Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha rilasciato una intervista al magazine americano Time, in cui tra le altre cose spiega per la prima volta la decisione di mandare via Enrico Letta e di prenderne il posto. Il paese, ha detto, era in una fase di stallo e il governo non faceva passi in avanti. Letta, ha detto ancora, era diventato premier con una manovra parlamentare proprio come me, riferendosi a quanti lo criticano per essere diventato capo del governo senza essere stato eletto. Letta, aggiunge, non aveva neppure la guida del Pd mentre io sono stato eletto segretario del principale partito italiano. Parlando invece dell’Italia in generale, Renzi ha detto che non saremo mai un paese normale: “L’Italia non sarà mai un Paese normale, perché l’Italia è l’Italia. Se fossimo un Paese normale non avremmo Roma, non avremmo Firenze. Nel nostro DNA c’è un pizzico di pazzia, che nella stragrande maggioranza dei casi è positiva: è genialità, è talento, sono i capolavori d’arte, è il cibo, la moda, è tutto ciò che fa grande l’Italia nel mondo”. L’Italia ha detto ancora a differenza di tanti paesi occidentali che sono cambiati, è rimasta sempre uguale con una classe politica che viveva nel passato incapace di costruire il futuro. Ci sto mettendo tutta la mia energia per rovesciare questo sistema, dice in seguito, ma non intendo rimanere in politica tutta la vita: potrei fare il docente universitario il manager in una azienda oppure tornare a fare il papà.