– Nonostante l’impegno delle “colombe” che hanno tentato di ricucire tra Pdl e Fli, Fini annuncia: voteremo compatti la sfiducia.
Sedici parlamentari, 10 del Pdl, 6 di Fli: sono le colombe che hanno sottoscritto un documento per evitare, in extremis la rottura, e il voto di sfiducia da parte di Fli il 14 dicembre. Una trattativa che avrebbe al centro 3 nodi fondamentali: la riforma delle legge elettorale, l’agenda sociale e un centrodestra che contempli nuove alleanze. Il documento, i cui primi firmatari sono Andrea Augello (Pdl) e Silvano Moffa (Fli), tuttavia, rimarrà, probabilmente, lettera morta, nonostante l’apprezzamento del premier Silvio Berlusconi. A nulla sembra che siano valsi, infatti gli sforzi dei pontieri. Almeno, a sentire la parole di Fini che conferma al decisione: «Una cosa è certa. Il gruppo di Futuro e libertà non si divide. Voteremo compatti la sfiducia sia alla Camera che al Senato».
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Al leader dei futuristi ha fatto eco il suo luogotenente, Italo Bocchino, che ha definito l’iniziativa delle colombe «tardiva». Come se non bastasse, il direttore del periodico online di FareFuturo, associazione vicina al presidente della Camera, Ffwebmagazine, sentenzia: «Nessuna trattativa con Silvio Berlusconi. È un dovere civico. E patriottico. Perché l’Italia ha bisogno di altro. Ha bisogno di fare finalmente un passo avanti. Ed entrare nel futuro».