Elio Lannutti si scaglia contro quella che definisce “la supponenza e l’assenza di autocritica da parte degli oligarchi di Bankitalia”. Il Presidente dell’Adusbef ce l’ha in particolare con il responsabile del dipartimento vigilanza bancaria e finanziaria di palazzo Koch, ovvero Carmelo Barbagallo, secondo cui occorre portare avanti i processi di aggregazione bancarie, perché l’aumento delle dimensioni consentirebbe di ottenere delle economie di scala e un miglioramento delle condizioni di accesso ai mercati. “Le concentrazioni bancarie eseguite sotto i diktat di Bankitalia, invece di portare economie di scala in un sistema bancario vessatorio, che spicca per usi, abusi ed ordinari soprusi, hanno generato soltanto prebende e stock option per i banchieri lautamente retribuiti”, osserva Lannutti, secondo cui l’assenza della vigilanza da parte di Bankitalia ha portato a crac e dissesti finanziari pari a 108 miliardi, finiti a pesare sulle spalle degli italiani.
Il Presidente dell’Adusbef ricorda a tal proposito solamente gli ultimi casi, come quelle di Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e Monte dei Paschi di Siena. “I Governatori che si sono succeduti in Bankitalia (Fazio, Draghi, Visco) non sono riusciti ad impedire un saccheggio sistematico del pubblico risparmio e la lunga catena di scandali bancari, che hanno messo sul lastrico 1,3 milioni di risparmiatori”, aggiunge prima di ricorda che palazzo Koch “non brilla per efficienza, trasparenza, buoni risultati” anche per quel che riguarda la gestione delle banche in risoluzione con i fiduciari nominati. Lannutti conclude la sua nota con una domanda: chi, alla luce di quanto detto, farebbe gestire il proprio condominio “a questi ‘strapagati oligarchi’”?.