Lamberto Dini è una delle figure istituzionali indicate dai quotidiani come possibile presidente della Repubblica. L’ex presidente del Consiglio, e successivo ministro degli Esteri, è stato inserito nella rosa dei cosiddetti “quirinabili” insieme a Franco Marini, Sergio Mattarella, Annamaria Cancellieri e Giuseppe De Rita. In lista anche Giuliano Urbani, Giuliano Amato e Romano Prodi.
Lamberto Dini, leggiamo che lei è una delle figure che potrebbero essere scelte come capo dello Stato. Che cosa ne pensa?
I nomi che vengono fatti in questo momento sono tanti e sono diversi, ma nessuno di questi è stato contattato dai partiti, e pertanto non c’è nulla da commentare.
E’ una notizia destituita di ogni fondamento?
No, non è destituita da ogni fondamento. I giornali riportano posizioni e nomi fatti all’interno dei principali partiti, che sono quindi ripresi dalla stampa.
Lei è stato contattato da qualcuno?
No; ma nessuno è stato contattato. I negoziati su questo argomento devono ancora incominciare.
Come valuta il modo in cui Napolitano sta gestendo la crisi politica?
Sta facendo molto bene, come ha sempre fatto tutto molto bene, e non c’è quindi niente da aggiungere.
Quali caratteristiche deve possedere il candidato ideale del Quirinale?
La figura sarà definita dai principali partiti, che contribuiranno alla nomina del presidente della Repubblica. Individueranno la personalità che ritengono essere la più adatta in questo momento a ricoprire la posizione di capo dello Stato.
Di quale maggioranza deve cercare di godere il nuovo presidente della Repubblica?
Deve godere di un largo consenso e una larga maggioranza delle forze presenti in Parlamento.
Dunque una figura che sia bipartisan e non strettamente di area?
Questo non è strettamente necessario: ci sono persone gradite all’una e all’altra parte politica. La larga intesa e il largo consenso si trovano in questo modo, attraverso una persona che al momento è ritenuta adatta avendo le caratteristiche necessarie per poter coprire l’alta magistratura della presidenza della Repubblica.
Prima però non mi ha detto quali caratteristiche deve possedere questa figura…
A questa domanda preferisco non rispondere.
Troppo indiscreta?
No, troppo inopportuna. Non capisco perché telefoni a me, quando potrebbe chiamare una qualsiasi delle altre figure indicate come potenziali presidenti della Repubblica. Il punto è che nessuno le dirà di più di quello che le sto dicendo io.
Bisognerebbe puntare su un tecnico o su una figura politica?
Non ho nessuna intenzione di rispondere a questa domanda. Sono sicuro che la decisione che sarà presa sarà quella migliore per il nostro Paese.
Lo stiamo chiedendo a lei proprio per la sua lunga esperienza istituzionale…
Non a caso per essere eletti presidente della Repubblica ci vogliono almeno 50 anni, e poi bisogna essersi costruiti un po’ di “galloni” attraverso l’esperienza fatta in particolare all’interno delle istituzioni.
In questo momento la situazione politica è particolare e diversa da quella cui abbiamo assistito negli ultimi 20 anni. Ci vorrà un presidente della Repubblica con delle qualità particolari?
Lei dice “particolari”, ma le particolari qualità saranno definite da coloro che dovranno prendere questa decisione, cioè da Camera e Senato. Lei quindi può scrivere tutto quello che desidera, ma non attribuire a me opinioni che non le sto fornendo.
Trova così sconveniente esprimere opinioni su un dibattito pubblico che interessa tutti gli italiani?
Prenda tutti i sei o sette nomi che sono stati fatti dai giornali ieri mattina, li chiami e vedrà che cosa le diranno.
Insulti, parolacce?
Non sto dicendo questo. Ma faccia loro le stesse domande che sta facendo a me sulle caratteristiche che deve avere la figura del nuovo presidente della Repubblica. Lei pensa che avrà una risposta? Se lo crede si illude, perché nessuno le dirà nulla di tutto questo, specialmente le persone i cui nomi sono più quotati in questo momento.
Tutto dipende dal loro maggiore o minore senso dell’umorismo…
Il punto è che lei ha sbagliato interlocutore. Siete voi giornalisti che dovete esprimere un’opinione su quelle che dovrebbero essere le caratteristiche del nuovo presidente della Repubblica, senza attribuirle all’uno o all’altro. Solo così potete svolgere un compito degno di questo nome, altrimenti riportate solo le opinioni altrui.
(Pietro Vernizzi)