Giorgio Napolitano intercettato? La risposta è sì. Ma fughiamo subito ogni dubbio, “è anche indagato?”, no questo no. Per il resto, i rumors che arrivano dalle anticipazioni di Panorama pubblicate da Dagospia ritraggono molti elementi riguardo l’attuale presidente emerito della Repubblica su molti dei casi economici-politici di questi ultimi anni. In particolare, sono state rese note le intercettazioni tra Napolitano e il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli all’interno dell’inchiesta su Ubi Banca coordinata dalla Procura di Bergamo. Nel numero di domani su Panorama verranno riportati ampi stralci, su tutti quelli che riguardano il caso Rcs: ecco quanto riassumono le Fiamme Gialle, secondo le fonti di Panorama. «Napolitano specifica di aver fatto riferimento (con Mattarella, ndr) anche al dialogo di questi anni tra loro (e cioé tra Napolitano e Bazoli, ndr) e prima ancora con Ciampi. Napolitano dice che questi (Mattarella) ha apprezzato, ed ha detto che considera naturale avviare uno stesso tipo di rapporto “schietto”, informativo e di “consiglio”. Napolitano suggerisce di formulare, attraverso la segreteria, una richiesta di incontro che sicuramente accetterà. Bazoli dice che lo cercherà per i canali ufficiali nei prossimi giorni. Napolitano dice speriamo bene, anche perché ha sentito fare un nome “folle”, ovvero di quel signore che si occupa o meglio è il factotum de La 7».
Sul numero di domani di Panorama sono numerose le intercettazioni che si troveranno sulla figura di Giorgio Napolitano, impegnato in numerose telefonate e chiacchierate con Giovanni Bazoli (banchiere di lunga carriera a Intesa Sanpaolo): come sempre, le intercettazioni fuoriescono prima di eventuali processi o inchieste terminate. Ad esempio, queste sono fuoriuscite nell’ambito dell’inchiesta Ubi Banca: l’ultima telefonata risale al 19 marzo 2015 (circa due mesi dopo le dimissioni dal Quirinale di Napolitano). Panorama riporta la trascrizione del colloquio così come riassunto dalla Guardia di Finanza, visto che in quel momento Bazoli era indagato per per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di vari reati e impegnato in prima persona nella battaglia per il controllo di Rcs e Corriere della Sera, che si concluderà con la vittoria di Urbano Cairo, editore e patron de La 7. Oltre alle chiamate su Cairo e sul tentativo di ostacolare la scalata al Corriere della Sera, pare che dalle intercettazioni risultino altre numerose chiacchierate tra il banchiere e l’allora presidente della Repubblica tra il 2014 e il 2015. Ad esempio Bazoli in una chiamata dell’aprile 2014 racconta come «ho avuto un incontro “al Colle” e gli ho chiesto espressamente ed ho avuto da lui l’assicurazione che quantomeno fino alla fine dell’anno lui rimane». Se questo materiale e il restante pubblicato da Panorama verrà utilizzato per alcune altre indagini parallele al momento non è saputo, resta un forte rapporto tra i due con numeroso scambio di informazioni.