SENATO – APPROVATA RIFORMA UNIVERSITA’ – DECRETO GELMINI E’ LEGGE – Il decreto Gelmini ha superato l’ultimo passaggio al Senato, che ha approvato con 161 sì, 91 no e 6 astenuti il ddl sulla riforma universitaria. È il voto definitivo, la riforma firmata dal ministro Gelmini è quindi legge.
Soddisfazione nelle file della maggioranza, che aveva blindato il testo evitando di far passare provvedimenti che avrebbero richiesto un successivo passaggio parlamentare alla Camera.
La riforma dell’Università, secondo il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, rappresenta «un passaggio chiave della legislatura. Nessuna forma di violenza in piazza‚ di ostruzionismo in Parlamento ha potuto bloccare la riforma».
L’Aula del Senato aveva ripreso oggi l’esame del ddl, un testo costituito da 29 articoli. In tre giorni i senatori hanno approvato tutti gli articoli bocciando circa 850 emendamenti presentati dall’opposizione. Il testo della Camera non aveva quindi subito modifiche.
LE PROTESTE – Gli studenti sono tornati in piazza ieri a Roma, ma non si sono ripetuti fortunatamente i gravi incidenti del 14 dicembre. Alle 17.30 una delegazione di universitari rappresentanti delle associazioni studentesche è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
«Finalmente abbiamo trovato un interlocutore serio che ci ha ascoltato», hanno commentato al termine dell’incontro i membri di questa delegazione.
A seguito di questo fatto, Mattia Sogaro, Presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, ha inviato oggi una lettera al Capo dello Stato.
«Da sempre La stimo – scrive Sogaro – come garante delle procedure, della legalità e della vita democratica e La ringrazio per l’interessamento che, fin dall’inizio del Suo mandato presidenziale, sta dedicando al travagliato mondo dell’università. Ho appreso dai giornali che mercoledì 22 dicembre ha ricevuto alle 17,30 la delegazione degli studenti universitari che per tutto il pomeriggio avevano protestato, scendendo in piazza e bloccando il traffico nelle tangenziali romane, contro il ddl Gelmini.
Immediatamente, secondo uno schema noto, i giornali hanno titolato: “Il presidente Napolitano riceve tutte le associazioni universitarie, dai collettivi all’Udu” (Corriere.it), lasciando intendere che quella particolare, politicamente qualificata e invero assai ristretta fetta di studenti costituisse d’ufficio la totalità degli studenti universitari.
È sotto gli occhi di tutti, dalla stampa di questa mattina, il tentativo di strumentalizzare la Sua persona e la Sua funzione da parte di alcuni gruppi e di tanti organi di informazione, come se indirettamente venissero premiate e insignite del titolo di “associazioni studentesche” solo quelle formazioni che scelgono come metodo di protesta unicamente la piazza…
Vi sarebbero dunque associazioni di serie A, quelle che alzano in un certo modo la voce, e associazioni di serie B o non-associazioni, quelle che perseguono i loro obbiettivi con modalità pacifiche, democratiche, costruttive. In qualità di Presidente del CNSU, organo votato da più di 200 mila studenti nello scorso maggio, mi permetto di chiederLe di essere ricevuto, insieme a tutto il Consiglio, per esprimere, come abbiamo fatto in altre sedi in questi mesi, valutazioni critiche e proposte in merito alla attuazione del disegno di riforma che sta per essere approvato ed alla situazione – talvolta critica sotto molti punti di vista – nelle università italiane».