Gli ultimi sondaggi elettorali e politici non si occupano solo di elezioni. La rilevazione effettuata lo scorso 1 febbraio da Euromedia Eumetra Monterosa per il quotidiano Il Giornale prende infatti in considerazione l’Europa e l’Euro. In questo sondaggio è stata chiesta l’opinione degli italiani in merito a una possibile uscita dell’Italia dall’Euro. Alcuni sostengono che l’Italia dovrebbe uscire dall’Euro, perché ciò permetterebbe più libertà alle nostre decisioni economiche, altri, invece, sono del parere opposto e ritengono che l’Italia debba rimanere nell’Euro perché questo ci garantisce stabilità e che un’uscita sarebbe negativa dal punto di vista economico. Al campione di elettori è stato chiesto di indicare con quale di queste due affermazioni è più d’accordo. E in base ai risultati di questi ultimi sondaggi elettorali e politici, la maggioranza degli italiani, il 53%, si è detta d’accordo con chi ritiene l’Italia debba rimanere nell’Euro per garantirci stabilità ed evitare conseguenze negative dal punto di vista economico. Il 42% degli italiani ritiene invece che l’Italia dovrebbe uscire dall’Euro per consentirci maggiore libertà nelle nostre decisioni economiche.
Negli ultimi sondaggi politici prodotti dall’istituto di Demos Demetra per Repubblica, si è provato a chiedere agli elettori cosa realmente pensano rispetto alla possibilità di andare al voto con elezioni anticipate e se una certa legge elettorale piuttosto che un’altra possa condizionare questa ambizione di urne anticipate. Bene, i risultati son a loro modo sorprendenti: per il 70% dei partecipanti ai sondaggi di Demos, prima di andare a votare serve una legge omogenea tra Senato e Camera, cosa che al momento manca visto che il “doppio” Consultellum garantisce la legalità di andare al voto ma di certo non una certa governabilità. Il 4% non o non risponde, e solo il 26% ritiene che il bisogno di andare subito al voto prescinde da quale tipo di sistema elettorale verrà utilizzato. Premiate dunque le ipotesi di Forza Italia e minoranza Pd che non esprimono fretta nel trovare un accordo sul nuovo Italicum per poter andare al voto.
Sono in calo, secondo gli ultimi sondaggi politici ed elettorali, le preferenze degli italiani per i primi due partiti italiani, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. E’ questo infatti il risultato della rilevazione effettuata dall’Istituto di ricerche Ixè per la trasmissione Agorà in onda su Rai 3, così come riportato da Termometropolitico.it. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle fanno infatti registrare, rispetto a una settimana fa, una diminuzione delle percentuali di intenzioni di voto espresse dagli elettori intervistati. In base ai dati di questi sondaggi politici ed elettorali il Pd raccoglie il 31% delle preferenze degli elettori e fa registrare una lieve flessione, dello 0,1%, rispetto a una settimana prima quando aveva raccolto il 31,1%. Più consistente invece il calo registrato dal Movimento 5 stelle, che perde forse consensi per i problemi che stanno affliggendo il Comune di Roma e il sindaco grillino Virginia Raggi. Il M5s, secondo questi ultimi sondaggi politici ed elettorali, perde infatti il 2,3% passando in sette giorni dal 29,9% al 27,6%.
Clicca qui per leggere tutti i dati.
I sondaggi politici ed elettorali non prendono in considerazione solo le intenzioni di voto degli elettori nei confronti dei vari partiti. L’Istituto Index Research, nell’ultima rilevazione effettuata per il programma di La7 Piazza Pulita, ha sondato l’opinione degli italiani sull’attuale legge elettorale e sull’ipotesi di eventuali elezioni anticipate. Al campione di elettori è stato chiesto se, con queste condizioni, l’Italia potrebbe avere un ‘governo utile’. La risposta negativa degli italiani è stata netta. Per il 40,3% “il Parlamento sarà fatto ancora da nominati” e per il 38,1% “l’attuale legge elettorale non consentirà la governabilità, sarà il caos”. Solo il 12,7% degli elettori intervistati da questi sondaggi politici ed elettorali ritiene che “dopo tanto tempo è ora che si vada al voto per avere un governo deciso dai cittadini”. Infine l’8,9% non dichiara alcuna opinione in merito. Nonostante questo la maggioranza degli italiani, il 49,8%, vorrebbe andare al voto il prossimo giugno contro il 38,6% che ritiene invece che non si debbano tenere elezioni anticipate ma si debba arrivare alla scadenza della legislatura nel 2018.