Che tempismo quello di Jamie Dimon, Ceo del colosso bancario JP Morgan. Dopo aver sbandierato che “il Bitcoin è una truffa” e aver insistito (insieme ad altri presuntuosi colleghi) sull’idea che questa bolla sarebbe presto scoppiata (e il valore del Bitcoin nel frattempo passava rapidamente da 10 mila dollari a 20 mila), la scorsa settimana ha improvvisamente fatto marcia indietro: “Mi sono pentito di aver detto che è una truffa, che è una bolla”. Tempo qualche giorno (e vedremo che pure questo è importante) e il valore del Bitcoin è crollato.
A dir la verità era già sceso parecchio dopo aver visto il massimo a quota 20 mila dollari. Qualche invece giorno fa è sceso di nuovo, dando l’idea che non ci sia solo una correzione fisiologica dal massimo storico, ma che sia ormai iniziato un vero trend ribassista, che per ora gli ha fatto sfondare al ribasso quota 10 mila dollari, cioè meno della metà del valore massimo raggiunto proprio un mese fa, a metà dicembre. Da notare come Dimon non ne azzecchi una: ma non è colpa sua, lui e la sua generazione è diventata ricchissima proprio sbagliando tutto e facendo pagare il conto agli altri, “al mercato” e a quelli che nel mercato ci sono finiti credendo che quello del mercato “è il prezzo giusto”. E invece no, quello del mercato a volte è un prezzo “eccessivo” (in un senso o nell’altro) perché il libero mercato è per sua natura inefficiente e quelli che sono più ricchi e potenti diventano sempre più ricchi e potenti proprio approfittando di queste inefficienze.
Ma lasciamo stare Dimon e veniamo ai dati. Cosa sta succedendo al Bitcoin e a tutte le criptovalute, tutte scese pesantemente di valore? Da un punto di vista frattale, niente di nuovo: era eccessivo quel valore a metà dicembre ed è eccessiva la perdita di valore attuale. Ricordate quanto detto negli scorsi articoli? Il mercato finanziario è frattale e lo è, per caratteristiche matematiche intrinseche, anche il mercato delle criptovalute: questo porta naturalmente alla formazione di eccessi (di valore, in questo caso) che non corrispondono al loro valore reale, al valore reale dei progetti che rappresentano.
Questo porta anche a un’altra evidenza, rispetto a tutte le voci sul Bitcoin e sulle criptovalute. Perché per mesi ne hanno parlato male e il Bitcoin è arrivato alla cifra record di 20 mila, al suo massimo storico. Poi sono iniziate le dichiarazioni di “pentimento” e di scoperta del valore delle criptovalute (che si basano tutte su qualche forma applicata di tecnologia Blockchain) e queste perdono pesantemente di valore. Questo non vuol dire che la notizia (per esempio) che la Cina abbia intenzione di bandire le criptovalute non abbia influenza (vera o falsa che sia la notizia). Ma voglio dire che la realtà è un po’ più complessa ed è inutile negare il valore di una tecnologia, soprattutto in un mondo rimasto tecnologicamente tanto indietro.
Infatti, viviamo in un mondo tecnologicamente ancora molto arretrato: abbiamo l’illusione che non sia così (causa diffusione di telefonini e computer), ma la verità è che l’utilizzo di tanta tecnologia è ancora molto limitato e viviamo in un mondo fatto di tanta burocrazia e tanto cartaceo. Questa arretratezza tecnologica (e parlo del mondo occidentale, non del terzo mondo!) dipende molto dal fatto che le novità e le funzioni tecnologiche che potrebbero essere introdotte non lo sono perché vi sono tanti, troppi attori che oggi ci guadagnano dalla burocrazia e dalle inefficienze attuali.
Per questo l’introduzione di una nuova tecnologia che non dipende dai potenti e dalle decisioni prese dall’alto, ma si diffonde a macchia d’olio per semplice “passaparola”, è un evento che ha un grandissimo valore. La tecnologia Blockchain ha un grande valore e delle potenzialità di sviluppo enormi. Per questo mi sono azzardato nel prevedere che il valore del Bitcoin supererà abbondantemente i 100 mila dollari. Non solo per il grande valore di una tecnologia che si applicherà in un mondo che tecnologicamente deve ancora crescere tanto: ma perché, come ricordato, il mercato nella sua struttura fondamentale è frattale e quindi favorisce e favorirà gli eccessi.
Prepariamoci dunque, ne vedremo delle belle.