Giorgio Napolitano ha commentato la mancata estradizione di Battisti, dicendosi preoccupato del disperdersi della memoria di ciò che è accaduto negli anni del terrorismo.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano interviene sul caso Battisti, e sulla sua estradizione rifiutata dal Brasile, spiegando che in essa è «mancato qualcosa alla nostra cultura e alla nostra politica per trasmettere, e far capire davvero, il senso di ciò che accadde in quegli anni tormentosi del terrorismo».
Il capo dello Stato ha così commentato a Ravenna, nel corso di un convegno su Arrigo Boldrini e Benigno Zaccagnini. In particolare, l’inquilino del Quirinale ha ricordato la figura di Roberto Ruffilli, «ultima vittima dei colpi ciechi delle Br e del terrorismo». Su questo «ho un motivo di riflessione da riferire», ha aggiunto.
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A chi gli chiedeva se corriamo il rischio che si disperda la memoria e la consapevolezza della resistenza come la difesa della memoria dall’attacco terroristico, ha risposto: «Sì questo rischio esiste ed e’ grande». In particolare, «le vicende tristi dei giorni scorsi – ha concluso – hanno dimostrato che non siamo riusciti, anche nel rapporto con Paesi amici sia vicini che lontani a far comprendere fino in fondo cosa abbia rappresentato quella vicenda per il nostro Paese e quale forza straordinaria sia servita per battere il terrorismo».