La chiusura dello stabilimento barese della Bridgestone non è più irrevocabile. Lo fa sapere su Twitter il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera, mentre a Roma è in corso al ministero il tavolo di confronto tra l’azienda, i sindacati, il sindaco di Bari Michele Emiliano, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone, insieme al viceministro del Lavoro Michel Martone. Proprio durante questo vertice, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, Passera avrebbe detto di considerare “buone” le “ragioni di mercato addotte dall’azienda” “per ridiscutere le decisioni prese. Non sarebbe socialmente responsabile non valutare tutte le misure per rivedere le decisioni. Per questo abbiamo chiesto all’azienda un segnale concreto di accoglimento, togliendo l’aggettivo irrevocabile”. La notizia è stata successivamente confermata anche dal leader di Sel, Nichi Vendola: “L’obiettivo era costringere l’azienda a cancellare l’aggettivo irrevocabile per la chiusura e lo abbiamo ottenuto”, ha dichiarato. “Rendo onore alla società giapponese per la sua disponibilità, questo è un agire sociale”. Il governatore pugliese ha rivelato che l’azienda si è scusata con lavoratori e operai “per le modalità in cui è stata comunicata la scelta di chiudere” e che per questi motivi “tutte le iniziative di comunicazione e di boicottaggio” messe in atto contro la Bridgestone fino ad oggi verranno sospese. Intanto, per solidarietà con gli operai della ditta giapponese che ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Modugno, alle porte di Bari, Adriano Celentano ha fatto sapere che il 20 marzo non ritirerà il premio del “Bif&st” per l’eccellenza artistica: lo ha annunciato questa mattina il direttore artistico del Festival in programma a Bari dal 16 al 23 marzo, Felice Laudadio, durante la conferenza stampa al Cineporto.