dico che con il Jobs Act ha avuto 764mila posti di lavoro a tempo indeterminato in più in un anno, voi discutete. La comunicazione è importante, diciamolo che stiamo cambiando il Paese, con tutti i limiti ma lo stiamo facendo. Non possiamo più pensare a lui con posti di lavoro nuovi!”. Si attende ancora che arrivi al punto delle unioni civili: ne parlerà di Ddl Cirinnà?
Comincia la grande assemblea nazionale del Pd a Roma, all’Hotel Parco dei Principi con Matteo Renzi e tutti gli stati generali del Partito Democratico. Il premier-segretario prenderà oggi parola per un discorso molto atteso in cui dovrà cercare di districarsi, per l’ennesima volta, dalle fratture interne al Pd, esasperate dalla legge sulle unioni civili che ancora non riesce ad essere approvata e che ci riprova in questa altra settimana decisiva, dopo quella fallimentare appena passata. I temi in campo? Di certo economia ed Europa saranno sul tavolo, cercando di volare alti sulle ultime notizie dal fronte europeo dove il buon Renzi ha incassato il plauso di Junker dopo l’ultimo Consiglio, ma è sul fronte italiano che il segretario attende le disfide più calde. Parlerà di unioni civili? Quasi impossibile non accennarne, ma non è detto che ci punti tutta l’attenzione, anzi: secondo varie fonti riportate anche sul Huffington Post, il discorso del premier di oggi verterà sui dossier europei e sul ddl Cirinnà probabilmente ci sarà un passaggio con cui verrà ribadito che la legge la si porta a casa, costi quel che costi e che le adozioni non sono il tema primario delle unioni civili, insomma ribadendo quanto già detto in precedenza. Se basso profilo sarà, lo attenderemo al varco e vedremo in che modo cercherà Renzi di rilanciare un partito che dopo le settimane sul ddl Cirinnà sembra ancora già spaccato di prima: dalla minoranza dem Bersani-Speranza, ai cattodem Lepri e Di Giorgi. Un’assembela certamente da toni non proprio tranquilli.
E dunque giunge il giorno dell’Assemblea Nazionale Pd, con gli stati generali del Partito Democratico che si riuniscono a Roma davanti al segretario e premier Matteo Renzi per discutere della situazione attuale dei idem, dei vari scenari politici attuali e dello scottante tema degli Unioni Civili. Alle 10 cominceranno i saluti dell’Assemblea a tutti gli iscritti e aventi la tessera del Pd: i lavori si svolgono presso l’Hotel Parco dei Principi in via Gerolamo Frescobaldi 5. Come ormai ogni evento politico di rilievo ogni intervento del raduno sarà possibile seguirlo in rigorosa diretta streaming video dal sito del Partito Democratico e su Unità.tv. Cosa però sarà davvero al centro dei vari interventi della segretaria Pd e soprattuto del molto atteso discorso di Matteo Renzi? La situazione attuale dei dem non è proprio dei migliori, con la legge Cirinnà sulle Unioni Civili che ha contribuito notevolmente alla frattura interna: ora non più solo maggioranza renziana e minoranza dem, ma ora anche una parte di cattolici che sul dibattito al Senato è emersa in maniera veemente. I cosiddetti “cattodem” che si sono ribellati al canguro di Marcucci, l’emendamento con il quale si doveva approvare in breve il ddl Cirinnà, come verranno accolti dalla restante parte del partito? La vigilia ha visto uno scenario teso e di sorrisi tiratissimi tra le parti, con il pieno della diplomazia di Pizzetti e Boschi che sta provando a trovare una quadra per il voto del testo Cirinnà in calendario mercoledì 24 febbraio. Cosa dirà Renzi? L’impressione è che, come sempre, voglia tenersi l’ultima parola sule riforme che intende portare avanti; dopo essere rimasto di fatto distaccato dalla diatriba politica per queste settimane di lotta sulle unioni civili, le sue parole alla platea romana saranno molto attese. Come anticipato dai colleghi di Huffington Post, giovedì in Senato dopo aver incontrato i suoi senatori avrebbe detto ai presenti queste parole che sanno di guanto di sfida: «Vedrete che cosa vi combinerò su questa storia delle unioni civili», sfoderando il sorriso delle grandi imprese. Cosa accadrà? Per poterlo scoprire basta collegarsi con l’intera Assemblea Nazionale Pd, con inizio alle ore 10 da Roma.