E’ atteso per la fine del mese di settembre il ritorno in borsa dei titoli del Monte dei Paschi dopo quasi un anno. Dal 22 dicembre scorso, infatti, le azioni Mps sono sospese dalle negoziazioni. Consob, come ricorda Il Giornale, aveva chiarito all’indomani della sospensione, che ciò sarebbe durato fino a quando non si fosse proceduto a ripristinare un “corretto quadro informativo” in merito alla società. Ora che il piano industriale è stato definito e che lo Stato ha proceduto con la ricapitalizzazione precauzionale, è tempo di fare ritorno in Piazza Affari. Ovviamente non ci si potrà certamente attendere un ritorno come i vecchi tempi. Le nuove quotazioni di Mps saranno chiaramente diverse rispetto a quelle di un anno fa. Intanto, dopo la riorganizzazione che ha portato ad una conseguente riduzione delle sue filiali, Monte dei Paschi non ricopre più un ruolo primario tra i grandi nomi del credito. Fino allo scorso dicembre, inoltre, rientrava tra i primi tre o quattro gruppi bancari italiani per attivi di bilancio. La vera differenza rispetto al passato, però, è legata principalmente ai soci: lo Stato, con una quota del 53,5%, fino al 2021 potrà infatti contare sul 70% del capitale.
IL PESO DI GENERALI
Non solo la posizione del Tesoro ma anche quella delle Generali incide nel futuro del Monte dei Paschi: l’ad Philippe Donnet, ha già fatto sapere di voler assumere il ruolo di secondo azionista. Questo porterà quasi sicuramente ad un posto in più nel nuovo Cda che dovrebbe vedere ridotto il numero da 14 a 9 membri e che vedrà tra i protagonisti anche il concorrente francese Axa. Il rinnovo del Cda dovrebbe avvenire tra ottobre e novembre sebbene già da ora sarebbero stati avviati i contatti con i nuovi azionisti. Non solo: Generali potrebbe incidere non poco anche nel ricambio del top management che potrebbe essere attuato dalla prossima primavera. Non si esclude in futuro una differente divisione dei poteri tra il nuovo amministratore delegato scelto dallo Stato ed un direttore generale esterno al Cda nominato dai soci privati e che potrebbe operare attraverso varie deleghe. A partire dalla fine del mese in corso, dunque, potrebbero essere numerosi i cambiamenti che interesseranno Mps.