Dallo scorso 15 aprile per circa 30 milioni di contribuenti italiani sono disponibili il modello 730 precompilato ed il modello Unico precompilato, a seconda dei casi. Tra le novità di questo 2016 oltre all’inserimento delle spese mediche c’è anche la possibilità per i coniugi di presentare il 730 congiunto online senza dover per forza di cosa rivolgersi ad un Caf oppure ad un libero professionista abilitato. Infatti, in sede di presentazione i due coniugi possono effettuare una trasmissione congiunta. Nello specifico il coniuge che effettua il conguaglio appare come dichiarante per cui l’altro coniuge dovrà indicare nella propria area utente del sito dell’Agenzia delle Entrate, il codice fiscale del coniuge che presenta il 720 in qualità di dichiarante, esprimendo il consenso a tale operazione.
Mentre il 730 precompilato 2016 è scaricabile online, un’innovazione importante per la dichiarazione dei redditi arriva da Quokky e il Caf Cgn. Attraverso una App, infatti, i contribuenti che si avvalgono dei servizi del Caf Cgn potranno inviare i documenti necessari (scontri, e spese mediche, per esempio) semplicemente fotografandoli con il loro cellulare. Questo comporterà risparmi di tempo e di costi di stampa. Oltre che con la scansione fotografica, Quokky può importare documenti da Gmail, Dropbox e altre App. Dunque se si ha dimestichezza con uno smartphone e si ha a che fare con un professionista abilitato al servizio, il 730 si può fare anche via cellulare.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate c’era un bug che rendeva possibile scaricare il 730 precompilato senza bisogno del PIN. Un problema che, secondo quanto riporta il sito Pmi.it, è stato risolto. A scoprire la “falla” nel sistema era stato Il Messaggero, che aveva spiegato come scegliendo l’accesso con le credenziali di Fisconline bastasse usare codice fiscale e password, inserendo nel campo del Pin un numero a caso, per poter poi accedere alla dichiarazione precompilata. Nonostante in un primo momento il sistema negasse l’accesso. Bastava infatti aprire un’altra scheda del browser e rientrare sul sito sempre cliccando sull’accesso con Fisconline per “aggirare” il PIN. Va comunque detto che senza la password era comunque impossibile accedere al sistema e dunque è difficile pensare che qualcuno che non fosse lo stesso contribuente sia riuscito a scaricare una dichiarazione. In ogni caso sembra che ora non ci sia più nulla da temere.