Se ne parla forse troppo poco, ma nei sondaggi politici ed elettorali prodotti in Italia spesso assieme alle intenzioni di voto degli italiani sono mostrati dati e domande riferite a elementi di vita quotidiana che hanno eccome una incidenza politica nel senso più ampio e forse umano del termine. Il popolo, le questioni del popolo, dalle pensioni alla protezione del valore made in Italy di aziende e prodotti nostrani: è il senso di una parte di sondaggio di Euromedia che suggerisce come ancora oggi, nonostante gli sforzi del Governo Renzi con il lavoro del ministro delle Politiche Alimentari Maurizio Martina, lo stato viene visto come non sufficiente nel suo lavoro di tutela del cibo e prodotti italiani. Lo si capisce dai dati mostrati dal sondaggio: per il 46,7% degli italiani c’è forte preoccupazione che i prodotti che troviamo qui siano dannosi per la salute, e il 41% lo ritiene solo in alcuni particolari periodi (mucca pazza o aviaria). Di contro, alla domanda “quando acquista cibo di provenienza italiana, lei si sente più sicuro?” il 72% risponde sì assolutamente e il “no” è solo per il 21,8%. Sentenza quasi definitiva arriva sulla domanda rispetto alla politica e agli sforzi dei governi anche passati per proteggere in maniera efficace i prodotti made in Italy: per il 17,8% il lavoro è soddisfacente, mentre per il 70% è assolutamente no.
Sono negativi per il Centrodestra gli ultimi sondaggi elettorali politici 2016. E’ questo uno dei risultati del confronto tra le rilevazioni di quattro istituti di ricerca, Emg, Euromedia, Ixè e Swg, confronto pubblicato da Termometro Politico. Le rilevazioni prese in considerazione sono quelle della settimana dal 29 febbraio al 6 marzo scorso: dai sondaggi emerge una flessione dei partiti di destra. Tre dei quattro sondaggi indicano variazioni negative per la Lega Nord rispetto alla settimana precedente. E anche Forza Italia, secondo i sondaggi di Ixè ed Swg, arretra interrompendo il trend di crescita precedente. In flessione pure Fratelli D’Italia, calo sul quale concordano tutti gli istituti. Per quanto riguarda invece Area Popolare (Ncd-Udc) non c’è accordo sull’andamento del partito: se si andasse a votare oggi, per due sondaggi su quattro supererebbe la soglia di sbarramento del 3%. Contraddizione tra le percentuali sulle intenzioni di voto anche per il Partito Democratico, dato in crescita significativa da Swg e in flessione da Emg. In calo invece per tutti e quattro gli istituti il Movimento 5 Stelle. Dal confronto si nota dunque una differenza sostanziale riguardo al vantaggio del Pd sul M5S: dal +4,9% di Emg al +13,4% di Swg. Ma tutti gli istituti sono d’accordo sui ballottaggi che sarebbero conquistati dal Centrodestra se si presentasse unito. (clicca qui per leggere i dettagli)