‘Spingere il made in Italy oltre la crisi’ nei nuovi mercati del sud-est asiatico che offrono grandi potenzialita’ di sviluppo’. Lo ha detto il viceministro allo Sviluppo economico con delega al Commercio estero, Adolfo Urso, aprendo i lavori del Business Forum Italia-Singapore, organizzato nell’ambito della missione Confindustria-Ice-Abi, nella citta’ Stato ed in Malesia. ‘Il peggio e’ passato, ma la ripresa non e’ facile. Dobbiamo lavorare con convinzione per dare segnali forti e univoci’, ha aggiunto Urso, sostenendo che ‘in ogni fase di crisi ci sono anche opportunita’ di crescita per chi le sa cogliere. E’ in corso anche una rivoluzione che sta cambiando gli assetti economici e dei consumi nel mondo’. A suo parere, quindi, ‘puntare sul continente asiatico, significa cogliere nuove opportunita’, considerando che nonostante la recessione globale quest’area continuera’ a segnare una crescita positiva, seppure inferiore agli anni passati ma ‘superiore a quella degli altri grandi partner mondiali’. Singapore, ha ricordato il viceministro, ‘e’ il nostro principale partner dell’area, con un volume di scambi pari a 2 miliardi di euro’. Di qui l’indicazione delle ‘finalita’: aumentare gli scambi e la partnership industriale – ha detto Urso – e gli investimenti finanziari’ bilaterali, anche di Singapore in Italia. A questo scopo, in programma ci sono anche incontri tra il rappresentante del governo italiano con le controparti istituzionali locali, le banche ed i fondi sovrani. Proprio per favorire l’attrazione di capitali stranieri, a fine giugno, l’Italia ospitera’ una missione cinese, come ha fatto sapere lo stesso viceministro. Urso ha quindi sottolineato l’importanza del libero mercato di cui l’Italia ‘e’ convinto supporter’ e la necessita’ di ‘combattere il protezionismo ed ogni tentazione protezionistica contro cui lavoriamo’. L’obiettivo, ha aggiunto, ‘e’ rilanciare e se possibile chiudere entro la fine dell’anno il Doha round’ sul commercio mondiale che ‘e’ l’antidoto piu’ efficace’.