Beppe Grillo non perde tempo, sempre più intento a rispondere a chiunque, specialmente gli esponenti del Pd, lo critichi in qualche modo. Dopo le parole pesanti di ieri, in cui aveva evocato un clima da anni di piombo in cui rischierebbe di diventarne vittima, oggi il leader del Movimento cinque stelle se la prende con Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze, ospite della festa del Pd, sarebbe stato uno dei più decisi del suo partito nel respingere le accuse di Grillo a proposito della campagna di odio nei suoi confronti. Questa volta Grillo ha scelto Twitter: ha scritto in un post la frase “hanno bussato ala porta e non c’era nessuno, era Matteo Renzi”. La frase riprende un vecchio detto di Fortebraccio, giornalista e politico italiano del passato. La frase originale infatti diceva così: “Una grossa auto blu si fermò davanti all’entrata del palazzo. L’autista corse a spalancare la porta posteriore destra. Non ne scese nessuno. Era Nicolazzi”. Nel dettaglio, il sindaco di Firenze aveva detto nel corso del suo intervento alla festa del suo partito, che per trasformare Beppe Grillo in un fenomeno da baraccone basta dimezzare il numero dei parlamentari, eliminare i vitalizi e tagliare gli stipendi ai consiglieri regionali. Intendendo che fatte queste cose Grillo non avrebbe più avuto argomenti per continuare il suo impegno in politica. Forse riferendosi al post su Twitter su di lui, oggi Renzi è comunque tornato a parlare del comico politico, dicendo che Grillo è in crisi di visibilità: ” Si rende conto che via via che passano i giorni le sue promesse si sciolgono come neve al sole”. E’ un acuto utilizzatore dei media, ha aggiunto, uno che riempiva l piazze per insultare gli altri come fa oggi a lamentarsi degli eccessi della comunicazione altrui? Renzi ha poi citato un video che sta facendo il giro della Rete, riferito a uno spettacolo di Grillo del 2006 contenente una frase alquanto inquietante. Il comico stava parlando di un pestaggio da parte di alcuni carabinieri denunciando gli agenti, ai danni di un marocchino, quando poi aggiunge: “Se vuoi dare una ‘passatina’ a un marocchino che rompe i coglioni, lo prendi, lo carichi in macchina e, senza che ti veda nessuno, lo porti un po’ in caserma e gli dai magari due schiaffetti. Ma non in mezzo alla strada, dove con un telefonino ti riprendono e fanno succedere un casino“. Sulla Rete infuriano le polemiche per una frase definita razzista anche se in realtà la frase andrebbe letta nel contesto di quella parte di spettacolo.