Di fronte alle tante polemiche scaturite in questi giorni, a cominciare dal Movimento 5 Stelle che minacciava di non presentarsi alle prossime elezioni, il capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda si è detto pronto a ritirare definitivamente il disegno di legge che sbarra la strada ai movimenti politici privi di statuto. E’ proprio lui a spiegarlo oggi durante un’intervista a La Repubblica, in cui si dice “stupito” di fronte a “una polemica del tutto strumentale”. “Ho sottoscritto il testo per migliorare l’ordinamento, non per punire questo o quel partito o per far danno a qualcuno. Se questa è l’interpretazione, non ho alcun interesse a mantenere il provvedimento”, afferma il capogruppo Pd a Palazzo Madama. “Disciplinare in modo democratico la vita dei partiti – prosegue Zanda – è una cosa positiva, non sono norme che possono essere discusse e approvate in questo clima, sono discipline di carattere generale che dovrebbero avere un consenso molto largo in un clima decisamente diverso da quello determinato da evidenti forzature e strumentalizzazioni. L’articolo 49 a quasi 70 anni dalla Costituzione non è stato attuato quando invece la sua applicazione aiuterebbe l’Italia a diventare una democrazia compiuta”. Ovviamente soddisfatto Beppe Grillo, il quale annuncia la notizia del ritiro del ddl sul proprio blog: “Zanda del pdmenoelle ha ritirato il testo della legge anti MoVimento. Il M5S potrà quindi partecipare e vincere le prossime elezioni”.