GHISLERI, LOMBARDIA: +12% CENTRODESTRA CON FONTANA CANDIDATO
Il sondaggio che avrebbe convinto Silvio Berlusconi a virare definitivamente su Attilio Fontana come candidato alle prossime Elezioni Regionali in Lombardia, dopo la rinuncia di Maroni, è stato commissionato ad Alessandra Ghisleri che nel giro di qualche giorno ha dato l’esito che il board di Forza Italia e Lega si attendeva. Come riporta Affari Italiani, il divario tra centrodestra e centrosinistra, con Fontana in campo, resta di 12%: sarebbero stati di più con Maroni alla guida della coalizione e anche con Mariastella Gelmini (+14%), ma avrebbe aperto questa ultima soluzione un problema assai grande con l’alleato leghista. A quel punto, forte comunque di un vantaggio “garantito” dal sondaggio Ghisleri (Euromedia Research) Berlusconi ha scelto di farsi andare bene l’ex sindaco di Varese come candidato contro Gori, dato sempre indietro nei sondaggi e protagonista di una rincorsa ai limiti dell’impossibile. Molto diverso dal sondaggio di Ipsos che invece dava la partita aperta: insomma, le urne diranno se l’azzardo calcolato su questi sondaggi è stato tale oppure se ne è valsa la pena, bisogna “solo” attendere fino al 4 marzo.
TECNÈ, CRESCITA BOOM DI LIBERI E UGUALI
Nei sondaggi elettorali diffusi da Tecnè si può notare il boom importante e la crescita netta in un mese di Liberi e Uguali, la formazione di sinistra che raccoglie le varie anime anti-Renzi (Mdp, Possibile, Sinistra Italiana) unite dalla guida di Pietro Grasso. Male la Lega Nord, che perde l’1,7% e flessione anche per Renzi, non certo nel proprio periodo migliore dal punto di vista elettorale. Il Movimento 5 Stelle intanto resta il primo partito, anche se perde lo 0,5% rispetto ad un mese fa: 26,9%, davanti al Pd che scende fino al 23% e davanti a Forza Italia di Berlusconi, gli unici a crescere tra i primissimi partiti (+0,9%) a livello nazionale. Lega scende al 14,1%, mentre LeU sale al 7,9% con un balzo netto del 2,5% rispetto ad trenta giorni fa: Fratelli d’Italia sale al 5,3% nazionale, mentre Alternativa Popolare resta sotto l’1%, con tutti gli altri partiti che insieme nell’arco istituzionale raggiungerebbero ad oggi il 4,4%.
FERRARI NASI, ELETTORI PD: CON PRODI SI VINCE?
Il sondaggio di Ferrari Nasi è diretto agli elettori del centrosinistra e prova ad analizzare la crisi sostanziale del Partito Democratico, chiamato a pochi mesi dalle Elezioni ad un recupero difficilmente realizzabile. «Se il centrosinistra fosse guidato da Romano Prodi, avrebbe maggiori possibilità di vittoria»: questa domanda viene rivolta agli intervistati, ponendo dunque in dubbio la leadership di Matteo Renzi e un “ritorno” ad una sinistra ampia e non divisiva come quella vista negli ultimi due anni circa. Ecco, gli elettori però vanno da un’altra parte: “sicuramente sì” al 7%, “probabilmente sì” al 23%, ovvero un 30% generale di scelta per un cambio al vertice e in ritorno al passato con un “federatore” come il doppio ex premier di centrosinistra. La maggioranza però non è d’accordo: il 60% (37% “probabilmente no”, 23% “sicuramente no”) ritiene che il ritorno di Prodi non farebbe vincere il Partito Democratico alle prossime elezioni, anzi, che potrebbe addirittura fare peggio dell’attuale alleanza messa in piedi da Renzi con alcuni piccoli movimenti centristi e i radicali.