Alle elezioni regionali 2015 in Puglia, Michele Emiliano, ex sindaco di Bari, è il candidato del Partito Democratico, La Puglia con Emiliano, Emiliano sindaco di Puglia, Noi a sinistra, Partito comunista d’Italia, Popolari, Popolari per l’Italia, Pensionati, invalidi e giovani insieme. Durante il confronto televisivo trasmesso su Sky, Emiliano ha fatto il proprio appello finale al voto chiedendo scusa a famiglia ed amici per il poco tempo dedicato a loro in questi ultimi dieci anni, ma il suo è stato e continua ad essere un impegno politico doveroso in quanto soltanto attraverso la politica si possono cambiare le cose e fare giustizia. Clicca qui per vedere il video dell’appello finale di Michele Emiliano
Michele Emiliano è nato a Bari nel luglio del 1959. Dopo aver seguito la famiglia a Bologna, tra il 1962 e il 1968, è poi rientrato nel capoluogo pugliese, dove ha avuto modo di laurearsi nel 1983 in Giurisprudenza. Subito dopo il conseguimento della laurea ha iniziato a lavorare presso lo studio di un avvocato. Entrato nel 1989 in magistratura, ha quindi prestato il suo operato presso la Procura di Agrigento, dove ha conosciuto Giovanni Falcone. Nel 1990 si è quindi trasferito a Brindisi, qui si è interessato di mafia, posto detenuto per cinque anni. Nel 1995 è tornato a Bari, all’interno della Direzione Distrettuale Antimafia. Ha conservato l’incarico di procuratore distrettuale sino al 2003, anno nel quale ha deciso di impegnarsi in politica, aderendo all’invito di presentarsi come candidato per il centrosinistra alle comunali della sua città. Alle successive elezioni comunali, tenute l’anno successivo, ha riportato il 53,8% dei voti al primo turno, vincendo facilmente la sfida con il candidato del centrodestra, Lo Buono. La carica di sindaco è stata poi confermata nel 2009, quando ha sconfitto Simeone Di Cagno Abbrescia al secondo turno, con oltre il 59% dei suffragi. Sposato con Elena, dal 1988, ha tre figli, Giovanni, Pietro e Francesca.
Michele Emiliano è il candidato del Centrosinistra per una coalizione composta dal Partito Democratico, di cui è il segretario regionale, dai Popolari per l’Italia, partito sorto dalla dissoluzione di Scelta Civica, ovvero gli ex montiani di ispirazione cattolica, dalla lista civica Emiliano Sindaco di Puglia, dalla lista civica La Puglia con Emiliano, Noi a Sinistra per la Puglia, dal Partito Comunista d’Italia, Popolari e Pensionati Invalidi. Una coalizione molto larga, che ha suscitato molte polemiche, andando a riproporre anche per la regione la cosiddetta Grosse Koalition. Una scelta che non è stata completamente digerita dall’ala sinistra della coalizione, provocando molte polemiche, mai del tutto sopite.
Il programma di Michele Emiliano, ideato dagli stessi elettori riuniti in una serie di eventi dedicati allo scopo, è centrato su alcuni punti forti: il lavoro, l’innovazione (tramite l’appoggio alle startup), la modernizzazione della sanità al fine di raggiungere livelli prestazionali più elevati, sburocratizzazione, forte accento su cultura e potenzialità del territorio, con un particolare accento su turismo e agricoltura. Un particolare accento è stato riservato al tema della sanità, molto avvertito in Puglia, per il quale Emiliano ha indicato la sua volontà di privilegiare la medicina preventiva e i territori ad alto inquinamento ambientale, come Taranto. Inoltre ha affermato di voler potenziare al massimo l’assistenza domiciliare verso le persone affette da gravi forme di disabilità.