Ha sortito l’effetto di compattare il Movimento Cinque Stelle il titolo sessista di Libero su Virginia Raggi e la questione Roma, definita dal quotidiano “Patata bollente”, con allusioni neanche troppo velate. Anche i maggiori detrattori dell’operato della sindaca della Capitale in seno ai pentastellati, infatti, hanno manifestato la loro solidarietà a Virginia Raggi. Questo è il caso ad esempio di Paola Taverna, che sulla propria pagina Facebook ha commentato:”Molte volte sono stata critica nei confronti di Virginia ed in più situazioni abbiamo avuto aspri confronti, ma oggi davanti alla prima pagina del quotidiano Libero e dopo la lettura dello scandaloso articolo di Feltri, non posso fare a meno di mostrare solidarietà a Virginia semplicemente come donna”. Anche Roberta Lombardi è critica nei confronti del direttore di Libero, Vittorio Feltri:”Oggi vedo la prima pagina del quotidiano Libero e rabbrividisco. Quello mosso contro Virginia Raggi è un vero e proprio attacco sessista. Di così volgari non ne avevo mai letti prima. È qualcosa di vergognoso, deplorevole perché offende la dignità di ogni donna”. Si aggiunge al coro di condanna pure Roberto Fico, che su Twitter commenta:”e vuoi sapere come umiliare una nobile professione come quella del giornalista leggi Libero. Virginia non ti curar di loro ma guarda e passa”.
Se una bufera ne copre altre 3… succede anche questo per Virginia Raggi, impegnata con il profondo stato di crisi della giunta M5s a Roma e che nella giornata di ieri tutto in un colpo si è trovata catapultata in una situazione assolutamente opposta a quanto accaduto negli ultimi mesi. Tutto d’un colpo i casi e le indagini su Raffaele Marra, Salvatore Romeo e Paola Muraro sono stati oscurati da un titolo; le vicende e il possibile commissariamento dell’assessore Berdini, ormai sfiduciato dal sindaco Raggi, anche queste superate da un titolo. Ovviamente sapete già tutto, si tratta del titolo in prima pagina del quotidiano “Libero” che facendo un ambiguo gioco di doppi sensi scriveva “Patata bollente” riferendosi ai grandi guai della sindaca grillina, compresi quelli della vita privata con il riferimento di Berdini alla relazione tra Romeo e la stessa Raggi. “La sindaca di Roma nell’occhio del ciclone per le sue vicende comunali e personali, la sua storia ricorda l’epopea di Berlusconi con le Olgettine che finì malissimo”, sono le parole del sottotitolo, che mostrano come in realtà il senso dell’articolo è diverso dall’ambiguità del titolo oggettivamente migliorabile. Ira del Movimento 5 Stelle, con Beppe Grillo che scrive subito: «Massima solidarietà alla nostra Virginia. Questa è l’informazione italiana. Nel 2016 ha perso il 16,3% dei suoi lettori rispetto al 2015. Il 2017 è appena iniziato». Un coro di attacchi tutti contro l’uscita di Vittorio Feltri sul suo “Libero”, bipartisan e anche fuori dalla politica: “giornalismo spazzatura”, “sessismo infangante”, “una schifezza, Feltri si deve scusare”, con Pd, Boldrini, Grasso e tutti i gruppi in Campidoglio tutti contro Feltri. Per un giorno la Raggi passa in maniera paradossale da essere l’obiettivo numero 1 di tutte le critiche d’Italia ad essere la donna più compresa e riempita di solidarietà da ogni parte. Proprio quei grandi casi che Libero intendeva attaccare, vengono in pratica “oscurati” da un titolo. Da oggi però si riparte, con i casi giudiziari che tornano a pesare come macigni sull’operato della sindaca Raggi che quantomeno per un giorno ha potuto “respirare” ma che ora deve cercare di far ripartire i lavori della Giunta, visto che nelle ultime settimane i problemi hanno preso troppa parte rispetto al già difficile lavoro per rimettere in piedi una città profondamente in crisi.
L’assessore all’urbanistica Paolo Berdini è stato praticamente commissariato: Virginia Raggi, dopo il caso e lo scandalo delle parole molto dure riservate alla sindaca e all’intera giunta M5s da parte dell’assessore all’Urbanistica, avrebbe respinto le sue dimissioni con riserva perché in sostanza non si fida più del suo assessore (i motivi sono più che ovvi) e starebbe cercando un possibile sostituto. Si è parlato già ieri del “rutelliano” Montini, ma i nomi sul tavolo del Movimento 5 Stelle sono parecchi: Virginia però non vuole giustamente compiere gli stessi errori del recente passato, ovvero farsi fagocitare da un lungo tira e molla per riempire una sedia vacante, per lo più importante come l’assessore all’Urbanistica. Per questo motivo nel frattempo l’assessore potrebbe ricevere un “gruppo di affiancamento” che lo sostenga nel lavoro sullo stadio della Roma e sugli altri casi nodosi della città più complessa d’Italia e che soprattuto possa essere una fonte di fiducia per il sindaco Raggi. La decisione sarà presa dopo un vertice tra la sindaca e la maggioranza, che intanto borbotta sui tanti, troppi casi aperti all’interno del Campidoglio.