PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo dell’1,54% e sul listino principale troviamo in rialzo solo Campari (+2,04%), Ferragamo (+0,34%), Ferrari (+0,94%), Leonardo (+2,18%), Luxottica (+1,36%), Moncler (+3,78%), Pirelli (+1,98%), Recordati (+0,12%) e Stm (+1,73%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-2,06%), Banco Bpm (-7,34%), Banca Generali (-2,39%), Bper (-2,02%), Enel (-2,28%), Eni (-2,48%), Fineco (-4,31%), Intesa Sanpaolo (-3,17%), Italgas (-2,42%), Mediaset (-1,92%), Mediobanca (-4,01%), Poste Italiane (-1,53%), Saipem (-2,21%), Snam (-2,36%), Tenaris (-2,46%), Terna (-2,07%), Ubi Banca (-2,95%) e Unicredit (-3,92%). Fuori dal listino principale Costamp con un +10%, mentre Italia Indipendent cede il 7,57%. Il cambio euro/dollaro sale sopra quota 1,165, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 206 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:50
La Borsa italiana cede il 2,1% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Campari (+1,2%), Ferrari (+0,1%), Leonardo (+1,7%), Luxottica (+0,8%), Moncler (+3,1%), Pirelli (+1,8%), Recordati (+0,1%) e Stm (+0,9%). Ferragamo, invece, si trova in parità. I ribassi più ampi sono quelli di Banco Bpm (-7,2%), Banca Generali (-2,6%), Bper (-4%), Buzzi (-2,5%), Enel (-3,4%), Fineco (-5,7%), Intesa Sanpaolo (-4,5%), Italgas (-2,2%), Mediobanca (-3,8%), Poste Italiane (-2,3%), Saipem (-2,4%), Snam (-2,9%), Tenaris (-3%), Terna (-2,4%), Ubi Banca (-4,8%) e Unicredit (-3,8%). Fuori dal listino principale Netweek sale del 4%, mentre Mps cede il 6%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,165, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 215 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:15
La Borsa italiana cede lo 0,3% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+0,3%), Atlantia (+0,7%), Azimut (+0,5%), Campari (+0,5%), Cnh Industrial (+0,2%), Exor (+0,8%), Fca (+1,4%), Ferragamo (+0,4%), Italgas (+0,4%), Leonardo (+3,3%), Luxottica (+0,7%), Moncler (+2,4%), Pirelli (+1,4%), Prysmian (+0,1%), Recordati (+1%) e Stm (+0,9%). Ferrari e Poste italiane, invece, si trovano in parità. I ribassi più ampi sono quelli di Banco Bpm (-3,5%), Banca Generali (-0,8%), Bper (-1,9%), Brembo (-0,6%), Fineco (-0,7%), Intesa Sanpaolo (-1,6%), Mediobanca (-1,6%), Snam (-1%), Tenaris (-0,6%), Ubi Banca (-3,2%) e Unicredit (-1,8%). Fuori dal listino principale Netweek sale del 5,3%, mentre Bastogi cede il 5,5%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,17, mentre lo spread tra Btp e Bund sfonda la soglia dei 200 punti base.
PIAZZA AFFARI CHIUDE LA SETTIMANA CON MOLTI DATI
La giornata di oggi propone dati interessanti sia per l’Europa che per gli Stati Uniti. Alle 10:00 l’indice Ifo sulla fiducia delle aziende in Germania per il mese di aprile: gli analisti si attendono un dato pari a 102,7 punti, in lieve aumento rispetto a marzo. Alle 10:30 il Pil del primo trimestre, prima lettura preliminare, per l’Inghilterra: il consensus prevede una crescita dello 0,1% che a livello annuale significherebbe un debole +1,2%. Alle 14:30 i principali ordinativi di beni durevoli per il mese di aprile negli Usa: le attese sono per un incremento dello 0,5%, in netto miglioramento rispetto al lieve calo di marzo. Alle 16:00 il sentimento d’aspettativa dei consumatori del Michigan a maggio: gli economisti si attendono un’importante frenata. Il dato dovrebbe attestarsi a 86,9 punti, in diminuzione di oltre tre punti rispetto ad aprile. Da segnalare nel pomeriggio un intervento del presidente della Fed Jerome Powell che potrebbe fornire spunti interessanti sullo stato di salute complessivo dell’economia americana e sulle prossime decisioni di politica monetaria che potrebbero essere prese.
Ieri Piazza Affari ha archiviato la sessione con una perdita dello 0,71% a quota 22.749 punti. La seduta era iniziata piuttosto bene con Milano che era arrivata a guadagnare oltre un punto percentuale. Nel pomeriggio tuttavia, l’apertura in rosso di Wall Street e l’allargamento dello spread hanno messo sotto pressione il listino. Fra i titoli peggiori troviamo i petroliferi che hanno sofferto per le prese di profitto sul petrolio. Saipem ha ceduto tre punti percentuali. Molto male anche i titoli bancari: Unicredit ha perso l’1,8% mentre Intesa Sanpaolo ha ceduto lo 0,9%. In calo anche Fca in seguito al rischio di dazi sul settore auto minacciati da Trump: il titolo ha perso l’1,84% dopo che era arrivato a flettere anche più di tre punti percentuali. A inizio giornata lo spread aveva fatto segnare un calo di oltre il 5%. Nel pomeriggio ha però invertito la rotta e alla fine ha chiuso a 193 punti base, in rialzo. In lieve calo, invece, il rendimento del Btp decennale pari ora al 2,4%.