Beppe Grillo è di nuovo in campagna elettorale, in previsione delle elezioni che si devono svolgere in alcuni comuni italiani. Oggi si è recato in provincia di Bari, a Corato, dove ha parlato di una situazione, quella italiana, definita esplosiva. Il riferimento è stato alla manifestazione del Pdl che si è tenuta a Brescia, dove ci sono state contestazioni tra i partecipanti e altre persone, poi identificate in esponenti del Sel, ma non solo. Grillo dice che alla vista di quelle immagini ha avuto paura: ha visto le facce di due generazioni che non si capiscono più. I vecchi hanno una infanzia e una gioventù diversa, è ovvio che non ci si capisca più. Da una parte i vecchi, ha detto, che sostengono Berlusconi, dall’altra i giovani che lo contestano. Un’Italia divisa, ha aggiunto, tra chi non ha più niente e chi galleggia. In questa situazione, ha detto, la rabbia potrebbe esplodere in qualunque momento: siamo noi del Movimento cinque stelle che la conteniamo. “Io spero in una nostra affermazione totale perché se non ci affermiamo noi ci saranno le barricate, si dovranno assumere loro la responsabilità” ha quindi detto. Ha poi citato la visita che proprio oggi la polizia ha fatto negli uffici del M5S di Milano: volevano sapere dove sono i server dei 22 condannati per vilipendio dopo la denuncia della procura di Nocera Inferiore per commenti offensivi nei confronti del capo dello stato apparsi sul blog di Grillo. Noi non lo sappiamo dove li hanno, ha detto, aggiungendo: ”Solo noi abbiamo il reato di vilipendio. Se fossi il presidente della Repubblica, lo abolirei”.