Non possa la mozione presentata dall’opposizione contro l’esecutivo. Intanto, alle 17 il premier Berlusconi salirà al Quirinale per riferire a presidente della Repubblica sull’esito delle votazioni.
Il governo incassa la fiducia del Parlamento. Un esito tutt’altro che scontato, in un contesto in cui, al contrario, l’unica certezza è quella dell’instabilità della maggioranza. 314 hanno votato no alla sfiducia, 311 sì, due sono stati gli astenuti. Che i numeri siano decisamente risicati è un fatto evidente a tutti, nonostante il premier dichiari: «Sono sereno come lo sono sempre stato», e aggiunga: «Ve lo dicevo che Fli si spaccava».
Intanto, l’ipotesi del ricorso alle urne anticipate, forse in primavera, rimane aperta. Ipotesi che, da parte dal miglior alleato del Pdl, la Lega, è qualcosa di più: un auspicio. E così, mentre il governo è salvo per un soffio, e Fini parla di vittoria ai numeri, ma non politica, alle 17 di oggi pomeriggio, a quanto riferiscono fonti parlamentari, Silvio Berlusconi salirà a Colle. Incontrerà il capo dello Stato, Giorgio Napolitano per riferire sulla situazione politica, e sull’esito del voto alle Camere.
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