Nella fase più tormentata degli ultimi mesi della politica, i sondaggi elettorali e politici pubblicati nella giornata di ieri mostrano un dato molto interessante per quanto riguarda l’analisi sul panorama nazionale generale, dove dopo gli ultimi avvenimenti in casa M5s – la giunta Raggi – e le schermaglie del Pd – su referendum e Italicum – i sondaggi politici dicono quanto segue. In sostanza, Cinque Stelle e dem trovano un calo simile rispetto alla stessa rilevazione di un mese fa dall’Istituto Piepoli: nonostante il calo però il Pd rimane il primo partito d’Italia ancora in questa seconda parte di settembre, mentre tutti attendono l’arrivo del voto referendario per trarre i definiti bilanci sulla situazione politica. M5s perde terreno, lo 0,5% in meno, dopo il caso Raggi e le divisioni interne al Movimento e non riesce così a guadagnare terreno sul partito di Renzi che resta in testa con il 31,5% delle preferenze, mentre Grillo e Di Maio inseguono al 27%. Basse le altre compagini politiche, in primi il centrodestra che se non trova a breve una soluzione di unità – il progetto di Parisi è interessante ma Salvini ha già negato qualsiasi coinvolgimento con lo stesso ex candidato sindaco di Milano – rischia di rimanere tagliato fuori per un bel po’ dalle battaglie elettorali. Lega Nord resta infatti al 12%, mentre Forza Italia paga un 11% di preferenze; Sinistra Italiana al 2,5% viene superata da Fratelli d’Italia al 5% delle rilevazioni. Ncd chiude invece al 3%, in attesa di scoprire se aderirà al progetto nuovo di Forza Italia…