Niente Marra, niente Romeo e niente Muraro: Virginia Raggi riceve per la seconda volta in un giorno la difesa a tutto campo di Beppe Grillo sul blog ufficiale del Movimento 5 Stelle. Dopo aver annunciato in serata ieri “chi è contro Virginia è contro il Movimento”, ora torna in campo a difesa del “suo” sindaco con una sorta di spot elettorale sui vari successi dei primi mesi della giunta M5s della Capitale. «Il M5S sta amministrando la città più bella del mondo e siamo orgogliosi di farlo. Abbiamo trovato la capitale devastata, ma non ci siamo spaventati. 43 successi più importanti di Virginia Raggi e della sua giunta nei primi 7 mesi di governo». Dalla lotta all’abusivismo all’ok al bilancio, fino alla riqualificazione delle periferie e all’invio di 15 tonnellate di fieno ad Accumoli: nel post dei ’43 successi’ Grillo invita i lettori “a diffonderli il più possibile sui social e di inviarli ai vostri amici e conoscenti via mail o tramite Whatsapp”. I problemi, le inchieste e le nomine sospette però non sono altrettanto invenzioni o parole, anch’essi sono fatti e sono all’attenzione della Procura: quale “narrazione” vincerà, lo sapremo tra qualche mese.
Dopo le ultime parole di Virginia Raggi, la difesa di Salvatore Romeo e la mancata per ora procedura ad indagine della Procura di Roma, la vicenda delle polizze a vita stipulate dall’ex capo della segretaria del sindaco sembra destinarsi ad un parziale sgonfiamento della bolla scoppiata nell’ultima settimana. Per il Movimento 5 Stelle però è atteso il momento più delicato, ovvero quando sarà reso l’interrogatorio ai pm dell’ex capo del personale in Campidoglio Raffaele Marra. L’uomo più discusso dell’intera vicenda-Raggi, dal carcere parlerà, hanno fatto sapere i suoi avvocati, rispondendo a tutte le domande degli inquirenti. L’ex braccio destro del sindaco in galera per accusa di corruzione risponderà punto per punto e proprio questo mette in forte allarme sia il Movimento 5 Stelle sia la stessa Raggi. Potrebbe infatti venire fuori il reale rapporto tra la cerchia stretta del sindaco e il M5s romano, come sgonfiarsi tutto come il caso delle polizze: i dubbi restano, mentre Beppe Grillo continua a fare scudo al sindaco più contestato d’Italia.
Parla ancora Virginia Raggi, con una intervista al Corriere della Sera che prova a dare la cifra di tutte le questioni aperte sul sindaco più contestato d’Italia: “a Roma c’è stata una partenza sbagliata. Ma oggi possiamo dire di aver inaugurato una nuova fase. E ho l’appoggio di Beppe Grillo e Davide Casaleggio”, racconta la sindaca M5s ai colleghi del Corriere. Un Movimento 5 Stelle “non spaccato, anzi, in queste ore ho sentito la vicinanza di tutta la base e di tutta l’Italia”, afferma con coraggio l’avvocatessa e ovviamente torna sul caso Romeo che agita questi ultimi giorni di discussioni dentro e fuori al Campidoglio. «Il capo segreteria viene nominato dal sindaco, e io scelsi Salvatore Romeo in virtù di un rapporto di fiducia e di stima professionale che si era consolidato negli anni in cui ero consigliera comunale. La storia della polizza è stata gonfiata ad arte dai giornali per screditarmi attraverso un’operazione vergognosa». Non solo, sul fatto delle polizze in sé il sindaco M5s non ci sta alle accuse ricevute: «o – aggiunge – non ho mai preso un soldo e, se ne fossi stata informata, avrei chiesto a Romeo di rimuovere immediatamente il mio nome dalla polizza, come ho fatto pubblicamente appena l’ho saputo. Qui parliamo di una polizza usata da Romeo come forma di investimento personale, l’unico beneficiario è lui e non certo la sottoscritta. Persino uno stolto capirebbe che una polizza a vita del valore di 30mila euro, di cui io avrei beneficiato solo in casa di morte del sottoscrittore, non può essere una forma di corruzione o di compravendita dei voti».
Con una lettera Beppe Grillo cerca di tranquillizzare Virginia Raggi nel periodo più buio dei (pochi) mesi alla guida del Comune di Roma: dalle nomine dimissionarie di inizio legislatura, agli scandali Marra e Muraro fino alle polizze a vita di Romeo intestate alla stessa sindaca. Virginia Raggi è ancora nella bufera, mentre la Procura prosegue le indagini sul suo conto (settimana scorsa è stata sentita per 9 ore consecutive dai pm dell’inchiesta su Raffaele e Renato Marra). Una lettera per provare a mettere a tacere tutti i dissidi interni al Movimento 5 Stelle che la vicenda Raggi ha inevitabilmente scoperchiato: ovviamente sul blog, la missiva aperta alla sindaca di Roma potrebbe essere riassunta così, “chi è contro Virginia è contro il M5s”. «Cara Virginia, non deve essere facile ammettere i propri errori come tu hai avuto il coraggio di fare pubblicamente. Anche per questo hai la mia stima. Ora è chiara una cosa: hai contro tutti quelli che era possibile immaginare e ben oltre: anche persone in carne ed ossa su cui occorrebbe poter contare. L’uomo è una creatura agrodolce ed imprevedibile, ma le idee sono come pietre, non cambiano forma a seconda della stagione e delle circostanze. In qualità di garante del MoVimento 5 Stelle sono con te», si legge nelle righe scritte da Beppe Grillo sul blog del suo Movimento. Una difesa a spada tratta con alcune punzecchiature alle varie anime interne al partito stufe delle vicende romane di Raggi & Co (vedi Roberta Lombardi e Carla Ruocco?) e una dichiarazione di piena fiducia sul sindaco di Roma Capitale, Grillo ci punta ancora e forte. «Roma ha bisogno del MoVimento 5 Stelle e ha scelto te per attuare il cambiamento che abbiamo proposto. Chi sta con te, sta con il MoVimento. E viceversa. Sapevamo che non sarebbe stato facile, una reazione forte era prevedibile. Forse non così massificata e copia-incolla (uno tira l’atro). In ogni caso non ci fermiamo. Il Sistema ha paura di noi».
Qualche ora dopo la lettera aperta a Virginia Raggi, Beppe Grillo e il suo blog escono ancora in difesa del sindaco di Roma e lo fanno attaccando ancora una volta media e “orchestratori di fango e bufale”, come li ha già definiti Alessandro Di Battista in recente passato. «Dopo che la Raggi è stata sbattuta in prima pagina come fosse un mostro, accusata prima di essere una delinquente corrotta poi un’incapace, sta venendo a galla la malafede e la superficialità dei mezzi di informazione, quasi nessuno escluso. Nella schiera dei confezionatori seriali di menzogne contro il M5S, fa il suo ingresso anche Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera, che si è avventurata in fantasiose ricostruzioni sulla storia delle polizze intestate da Salvatore Romeo alla sindaca Virginia Raggi nel suo articolo la Sarzanini getta ombre pesantissime sulla Raggi, parlando di sospetti e di presunti reati come ‘compravendita di voti’ e “finanziamenti occulti”. Parole pesanti come macigni che nulla hanno a che vedere con Virginia Raggi e con il M5S, e che non corrispondono alle ipotesi accusatorie dei magistrati, visto che la stessa Procura ha spiegato che non c’è alcun reato in quanto non è emersa nessuna utilità corruttiva». Al Movimento 5 Stelle ha mandato su tutte le furie la presunta non ricerca dei giornalisti sulla vicenda polizza, dove avrebbero dovuto scoprire che le polizze assicurative di Salvatore Romeo erano per uso esclusivo di beneficio personale. Il Corriere della Sera attaccato e con lui anche tutti gli altri media che starebbero cercando di macchiare fango contro Virginia Raggi: i fatti vedranno la verità nei prossimi mesi, al momento rimane la stranezza della vicenda Romeo che si aggiunge alla tutt’altro che “innocente” posizione di Raffaele Marra e di alcune abitudini interne al Campidoglio in questi ultimi anni di scandali e mal costume. Lo stesso ex capo della segreteria della Giunta Raggi ha fatto sapere ieri che «le polizze a vita non erano un finanziamento politico». Intanto la Procura potrebbe decidere a breve di ascoltare anche lui: intanto è slittato di qualche giorno l’interrogatorio di Raffaele Marra ma comunque si dovrebbe tenere ragionevolmente entro la fine della prossima settimana. (Niccolò Magnani)