“E’ stata una bella avventura, un ringraziamento a tutti. E’ un grande risultato: il governatore più votato d’Italia, siamo gli unici ad aver raggiunto una percentuale superiore al 50 per cento e soprattutto l’unica regione che è riuscita ad avere una grande affluenza alle urne. Il merito di chi è? Mio? No, è sicuramente vostro. Grazie a tutti per quello che avete fatto, grazie di cuore”. Questo il ringraziamento di Luca Zaia ai suoi elettori dopo essere stato confermato alla guida del Veneto in queste elezioni regionali. Il candidato del centrodestra, quando ancora mancano poche sezioni da scrutinare, ha ottenuto il 50,08% e oltre un milione di voti (esattamente 1.107.145, ma dati ancora provvisori).
La Lega non è morta, la Lega è risorta in Veneto: a dire così commentando il largo successo di Zaia Giancarlo Gentilini, noto in passato con il soprannome di “sceriffo” di Treviso, sindaco col pungo duro della città. Gentilini commentando la vittoria ha fatto riferimento alla candidata del Pd, Alessandra Moretti, pesantemente sconfitta, come “la tamburina romana”: “Il popolo veneto ha fatto giustizia anche della tamburina romana” ha detto, aggiungendo che i veneti non vogliono suggerimenti da Roma. Zaia è mio figlio, ha detto ancora, e sono felice della sua vittoria: “Salvini ora ha il compito di continuare la strada intrapresa da Bossi”.
Lo spoglio è ancora in corso, ma sulle elezioni regionali in Veneto esiste già una proiezione ufficiosa sui seggi assegnati alle varie liste. Quella di Zaia fa il pieno, con 13 scranni, seguita dai 10 assegnati alla Lega Nord. Il Pd riceverebbe 8 seggi, mentre il Movimento 5 Stelle 4. Forza Italia e la Lista Tosi sono accreditati di 3 posti in consiglio. La Lista Alessandra Moretti Presidente e quella Indipendenza Noi Veneto avrebbero 2 seggi. Un solo scranno dovrebbe assegnato a Fratelli d’Italia, Veneto Civico, Il Veneto del Fare e Area popolari.
Netta vittoria in Veneto di Luca Zaia che è stato confermato governatore dopo aver ottenuto il 50,09% dei voti. Disfatta per il candidato del Partito Democratico Alessandra Moretti che non ha potuto far altro che accettare la sconfitta e congratularsi con l’avversario: “Le mie congratulazioni a Luca Zaia, riconfermato Presidente della Regione Veneto – ha scritto Moretti su Facebook – Ringrazio i giovani volontari che mi hanno sostenuta in questi mesi e ringrazio tutti coloro che hanno scelto di votarmi. Ora lavorerò all’opposizione per portare in Consiglio Regionale le tante richieste dei cittadini incontrati nel corso del mio viaggio lungo tutti i 579 Comuni del Veneto”. Tra le priorità, si legge ancora nel post, “ci sono certamente il lavoro, il sostegno alle imprese e la sanità, ma nei prossimi 5 anni continuerò ad ascoltare i veneti per definire insieme a loro le battaglie da portare avanti con fermezza. Sono felice di aver riportato la politica fra i cittadini, scegliendo il metodo dell’ascolto, e voglio lavorare fin da subito per il futuro dei tanti – soprattutto giovani – che hanno creduto davvero nel cambiamento per la nostra Regione”.
È al settimo cielo Luca Zaia, che rivendica di essere l’unico candidato alle elezioni regionali ad aver superato la soglia del 50% dei voti. A Mattino 5 il Presidente del Veneto ha anche detto che la Lega ora più ambire a occuparsi anche del resto dell’Italia e non solo del Nord.
La Lega a guida Salvini è ovunque davanti a Forza Italia: un successo, per il giovane leader della Lega, che ora opziona la leadership del centrodestra. Berlusconi gli può dire, grazie al successo di Toti in Liguria, che “uniti si vince”, nella realtà i rapporti di forza sono rovesciati: alle europee di un anno fa FI era al 13,9, la Lega al 5,9, oggi la Lega tocca il 20 ed è il terzo partito dopo Pd e M5S. Un trionfo personale per Zaia in Veneto (50,4%), dove il governatore uscente sbaraglia la Moretti e, sommato ai voti di Tosi, dà l’esatta idea della consistenza della Lega. Poco fa sul suo profilo Facebook, Salvini ha ringraziato militanti ed elettori: “GRAZIEEEEE! Felice e orgoglioso, al Lavoro per mantenere gli impegni, crescere e vincere! Renzi, stiamo arrivando”. E davanti alle telecamere del Tg5, Salvini ha subito colto l’attimo per lanciare la sua iniziativa: “Se volete aiutarci a realizzare un progetto alternativo a quello di Renzi, andate nel vostro comune a firmare il referendum per abrogare la legge Merlin”.
Un Luca Zaia euforico si è presentato questa mattina dinanzi ai microfoni di Sky Tg24 per commentare il risultato delle elezioni regionali che ha visto trionfare la coalizione di centrodestra a guida leghista su quella di centrosinistra capitanata da Alessandra Moretti. Zaia ha definito la sua affermazione un “risultatone strepitoso”, ancora di più considerato che “è stata superata la maggioranza dei voti rispetto al numero complessivo degli elettori recatisi alle urne”. Zaia ha sottolineato di aver condotto la propria campagna elettorale “senza parlare degli avversari”, rimarcando “negli oltre 200 incontri svolti in un mese, l’importanza di andare a votare”. Il vincitore ha infine chiosato sul risultato del Partito Democratico, doppiato dalla Lista Zaia:”Quando ho iniziato la campagna elettorale in molti dicevano che sarei stato messo in discussione: quello che è stato messo in discussione è invece il Pd.”
C’è grande soddisfazione in casa leghista per il risultato delle elezioni regionali in Veneto. Nonostante infatti la “scissione” e l’uscita dal partito con tanto di candidatura di Flavio Tosi, Luca Zaia si è largamente riconfermato Presidente della regione. Massimo Bitonci, sindaco di Padova ed esponente del Carroccio, esprime quindi grande soddisfazione, evidenziando come i veneti abbiano scelto di riconfermare il buon governo degli ultimi anni.
Nonostante il quarto posto momentaneo nelle elezioni regionali in Veneto, non si respira aria negativa nell’entourage di Flavio Tosi. Il Sindaco di Verona (con l’11,2%) è dietro anche a Jacopo Berti del Movimento 5 Stelle, ma il portavoce della Fondazione che fa riferimento a Tosi, Fabio Venturi, nelle dichiarazioni riportate da Il Gazzettino, rivendica il fatto che il candidato è riuscito ad andare ben oltre il 4% di cui era accreditato alla vigilia del voto.
Nessun dubbio per Luca Zaia che ha travolto ogni concorrenza con uno spettacolare 50% di preferenze e riconfermandosi governatore per la seconda volta consecutiva, lasciando la candidata del centrosinistra Alessandra Moretti come si dice in gergo sportivo “nella polvere” al 23% dei voti. Fallisce anche il tentativo dell’ex leghista Flavio Tosi fuoriuscito dal partito di Salvini dopo furiose polemiche che non è andato oltre l”11%. Anche in Veneto i cinque stelle si confermano terzo partito anche se di molto nelle retrovie con poco più dell’11%. In Veneto il centrodestra si era presentato diviso, con Forza Italia e Lega nord a sostegno della Lista Zaia e Ncd-Udc con Tosi mentre Fratelli d’Italia si è schierata con Zaia anche lei. La sola Lista Zaia ha ottenuto il 24% dei voti della coalizione di centrodestra, seguita da Lega Nord con il 17% e Forza Italia il 5,6%, un pesante crollo rispetto alle regionali del 2010, un risultato decisamente basso quest’ultimo. Il commento del segretario Salvini della Lega Nord: “In Veneto io ricordo tutte le polemiche ‘Salvini ha cacciato Tosi’…, invece, il risultato è sette a zero anche alla faccia dei traditori e di quelli che hanno scelto la poltrona …se la mettano dove dico io la poltrona”. Quindi una battuta al veleno nei conforti di Tosi: “Quelli che mollano la Lega pensando di essere fenomeni sono tornati sulla terra, chi molla la Lega non va lontano”.