Gli ultimi sondaggi politici elettorali 2016 riguardanti la futura battaglia alle amministrative di Milano dipingono una situazione ancora incerta. Stando a quanto dichiarato da Giancarlo Mazzuca, direttore de “Il Giorno”, dall’ultimo rilevamento sulle intenzioni di voto dei meneghini fornito da Renato Mannheimer al suo quotidiano, sarebbe emerso che Giuseppe Sala, candidato del Pd, sarebbe in testa con il 33% dei voti, davanti a Stefano Parisi, candidato del centrodestra unito con il 30% delle preferenze. La situazione però sarebbe ancora in una fase di evoluzione se è vero, come ricorda Mazzuca, che solo poche settimane fa il vantaggio dell’esponente del centrosinistra era valutato in circa 8 punti percentuale. La forbice si restinge insomma, e considerando il 7% di cui è attribuito il movimento arancione, non è detto che un’emorragia di voti dallo schieramento capitanato da Mr Expo, non consegni la vittoria a Milano al centrodestra.
In leggero calo il Partito Democratico nelle intenzioni di voto degli italiani secondo gli ultimi sondaggi politici elettorali 2016. La rilevazione è stata condotta dall’Istituto Piepoli per l’agenzia di stampa Ansa. L’istituto di ricerca ha sondato, su un campione di elettori, le intenzioni di voto per la Camera dei Deputati nel caso si tenessero oggi le elezioni politiche: il risultato è stato poi messo a confronto con quello della rilevazione analoga della scorsa settimana. Il Pd è sempre in testa tra i partiti con il 32, 5% ma cala dell’0,5% rispetto a sette giorni prima. Al secondo posto nelle preferenze degli italiani il Movimento 5 Stelle stabile al 26%. Terzo partito la Lega Nord con il 13,5%, in aumento dello 0,5%, seguita da Forza Italia che resta al 12%. Seguono poi Fratelli D’Italia al 4,5%, in crescita dello 0,5%, Sinistra Italiana sempre al 3% e Nuovo Centro Destra – Ncd Alfano al 2%. Chiudono la classifica dei sondaggi politici elettorali 2016 tutti gli altri partiti: quelli di Centrodestra all’1,5% (-0,5% rispetto alla precedente rilevazione), quelli di Centrosinistra stabili al 2% e altre formazioni politiche ancora al 3%.