Ma gli italiani quale legge elettorale preferiscono? I sondaggi di Termometro Politico trovano a rispondere a questa domanda, fermo restando che da settembre il tema tornerà di nuovo caldo visto che bisognerà definire modalità e tempistiche per andare alle urne nel 2018. Ebbene, a vedere dal sondaggio, gli italiani sono certi almeno di un elemento: le preferenze non potranno non esserci in una eventuale nuova legge elettorale. Le liste bloccate infatti non piacciono quasi a nessuno, mentre la preferenza per il candidato ad entrare in Parlamento è largamente più popolare. Con il 52,9% le preferenze vengono scelte, mentre solo il 13,2% ritiene giusta la linea delle liste bloccate (seppur con nomi tutti scritti sulla scheda elettorale). Il 7,4% per le liste bloccate senza neanche i nominativi sulla scheda, mentre il 19,3% non sceglie né preferenze né liste, ma spinge per l’uninominale come avviene in Francia.
Uno dei dati usciti dai risultati delle elezioni Comunali è stato un ritrovato bipolarismo con il Movimento 5 Stelle più indietro. Come i sondaggi politici ed elettorali però riportano ancora in questi giorni, la partita nazionale riserverà un nuovo ritorno dei grillini che restano ancora la prima forza nel Paese. Ebbene, a quel punto allora la tanto fantomatica e chiacchierata (e temuta da quasi tutti) alleanza centrodestra-centrosinistra per governare contro il Movimento 5 Stelle, può essere davvero una soluzione o è una pura e semplice boutade? Renzi da un lato e Berlusconi dall’altro continuano a smentire, ma intanto i canali non ufficiali continuano ad organizzare incontri sull’agenda dei prossimi mesi, specie sulla legge elettorale.
Salvini e Meloni hanno già fatto intendere al Berlusca che se va con Renzi ci sarà frattura totale, eppure un governo insieme al “nemico” dem potrebbe avere un perché, almeno per gli elettori. È d’accordo solo il 3%, mentre sarebbe abbastanza concorde ad una alleanza-collaborazione il 16% degli elettori intervistati nel sondaggio di Piepoli. Il 28%, una fetta ampia dunque, si dice poco incline a pensare le Larghe Intese, ma intanto sarebbe anche “in linea” con il “concederlo”. Del tutto contrario invece il 47% che vede in un Nazareno 2.0 la fine delle divisioni politiche e degli schieramenti.
I sondaggi politici prodotti da Demopolis mostrano come gli ultimi risultati delle Elezioni Amministrative non abbiamo spostato di molto il gradimento e le intenzioni di voto degli italiani: i dati infatti restano quelli, con Il Movimento 5 Stelle primo partito d’Italia con il 28% delle preferenze, davanti al Pd che non riesce nel sorpasso e paga la crisi interna (26,5%). Nessuno ha la maggioranza, tanto meno il centrodestra che pure ha vinto abbastanza nettamente la partita elettorale nelle Comunali: Forza Italia non sfonda e va al 13,5%, Lega Nord al 13,7% e Fratelli d’Italia al 4,8%. Seguono poi Mdp al 3,1%, Sinistra Italiana al 2,5% e Alternativa Popolare di Alfano al 3,1%. Le alleanze post-voto restano il vero problema, stante la legge elettorale attuale e l’affluenza che ad oggi resta bassa, solo al 63% con ancora tantissimi cittadini che non intendono andare alle urne per esercitare il proprio diritto/dovere di voto.