Cinque su cinque per il Movimento 5 Stelle che trionfa in tutte le sfide dei ballottaggi. Dopo aver conquistato i comuni di Venaria Reale, Quarto e Porto Torres (rispettivamente con Roberto Falcone, Rosa Capuozzo e Sean Christian Wheeler), sono arrivate le altre due vittorie nei comuni siciliani di Gela e Augusta: nel primo caso il sindaco eletto è Domenico Messinese che ha ottenuto il 64,65%, mentre nel secondo ha vinto Cettina Di Pietro con il 75,06%. “Abbiamo fatto filotto!”, si legge sul blog di Beppe Grillo.
Sono quasi definitivi i dati provenienti dai tredici comuni siciliani dove si sono svolti i ballottaggi delle elezioni comunali. Il Movimento 5 Stelle, dopo aver festeggiato il “triplete” (come lo ha chiamato Beppe Grillo) con i comuni di Venaria Reale, Quarto e Porto Torres, conquista anche i due comuni siciliani di Gela e Augusta: nel primo caso vince Domenico Messinese che ha ottenuto il 64,65% superando Angelo Fasulo del Pd fermo al 35,35%, mentre nel secondo il nuovo sindaco è Cettina Di Pietro con il 75,06% dei voti. A Marsala vince il candidato Pd Alberto Di Girolamo con il 68,06% superando il candidato di centrodestra Massimo Grillo, mentre a Barcellona Pozzo di Gotto il nuovo sindaco è il candidato del centrodestra Roberto Materia che ha raggiunto il 56,72%. Tra gli altri comuni siciliani al voto, a Tremestieri Etneo vince Santi Rendo (quattro liste) con il 50,74%, a San Giovanni La Punta vince Antonino Bellia del Pd con il 53,64%, mentre a Milazzo ha avuto la meglio Giovanni Formica (quattro liste) con il 62,17%. A Ispica il nuovo sindaco è Lucio Muraglie (Pd) con il 57,68%, a Carini vince Giuseppe Monteleone (Pd) con il 60,11%, mentre a Bronte il primo cittadino è il candidato del centrosinistra Graziano Calanna con il 57,35%. Infine a Licata è stato eletto Angelo Cambiano (quattro liste) con il 54,96% che ha superato il candidato Pd Giuseppe Galanti.
Si è concluso lo spoglio delle schede a Enna, unico capoluogo di provincia in Sicilia in cui i cittadini sono tornati al voto per il ballottaggio delle elezioni comunali. Scrutinate tutte le 35 sezioni, il nuovo sindaco è Maurizio Dipietro, candidato del centrodestra sostenuto da quattro liste civiche che ha ottenuto il 51,89% superando il suo avversario democratico Mirello Crisafulli, fermo al 48,11%. Il Partito Democratico perde quindi un’altra sfida importante di queste elezioni certamente non positive per lo schieramento guidato da Matteo Renzi.
Anche il Movimento 5 Stelle festeggia dopo i ballottaggi delle elezioni comunali andati in scena ieri. Mentre si attendono gli esiti a Gela e Augusta (comuni siciliani dove lo spoglio è appena iniziato), in altri tre comuni italiani sono stati eletti sindaci a 5 Stelle: si tratta di Venaria (Piemonte), Quarto (Campania) e Porto Torres (Sardegna), dove hanno trionfato rispettivamente Roberto Falcone con 9.159 voti pari al 69,10%, Rosa Capuozzo con 9.744 voti pari al 70,79% e Sean Christian Wheeler con 8.458 voti pari al 72,74%. Il Movimento 5 Stelle, scrive oggi Beppe Grillo sul suo blog, “ha fatto triplete, mancano ancora due risultati per fare filotto”.
Seggi chiusi nei tredici comuni siciliani tornati al voto per i ballottaggi delle elezioni comunali. I cittadini hanno potuto votare dalle 8 alle 22 di ieri (domenica 14 giugno) e dalle 7 alle 15 di oggi, lunedì 15 giugno 2015. E’ dunque iniziato lo spoglio delle schede a Enna, unico capoluogo di provincia al voto, e in altri dodici comuni (Gela, Ribera, Marsala, Tremestieri Etneo, San Giovanni La Punta, Milazzo, Ispica, Carini, Bronte, Augusta, Barcellona Pozzo di Gotto e Licata). Da diverse ore però il sito della Regione Sicilia è offline. Il portale, unico sito dove verranno diffusi i dati relativi alle elezioni siciliane (che non sono coperte dal ministero dell’Interno) risulta da tempo non disponibile. Come riporta l’Ansa, il servizio sarebbe stato interrotto da Sicilia e-Servizi, società regionale che si occupa dell’informatizzazione, a causa di un contenzioso che riguarda il rapporto economico tra l’amministrazione regionale e gli ex soci privati.
“La poltrona di Renzi traballa, sicuramente è una bella mazzata per il Pd, che ha passato un anno a parlare di legge elettorale e Senato quando l’emergenza in Italia sono la disoccupazione e l’immigrazione fuori controllo”. A parlare è Matteo Salvini, intervenuto a Radio Padania per commentare l’esito dei ballottaggi delle elezioni comunali. Il leader della Lega definisce “straordinario” il risultato ottenuto dal Carroccio in questa tornata elettorale: “Sia per i candidati sindaci leghisti, sia per candidati sostenuti dalla Lega abbiamo ottenuto successi impensabili fino a un anno fa, Venezia ma anche Arezzo, Cologno Monzese o Saronno”. La Lega, ha aggiunto Salvini, “è il primo movimento politico alternativo a Renzi. Se si parla di centrodestra che riparte si parla di un centrodestra che deve partire dalla proposta della Lega”.
Dopo l’amara sconfitta subita dal centrosinistra nelle amministrative a Venezia, che hanno visto la vittoria del candidato del centrodestra Luigi Brugnaro, sono arrivate le parole dell’ex sindaco Massimo Cacciari, che ha definito “suicida” la linea scelta dal Pd per queste elezioni comunali. All’Ansa Cacciari ha sottolineato di aver “predicato invano per un anno che quella che si andava profilando era una candidatura rischiosa”. Cacciari ha chiarito come non vi sia “nulla da dire sulla figura di Felice Casson, persona onesta ma che non aveva la capacità intrinseca di intercettare voti”. Cacciari ha ribadito poi un appello alla classe dirigente veneziana:”Si deve ripartire da gente nuova. I vecchi, come avevo già fatto io, se ne stiano a casa”.
Festeggia tutto il centrodestra dopo l’esito dei ballottaggi delle elezioni comunali. “Renzi ammette la sconfitta – scrive Renato Brunetta nel Mattinale – Ma come al solito la colpa è sempre degli altri. Il fatto certo è che ha perso tutto il Pd, da qualunque parte lo si guardi”. Anche Matteo Salvini parla di “bellissimi risultati per i sindaci della Lega, e sostenuti dalla Lega”: “Da oggi subito al lavoro – ha scritto su Facebook – per meritare tutti i voti presi e per dimostrare al 50% di astenuti che cambiare si può. Renzi, stiamo arrivando!”. Infine il leader di Ncd Angelino Alfano ha così commentato la vittoria di Brugnaro a Venezia: “Io sono l’unico esponente del centrodestra che il nuovo sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha incontrato prima delle elezioni. Venezia dimostra che si può arrivare al ballottaggio senza Salvini e poi lui si aggrega”.
Via via che i dati di queste amministrative 2015 diventavano ufficiali, sono iniziati a trapelare i primi commenti dei leader politici. Tra i più soddisfatti, secondo quanto riportato dal Corriere, vi è Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia, contattato da alcuni fedelissimi, si sarebbe lasciato andare ad una riflessione sulla complicata situazione del premier Matteo Renzi:”Giornate come questa sono la prova che Matteo Renzi è sbiadito. È vero che governa in una fase molto difficile, e va riconosciuto. Ma la sua azione ha perso smalto. L’elettorato gli sta già voltando le spalle”. Berlusconi, che si è mosso in prima persona per garantire il successo di alcuni candidati, ha sottolineato come “nonostante tutti ci dessero per morti, questa tornata elettorale ha sorriso al centrodestra”, e ad alcuni dei suoi ha riservato una profezia:”Renzi rimarrà il più possibile lontano dalle elezioni. Anche perché ha capito che le può perdere”.
Nonostante la storia insegni che l’elettorato di centrodestra sia poco propenso a recarsi alle urne in caso di ballottaggi, preferendo al doppio turno una giornata di relax al mare, questa volta ad avere la meglio nella sfida alle amministrative 2015 è stato proprio il centrodestra, avanti 5 a 4 nel computo riguardante i capoluoghi di provincia. Oltre ad aver riconfermato la guida di due comuni importanti come Chieti e Rovigo, il centrodestra è riuscito a strappare al centrosinistra tre vere e proprie roccaforti: Venezia, Arezzo e Matera. Decisivi per la vittoria sono stati evidentemente anche i voti dei grillini del M5s, che hanno preferito riversare i loro voti sui candidati di centrodestra, piuttosto che su quelli di centrosinistra. Un’affermazione, quella del centrodestra, che costringe il centrosinistra ad una riflessione seria, soprattutto alla luce dei risultati poco rassicuranti delle ultime elezioni regionali.
“Questo voto conferma quello che cerco di spiegare da un po’ di tempo ai miei amici del Pd: il centrodestra non è affatto morto, anzi è un avversario temibile quando si unisce”. E’ questo il commento di Matteo Renzi, riportato da La Repubblica, dopo i ballottaggi delle elezioni comunali in cui il Pd ha perso città importanti come Venezia, Arezzo, Matera e Nuoro. “L’unica strada che abbiamo davanti è accelerare ancora di più su tutte le riforme. Perché se ci fermiamo o rallentiamo, la bicicletta cade”, avrebbe aggiunto il premier. Festeggia invece Berlusconi: “Il vento sta cambiando”, avrebbe confidato ai suoi l’ex Cavaliere, le cui parole sono sempre riportate da La Repubblica. “Uniti si vince, Renzi a casa”, avrebbe invece detto Renato Brunetta.
Ballottaggi pesanti per il Partito Democratico che in questo secondo turno delle elezioni comunali ha perso Venezia, Arezzo, Matera e Nuoro. “Dai ballottaggi vengono risultati con luci e ombre – ha commentato Lorenzo Guerini, portavoce e vice segretario del Pd – L’analisi puntuale conferma che il Pd è nettamente il primo partito in Italia anche nel numero dei sindaci, ma non è sufficiente a farci brindare”. “Aver riconquistato città simbolo come Mantova o Trani, o confermato buoni amministratori a partire da Lecco, non è sufficiente a giudicare positivo questo risultato”, ribadisce Guerini, confermando che “brucia la perdita di Venezia, come anche di altre città importanti come Arezzo, Fermo, Matera, Nuoro”.
Sono arrivati tutti i risultati definitivi dei ballottaggi delle elezioni comunali 2015. Come già accennato prima il Centrodestra porta a casa una vittoria storica di Venezia a cui segue anche quella altrettanto importante ad Arezzo. Nel Comune toscano con il 50,83% Ghinelli Alessandro batte Bracciali Matteo candidato del centro sinistra che raccoglie il 49,17%. Al centrosinistra invece vanno i comuni di Trani con Bottaro Amedeo che conquista il 75,79%, Lecco grazie al 54,38% delle preferenze raccolte da Brivio Virginio, Mantova con il 62,56% di Palazzi Mattia e Macerata grazie al 59,11% di Carancini Romano. Per il centrodestra segnaliamo anche la vittoria a Rovigo con il 59,73% di Bergamin Massimo, Chieti grazie al 55,01% delle preferenze di Di Primo Umberto e Matera con il 54,51% raccolto da De Ruggieri Raffaello Giulio.
Definitivo il risultato dei ballottaggi delle elezioni comunali 2015 a Venezia. Sono stati scrutinati 256 seggi su 256 e centro sinistra con Casson Felice è stato battuto con il 46,79% dei consensi. Centrodestra riesce a portare a termine il sorpasso e riconquista questo importante Comune del Veneto con il candidato Brugnaro Luigi riesce a conquistare solo il 53,21% delle preferenze. Interessante notare come il Centrodestra sia riuscito a vincere senza l’apparentamento con la Lega Nord
Continuano gli scrutini per i risultati dei ballottaggi delle elezioni comunali 2015. Nel comune di Mantova siamo arrivati a 23 sezioni scrutinate su 46, e dopo lo spoglio della metà dei seggi la coalizione del centro sinistra è nettamente in vantaggio con Palazzi Mattia. Fatica la coalizione del centro-destra con Bulbarelli Paola. Va segnalato che i voti sono molto frammentati per la grande presenza di liste civiche che non si sono apparentate cone nessuna della due coalizioni.
Il Ministero dell’Interno ha diffuso i dati relativi all’affluenza delle ore 23 ai ballottaggi delle elezioni comunali 2015. Al momento sono noti i dati relativi a circa il 50% dei comuni sul totale di 78 e l’affluenza si aggira attorno al 45,89%. Questo dato però conferma il forte calo rispetto il turno precedente dove si era attestata attorno al 63,45%. Va precisato comunque che i dati dell’ultima rilevazione per per il turno di oggi non tiene conto della Sicilia dove il voto termina domani.
Il Ministero dell’Interno ha diffuso i dati relativi all’affluenza delle ore 19 ai ballottaggi delle elezioni comunali 2015. Dalle 7 di stamattina, ora di apertura dei seggi (che chiuderanno alle 23) ha votato in tutta Italia il 32,51% degli aventi diritto, percentuale in netto calo rispetto al primo turno del 31 maggio quando si era recato alle urne il 47,15% degli elettori. Per quanto riguarda i maggiori comuni in cui oggi si vota, a Venezia l’affluenza delle ore 19 è stata del 37,24% (al primo turno è stata del 46,32%), a Lecco del 36,89% e a Mantova del 33,60%. Non va meglio a Rovigo, dove fino alle 19 ha votato il 31,21%, mentre ad Arezzo l’affluenza è stata del 35,63%. A Fermo si registra il 33,47%, a Macerata il 25,64%, a Chieti il 34,21%, a Trani il 24,80%, a Nuoro il 33,58% e a Matera il 35,01%.
Tra i comuni in cui si vota domenica 14 giugno 2015 per i ballottaggi delle elezioni comunali, c’è anche il capoluogo di provincia sardo di Nuoro. Sfida aperta tra il candidato sostenuto dalla coalizione di centro-sinistra, il sindaco uscente del Partito Democratico Alessandro Bianchi, che nel primo turno ha ottenuto il 29,94% e Andrea Soddu (21,45% delle preferenze al primo turno), sostenuto da quattro liste civiche, dal Psd’Az e da La Base. Difficile prevedere l’esito dei risultati, in quanto gli altri quattro sindaci candidati al primo turno non hanno fornito indicazioni di voto e non è stato formalizzato nessun apparentamento. Al voto, sul cui esito inciderà inevitabilmente il dato sull’affluenza (nel primo turno al 64,42%) sono chiamati circa 32mila elettori.
E’ testa a testa a Rovigo tra Nadia Romeo e Massimo Bergamin, i due candidati arrivati al ballottaggio di domenica 14 giugno 2015 di queste elezioni comunali che nel primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti ma senza raggiungere la maggioranza assoluta. Visto quanto accaduto il 31 maggio scorso, l’esito delle urne è tutt’altro che scontato: Nadia Romeo (sostenuta da Partito Democratico, PSI e liste civiche) ha infatti ottenuto il 23,99% mentre Massimo Bergamin, il suo diretto avversario sostenuto da Forza Italia e Lega Nord si è fermato al 18,64% con una differenza di circa 1.300 voti. A pesare sarà senza dubbio l’affluenza, anche se i 3.850 voti ottenuti da Paolo Avezzù (terzo classificato al primo turno) potrebbero avvantaggiare Bergamin.
Sono definitivi i dati relativi all’affluenza delle ore 12 ai ballottaggi delle elezioni comunali 2015. Il ministero dell’Interno, che riporta sul proprio sito internet i dati relativi a 65 comuni sui 78 che oggi vanno al voto (sono esclusi i 13 siciliani), fa sapere che in tutta Italia ha votato il 13,85%, un dato in calo rispetto al primo turno quando alla stessa ora si era recato alle urne il 19,52%. A Venzia, unico capoluogo di regione in cui si vota, ha votato il 13,46% (il 31 maggio si era registrato il 18,44%), mentre a Lecco l’affluenza è del 16,09% (19,68% al primo turno). Dato simile a Mantova, dove fino alle 12 si è recato ai seggi il 16,44% degli aventi diritto (21,48% al primo turno), mentre a Rovigo ha votato il 13,77%. Tra gli altri capoluoghi di provincia, alle ore 12 ha votato ad Arezzo il 13,29%, a Fermo il 12,43%, a Macerata il 10,42%, a Chieti il 16,09%, a Trani l’11,68%, a Matera il 15,02% e a Nuoro il 17,51%.
Sono dodici i capoluoghi di provincia dove oggi hanno riaperto i seggi per i ballottaggi delle elezioni comunali. A Lecco la sfida per la poltrona di sindaco è tra Virginio Brivio e Alberto Negrini: il primo, candidato del centrosinistra sostenuto dal Partito Democratico e due liste civiche, al primo turno si è fermato al 39,21%, mentre il secondo è il candidato del centrodestra (Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e una lista civica) e il 31 maggio scorso ha incassato il 26,53% delle preferenze totali. Dopo il primo turno sono invece rimasti fuori dai giochi gli altri tre candidati, Lorenzo Bodega (Nuovo Centrodestra, Bodega Sindaco Sì, Destra per Lecco) fermo al 20%, Massimo Riva (Movimento 5 Stelle) con l’8% e Alberto Anghileri (Con la Sinistra Cambia Lecco) con il 5%.
Sono 78 i comuni che tornano al voto oggi domenica 14 giugno per i ballottaggi delle elezioni comunali 2015. Tra i dodici capoluoghi di provincia c’è anche Mantova, dove Mattia Palazzi parte con venti punti di vantaggio sull’avversaria Paola Bulbarelli. Il primo infatti, sostenuto nella sua corsa alla carica di sindaco da Partito Democratico, Sel e altre liste civiche ha ottenuto il 46,5% avvicinandosi alla maggioranza assoluta, mentre la seconda è sostenuta da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e liste civiche, raccogliendo nel primo turno il 26,4% delle preferenze totali. Non sembrano dunque determinanti gli oltre 1.500 voti ottenuti il 31 maggio scorso da Michele Annaloro, il candidato del Movimento 5 Stelle arrivato terzo e quindi fuori dalla corsa elettorale.
Tra i comuni in cui si vota oggi domenica 14 giugno 2015 per i ballottaggi delle elezioni comunali, Venezia è l’unico capoluogo di regione. Riflettori puntati quindi sulla sfida maggiore di questo secondo turno elettorale che nella città lagunare veneta vede sfidarsi per la poltrona di sindaco Felice Casson e Luigi Brugnaro, i due candidati che il 31 maggio scorso hanno ottenuto il maggior numero di voti ma senza raggiungere la maggioranza assoluta. Il primo, ex magistrato, è sostenuto dal Partito Democratico e nel primo turno si è fermato al 38,01%, mentre il secondo (patron della locale squadra di Basket, la Reyer Venezia) è sostenuto da Forza Italia e il 31 maggio ha raccolto il 28,56%. Per il turno di ballottaggio, Brugnaro ha anche incassato l’appoggio della Lega Nord che era invece venuto a mancare due settimane fa.
Seggi aperti oggi in 78 comuni italiani per i ballottaggi delle elezioni comunali 2015. A sfidarsi sono i due candidati sindaci che il 31 maggio scorso, primo turno elettorale, hanno ottenuto il maggior numero di voti senza però raggiungere la maggioranza assoluta. In questo secondo turno verrà eletto semplicemente chi raccoglierà il maggior numero di voti. Tra i 78 comuni coinvolti, dodici sono capoluoghi di provincia e uno è capoluogo di regione (Venezia): gli altri sono Arezzo, Chieti, Lecco, Mantova, Rovigo, Fermo, Macerata, Trani, Matera, Enna e Nuoro. Riflettori ovviamente puntati su Venezia, dove si sfidano il candidato del centrosinistra Felice Casson (38% al primo turno) e quello del centrodestra Luigi Brugnaro (28,6%), sostenuto da Forza Italia e liste civiche. Nei 65 comuni gestiti dal ministero dell’Interno (tutti tranne quelli siciliani che sono 13), il turno di ballottaggio interesserà un corpo elettorale di 2.160.550 elettori, di cui 1.036.159 maschi e 1.124.391 femmine. Le sezioni elettorali saranno 2.524. Il Viminale ricorda che le operazioni di votazione si svolgeranno domenica dalle ore 7 alle ore 23 e che lo scrutinio avrà inizio al termine delle operazioni di voto e dopo il riscontro del numero dei votanti. Votare è molto semplice: l’elettore deve scegliere tra i due candidati sindaci che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti. Si vota tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto (). In questi ballottaggi potranno votare solo coloro che hanno maturato il diritto di elettorato entro domenica 31 maggio 2015 (primo turno): questi elettori potranno esprimere una preferenza anche se non si siano recati a votare in occasione del primo turno.