Parla di vergogna insanabile Pier Luigi Bersani, segretario del Partito Democratico, a proposito delle interviste al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che sono state mandate in onda dai telegiornali ieri sera. Bersani le cataloga come videomessaggio a reti unificate e quel che ha tenuto a sottolineare nella serata di oggi è che non potrà bastare mandare in onda qualche immagine, parola, dichiarazione sua o degli altri esponenti del Pd per rimediare a quanto accaduto.
Il leader dell’opposizione spiega infatti che l’invasione e lo squilibrio in campagna elettorale vanno evitati prima, non dopo, e che questa è una responsabilità che compete sia alle aziende che ai giornalisti. Bersani ha fatto quindi appello anche all’Authority per le comunicazioni, affinché monitori meglio ed eviti situazioni del genere.
Per concludere, il segretario del Partito Democratico ha fatto notare che Berlusconi ha parlato principalmente di Milano, facendo ben vedere alle sue spalle il simbolo del suo partito, cosa che ha senza dubbio danneggiato maggiormente il candidato del centrosinistra alla carica di Sindaco del capoluogo lombardo, Giuliano Pisapia. La parola dovrebbe essere quindi data a lui per cercare di riequilibrare la situazione.
La replica a Bersani arriva da Daniele Capezzone, portavoce del Popolo della libertà, il quale afferma che il Partito democratico fino a ieri si lamentava per il silenzio di Berlusconi, che dopo il primo turno delle amministrative non aveva ancora rilasciato dichiarazioni pubbliche e non si era fatto più vedere, tanto che Walter Veltroni era arrivato a dire che bisognasse attendere “Chi l’ha visto?” per tornare a vedere il Premier in tv. Ora, invece, il Pd si lamenta perché Berlusconi ha concesso alcune interviste.
Il presidente della Rai, Paolo Garimberti, ha chiesto un riequilibrio tempestivo per dare spazio a punti vista di candidati o leader di partiti diversi da quello del presidente del consiglio. Garimberti in una nota sottolinea che oltre al commento di Berlusconi, le interviste sono diventate una sorta di comizio, senza un’adeguata compensazione con opinioni di altri candidati. Una cosa che nessun giornalista dovrebbe mai permettere, meno che meno quelli del servizio pubblico.
Intanto Silvio Berlusconi sarà ospite di “Porta a Porta” mercoledì prossimo, 25 maggio. Il giorno prima, la trasmissione di Bruno Vespa avrà in studio Antonio Di Pietro.
Insieme con Bruno Vespa, il presidente del Consiglio e il leader di Italia dei Valori saranno intervistati da tre giornalisti proposti dalla redazione. Le due puntate andranno in onda alla stessa ora e dureranno 90 minuti, in modo da rispettare la par condicio. Prima di Di Pietro, era stato chiesto di intervenire a Pier Luigi Bersani, ma il segretario del Pd, fa sapere la redazione del programma Rai, ha declinato l’invito.
Lunedì, invece, ci sarà il confronto tra i candidati al ballottaggio delle elezioni comunali di Napoli, Gianni Lettieri e Luigi de Magistris. Non ci sarà, infine, il confronto tra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia, dato che quest’ultimo ha rifiutato di realizzarlo.