Cambiano gli scenari in vista delle elezioni in Francia: François Fillon è sempre più solo. Dopo aver perso il portavoce Thierry Solère, il candidato dei conservatori Republicains alle presidenziali deve fare a meno del sostegno del partito centrista Udi. Christophe Lagarde, presidente dell’Unione dei democratici e degli indipendenti, in un’intervista al quotidiano Ouest-France ha annunciato la volontà di chiedere il cambio del candidato. «Altrimenti non potremo proseguire con l’alleanza» ha spiegato Lagarde, secondo cui Fillon è diventato «un pericolo per l’alternanza e dunque per la Francia» e la sua candidatura porterebbe ad una «sconfitta certa». Nonostante le pressioni, Fillonn non molla e anzi rilancia con un appello ai suoi sostenitori: «Resistete» ha dichiarato in un videomessaggio pubblicato su Twitter. Alain Juppé, invece, è pronto a rientrare in campo. E secondo un sondaggio Odoxa-Dentsu Consulting arriverebbe in testa al primo turno delle presidenziali francesi con il 26,5%, superando così Emmanuel Macron (25%) e Marine Le Pen (24%).
Si complica la corsa di Marine Le Pen alle presidenziali: la candidata alle elezioni in Francia per il Front National è stata convocata dai giudici a causa della vicenda degli assistenti all’Europarlamento che sarebbero stati pagati con soldi europei ma impiegati dal suo partito. Lo ha annunciato l’avvocato Marcel Ceccaldo, il quale ha poi spiegato che Le Pen ha inviato una lettera ai giudici per comunicare loro di non avere intenzione di presentarsi alla convocazione. Come motivo del divieto, il legale ha citato l’immunità al Parlamento di Strasburgo. L’Europarlamento, però, ha revocato alla leader del Front Natioanl l’immunità a causa della pubblicazione su Twitter di immagini che mostravano le violenze commesse dall’Isis. Fonti del partito, citate da Bfmtv, hanno spiegato che Marine Le Pen «si presenterebbe ai giudici in relazione ai tweet, perché in quel caso l’immunità è stata revocata».