Grillo? “Chi sa chi lo consiglia”. Lo afferma al quotidiano “Il Messaggero” Paolo Becchi, professore universitario, indicato come ideologo grillino, ma di fatto “scomunicato” più volte dal leader M5S. “Qualcuno sta già mettendo le mani avanti e francamente non capisco perché. Non ci si rende conto che se alle regionali in Calabria ed Emilia Romagna il Movimento prenderà percentuali da prefisso telefonico, questo per noi vorrà dire il crollo”, afferma il professore, che ha l’impressione che si stia per commettere un “grave errore”. E la colpa è di Grillo? “Certe volte si muove come un dilettante – risponde Becchi – Dopo l’alluvione è tornato a Genova ma invece di presentarsi con gli stivaloni e con la pala come avrebbe dovuto fare è sceso da Sant’Ilario in scooter. Ma dico?! Anche mio figlio, che è un suo simpatizzante e ha 17 anni, quando lo ha visto arrivare in quel modo si è indignato”. Di recente c’è stato al Parlamento europeo uno scontro tra il leader del Movimento e i giornalisti, su questo il professore dice: “Grillo è andato al Parlamento europeo e ha litigato con un giornalista che voleva fargli una domanda. Ma se non voleva rispondere perché ha indetto la conferenza? Nessuno l’obbligava. Chissà chi lo consiglia. E vogliamo parlare della denuncia presentata in procura contro il patto del Nazareno? Sul web stanno ancora ridendo”. Poi, sulla decisione di Grillo di non partecipare ai comizi di chiusura in Emilia Romagna e in Calabria per le regionali, Becchi afferma: “Allora si è stancato e vuole passare la mano a qualcun altro. Perché uno che fa il capo politico di un Movimento, non può rendersi conto chre la sua presenza a Reggio Calabria o in Emilia Romagna può valere anche 2 o 3 punti. Sono percentuali che in termini di voti fanno la differenza.” (Serena Marotta)