Ferdinando Imposimato sarà ricordato senza dubbio come una delle figure di maggior spessore della storia politica repubblicana italiana. Come ultimo post sulla sua pagina Facebook, è ancora presente una riflessione presa da Aldo Moro che sembra rappresentarne a tutti gli effetti il suo testamento politico: “Occorre la effettiva eguaglianza dei diritti e delle possibilità degli uomini nella vita sociale. una società che non abbia settori marginali, zone d’ombra alle quali, quasi per una congenita e insuperabile diversità, sia riservata una sorte meno fortunata, una partecipazione meno intensa al valore della vita sociale , una diseguaglianza di posizione, un incolmabile dislivello sotto ogni riguardo”. E per l’uguaglianza sociale il giudice ha combattuto a lungo, esponendosi in prima persona riguardo quelle che sono state alcune delle grandi tragedie della prima Repubblica, dal caso Moro all’attentato a Papa Giovanni Paolo II. (agg. di Fabio Belli)
IL CORDOGLIO DEL M5S
Ferdinando Imposimato è morto, grande cordoglio da parte di tutto il mondo politico e della magistratura. Noto giudice, Imposimato è deceduto all’età di 81 anni ed è salito alla ribalta per essere stato giudice istruttore sul caso Moro e nell’attentato Papa Giovanni Paolo II. Negli ultimi anni è stato anche un simbolo del Movimento Cinque Stelle, candidato al Quirinale prima dell’elezione di Mattarella. Nelle ultime ore si sono susseguiti sui social messaggi di ricordo da parte degli esponenti grillini, a partire da Emanuele Scagliusi: “Ci mancherà tanto Ferdinando Imposimato, magistrato simbolo della lotta alla corruzione e alle mafie, si è sempre battuto per la piena attuazione della nostra Costituzione. Per tutto il MoVimento 5 Stelle questo e’ un momento di enorme dolore”. Su Twitter, il Vicepresidente Commissione Rifiuti (Ecomafie) Cittadino 5 Stelle alla Camera dei Deputati Stefano Vignaroli lo ha salutato così: “Ci ha lasciato il Senatore Ferdinando #Imposimato con il quale abbiamo condiviso idee e battaglie.Grande perdita umana ed istituzionale Uomo di grande spessore lo avremmo voluto Presidente della Repubblica! #M5s Che la terra ti sia lieve caro amico è stato un onore conoscerla!”. (Agg. Massimo Balsamo)
FERDINANDO IMPOSIMATO E’ MORTO
Alcuni gli avevano dato il “patentino” del nuovo grillino e lui non aveva mai smentito: Ferdinando Imposimato, l’ex giudice del Caso Moro e dell’attentato a Giovanni Paolo II, è morto questa mattina al Policlinico Gemelli di Roma dove era ricoverato per l’aggravarsi di una lunga malattia. È morto all’età di 91anni uno dei più importanti giudici istruttori e magistrati del Novecento italiano, e non solo: impegnato anche in politica, nel 1987 è stato eletto al Senato come indipendente di sinistra nelle liste del Pci, mentre nel 1992 fu eletto Camera e poi nel 1994 nuovamente al Senato. Non ha mai risparmiato critiche anche feroci ai poteri dello stato italiano, da ultime quelle al presidente emerito Napolitano proprio negli ultimi giorni del 2017, rischiando anche (spesso) di lanciare accuse gravi sui temi più disparati, dalla Mafia alla politica finendo con il “potere delle tv”. «Il Giudice delle mille battaglie per la legalità, per la giustizia e la difesa dei valori costituzionali nonché per la tutela dei più deboli e la salvaguardia dell’ambiente, si è spento circondato dall’amore infinito dei suoi cari, fino all’ultimo momento si è battuto per i suoi ideali e per una Italia migliore», si legge sulla sua pagina Facebook da pochi minuti, dopo la notizia della sua morte.
IL SALUTO DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Ferdinando Imposimato ai più viene ricordato in questi ultimi anni per la sua ufficiale “candidatura” a nuovo inquilino del Quirinale dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano e prima dell’elezione di Sergio Mattarella a nuovo presidente della Repubblica. Nel 2013 il Movimento Cinquestelle lo aveva indicato come possibile Capo dello Stato ma non si erano trovati i numeri necessari per eleggere chi avrebbe manifestato un totale dissenso da chi lo aveva invece preceduto (proprio Napolitano). Oggi il saluto di tutto il Movimento 5 Stelle ad Imposimato: «Con Ferdinando Imposimato non sparisce soltanto un magistrato integerrimo e un grande giurista. Ma va via anche una persona splendida, di grande umanità e sensibilità. Per tutto il M5S sono momenti di enorme dolore, perché Imposimato ha rappresentato una luce vivida, una guida sicura sul percorso che abbiamo da anni intrapreso nella lotta alla corruzione, al malaffare e alle mafie. Esprimiamo il nostro cordoglio più profondo e la vicinanza ai suoi familiari», si legge nella nota voluta da Luigi Di Maio, che ha poi aggiunto «Grande tristezza per la sua scomparsa, magistrato simbolo della lotta alle mafie e alla corruzione, uomo che ha sempre combattuto per la giustizia. Ci mancherà tanto». Non solo politica però per chi nella sua vita da giudice istruttore ha seguito in prima linea i casi più scottanti di terrorismo: il rapimento di Aldo Moro, l’attentato al Papa Karol Wojtyla e l’omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione.