Come affrontare i mercati che sono sulle montagne russe? Perché avere paura di affrontare il mercato azionario temendo che una correzione o un crollo possa essere sempre dietro l’angolo?
Nonostante il rialzo degli ultimi otto mesi, che è avvenuto dopo un crollo disastroso, abbiamo fatto un passo indietro di cinque anni con le quotazioni degli indici di Borsa. Dopo la crisi del 2001, il mercato ha impiegato sei anni per recuperare le quotazioni precedenti. Sei anni! Non sono pochi…
E poi nel 2008 cosa succede? Succede che in tre mesi, vengono bruciati completamente i rialzi degli ultimi anni e vengono ripresi i valori delle quotazioni del 1996. Dodici anni polverizzati in dodici settimane! Basta osservare un semplice grafico per rendersene conto.
Probabilmente, “polverizzare” non è il termine esatto, perché, ovviamente, c’è chi trae dei profitti e chi subisce perdite. Quello che è certo, è che il valore dei titoli si è ridotto e quindi molte aziende ora valgono meno.
Quello che fa impressione è osservare un grafico di più lungo periodo, supponiamo a 20 anni. Ci accorgeremo subito che dal 1995 al 2000, quindi in sei anni di trattazione, il mercato ha più che triplicato il proprio valore. Ma l’economia globale ha davvero corso così tanto?
Un’altra cosa che possiamo osservare, guardando lo stesso grafico, è che sono sempre avvenute grandi e più o meno profonde “correzioni” (vedi 1973 e 1974, 1987, 1990, 1998, 2001 e 2002, 2008).
Notiamo come questi “shock” si ripetano costantemente nel tempo, in maniera più o meno marcata. Certo, il ribasso appena subito dai mercati è stato tremendo, nessuno è ancora in grado di affermare con certezza che le perdite verranno recuperate in tempi brevi e i segnali che arrivano dai dati macroeconomici sono altalenanti.
Quello che insegna la storia è dunque che è davvero difficile capire che i prezzi dei titoli corrispondano davvero al valore di una società, soprattutto se l’investitore privato “gioca” in Borsa e quindi si diverte a mettere a rischio i propri risparmi comprando un titolo soltanto perché ha letto che qualche istituzionale l’ha “promosso” e sta spingendo all’acquisto. La cosa più difficile è capire il timing di ingresso, ovvero il momento giusto per comprare o vendere un determinato titolo.
Tra l’altro, un errore comune è il limitarsi a comprare azioni, e basta. In questo modo si guadagna quando il mercato sale, si perde quando il mercato scende. Nulla di più semplice. Ma anche nulla di più frustrante quando il mercato scende all’impazzata come si è visto già due volte in questi ultimi anni. Anni e anni di profitti in fumo. Ed erosione pazzesca del proprio capitale, ovvero dei propri risparmi.
Ci sono delle tecniche sicuramente migliori per gestire il rischio limitando le perdite e facendo correre i profitti, qualsiasi sia lo scenario di mercato al momento. Le performance derivanti da questo tipo di gestione sicuramente saranno migliori rispetto agli indici di Borsa perché avranno una variabilità minore e non saranno soggetti ai cicli dei mercati finanziari e agli umori degli operatori: si può guadagnare dal mercato rialzista (e questo si sapeva già), ma anche dal mercato ribassista o addirittura dalla lateralità delle quotazioni e dal trascorrere del tempo.
Infatti, nel tempo, i mercati finanziari si sono evoluti grazie alle esigenze via via diverse degli operatori istituzionali e non, infatti ormai sappiamo che la possibilità di fare trading è estesa a tutti, non bisogna disporre di chissà quali capitali e quindi anche la clientela retail si può avvicinare a questo tipo di investimenti, ormai da anni senza barriere o vincoli all’ingresso.
È possibile comprare o vendere strumenti finanziari comodamente dalla propria abitazione senza la necessità di recarsi in banca, basta disporre di un computer e di una connessione a internet. Investire in azioni, futures, opzioni o valute: ogni strumento ha delle caratteristiche ben precise che è utile conoscere, anche solo per approfondire la propria cultura finanziaria e gestire i propri risparmi in libertà, senza affidarsi a valutazioni soggettive di altre persone.
In particolare, l’uso anche combinato di questi strumenti (è per questo che è bene conoscerli bene prima di utilizzarli) porta a un’ottima gestione del rischio (che è la chiave per guadagnare costantemente grazie ai mercati finanziari) e a un accrescimento costante del valore del proprio portafoglio, indipendentemente dalla direzione dei mercati. Rally o crolli improvvisi non ci interesseranno più!