Il decreto attuativo voluto e sviluppato dal Governo Renzi di comune accordo con le agenzie elettriche che gestiscono le utenze degli italiani, ha come principale obiettivo quello di chiarire tutte le dinamiche che riguardano le varie novità in tema di canone tv introdotte dallo stesso Governo Renzi nell’ultima Legge di Stabilità. In pratica c’è il principio di presunzione di detenzione dell’apparecchio tv e deve essere corrisposto l’importo annuo di 100 euro per ogni utenza elettrica. Ma cosa succede se una persona ha più utenze elettriche intestate? Si deve pagare più volte il canone? No. Il contribuente dovrà versare il canone soltanto per l’utenza energetica dell’immobile in cui ha la residenza. Teoricamente l’interazione tra Governo e Gestori Elettrici, dovrebbe escludere errori sotto questo punto di vista ma se questo dovesse accadere allora si dovrà immediatamente segnalare la cosa all’Agenzia delle Entrate.
In questi giorni c’è stato e continua ad esserci tanto lavoro per l’Agenzia delle Entrate per gestire l’enorme mole di richieste di esenzioni del canone tv Rai arrivati, oltre alle tante domande di ricorse presentate in ragione di difficoltà tecniche nell’invio della richiesta documentazione (pec bloccata e sistema telematico non in grado di gestire l’enorme quantitativo di ricorsi). Se questo si aggiunge ai problemi sorti per dar vita al decreto attuativo, sono in molti a scommettere che a luglio non ci sarà la prima rata in ragione di una tempistica piuttosto stretta. In realtà, sembra che tutto procederà secondo i piani del Governo. Infatti, sul sito di Eni Energia e Luce, c’è un’intera pagina dedicata al canone Rai nella quale si avvertono i propri clienti che nella bolletta di luglio ci sarà una maggiorazione pari a 70 euro con i restanti 30 euro che verranno divisi in rate di pari importo nelle successive bollette.
Il Canone Rai in bolletta entra nella campagna elettorale per le prossime elezioni comunali. A Roma, infatti, tra i candidati nelle liste di Forza Italia che sostengono Alfio Marchini c’è anche Luigi Piccarozzi, avvocato balzato agli onori delle cronache nei mesi scorsi per aver proposto una class action contro l’inserimento dell’imposta tv nel conto elettrico. Il programma di Piccarozzi è sinteticamente composto di due punti: No Equitalia e No Canone Rai in bolletta. Riguardo questo secondo punto, l’avvocato romano ricorda che “le imposte e le tasse non si pagano con le bollette, ma nei modi stabiliti dalla legge, ossia con i modelli F24 e F23”. Inoltre, per Piccarozzi il Canone Rai in bolletta potrebbe costituire un pericolo precedente con il quale addebitare altri tipi di imposte. Sul tema del Canone Rai in bolletta, proprio ieri Piccarozzi ha tenuto anche una relazione in un convegno organizzato dall’Ordine degli avvocati di Roma.