Gli ultimi sondaggi politici 2016 non rilevano solo le intenzioni di voto degli italiani alle prossime elezioni politiche nel nostro paese. Visto che negli Stati Uniti si avvicina l’appuntamento di novembre con le presidenziali, che vedono in corsa Hillary Clinton per i Democratici e Donald Trump per i Repubblicani, è anche questo uno dei temi di indagine degli istituti di ricerca. Agli italiani l’Istituto Piepoli, in una rilevazione condotta per Sky TG24, ha chiesto una previsione di vittoria e in maggioranza il campione di elettori intervistato ha risposto Hillary Clinton (62%) contro Donald Trump (22%). Il 16% invece non ha espresso alcuna opinione. Alla domanda ‘Lei personalmente chi preferirebbe vincesse?’ Hillary Clinton è risultata sempre in testa nelle risposte degli elettori italiani con il 71% contro il 14% di Donald Trump. Senza opinione il 15%.
Pare quasi clamoroso ma i sondaggi politici elettorali prodotti negli ultimi giorni sul tema caldo del futuro del centrodestra mostrano ancora in testa, seppur non con plebisciti particolari, il leader della Lega Nord, Matteo Salvini. È quanto si scopre negli ultimi sondaggi pubblicati da Scenari Politici per Huffington Post e che mostrano come la strada per la “casa dei moderati” che sta cercando di lanciare come progetto Stefano Parisi come nuovo coordinatore di Forza Italia sia ancora ben lungi dall’essere pronta. Stando almeno ai sondaggi politici elettorali condotti tra gli elettori del controtesta, al momento il leader di una ipotetica coalizione unita pronta per sfidare alle elezioni Pd e M5s sarebbe ancora il provocatorio leader della desta italiana, appunto quel Matteo Salvini il cui rapporto politico con Parisi è distante su moltissimi punti. In dati numerici, il 35,1% sceglierebbe ad oggi Salvini, mentre le preferenze per l’ex candidato sindaco di Milano si fermano al 27,1%. Abissali le distanze dagli competitors proposti nel sondaggio, con Giorgia Meloni al 16,6%, Giovanni Toti al 9,9% gli ormai transfughi Angelino Alfano e Raffaele Fitto rimasti a fondo classifica (2,5% per il segretario Ncd, 4% per l’antico oppositore di Berlusconi). Già, proprio il Cavaliere potrebbe ancora dire la propria nella scelta di un eventuale leader per la nuova forza di centrodestra: se Salvini ci starà all’accordo non è detto che allora Parisi possa essere incoronato. Ma ad oggi le strada tra Pontida e Arcore sono ancora molto (forse troppo) lontane. (Niccolò Magnani)