In una tornata molto complicata per Forza Italia, sono in molti a guardare con grande curiosità alla circoscrizione insulare, uno dei tradizionali serbatoi di voti per il centrodestra. Anche nelle isole, però, sembrano ormai molto lontani i tempi in cui Berlusconi e i suoi alleati lasciavano le briciole agli avversari, come del resto dimostra la caduta di Sicilia e Sardegna nelle mani del centrosinistra alle ultime regionali. Per cercare di risalire la china, stavolta il leader di Forza Italia ha quindi deciso di affidarsi, abbastanza a sorpresa, a Gianfranco Miccichè. Una vecchia conoscenza della prima ora del berlusconismo appena tornato alla casa madre, dopo il distacco sancito dalla nascita di Forza Sud, che è stato chiamato al capezzale di un partito che proprio in Sicilia ha risentito più che in altre regioni della forte concorrenza non solo del Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, ma anche della notevole frantumazione delle forze di centro. Dopo aver iniziato ad interessarsi di politica nelle file della sinistra extraparlamentare negli anni ’70, aderendo a Lotta Continua, Miccichè è stato eletto per la prima volta in Parlamento nel 1994, nelle elezioni che segnarono il trionfo di Berlusconi dopo la sua discesa in campo, diventando una delle figure di riferimento del centrodestra nell’isola. Sconfitto nelle comunali di Palermo del 1997 da Leoluca Orlando, è poi diventato ministro per lo sviluppo e la coesione territoriale nel 2005, lasciando l’incarico di coordinatore regionale ad Alfano. Risale invece al 2010 la sua rottura con il Popolo delle Libertà e la nascita di Forza Sud, il partito da lui fondato per fare da contraltare allo strapotere della Lega Nord e promuovere le ragioni del Meridione. Va anche ricordato l’infortunio in cui è incorso nel 1998, quando fu interrogato nell’ambito di una inchiesta relativa al traffico di droga, con l’accusa di essere uno spacciatore, dalla quale è potuto uscire solo tramite l’ammissione di essere un consumatore abituale di cocaina, Inoltre è stato protagonista nel 2007 di una polemica legata all’intestazione dell’aeroporto di Palermo a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, da lui reputata inappropriata.
Tra gli altri nomi che compongono la lista di Forza Italia, va segnalato il nome di Salvatore Cicu. Anche lui ha iniziato la sua carriera nel 1994, con l’elezione alla Camera dei Deputati e l’incarico in qualità di Sottosegretario al Tesoro, cui ha fatto seguito quello alla Difesa, nel 2006, una tematica evidentemente a lui cara, se si pensa che nello stesso 2006, dopo il trionfo di Romano Prodi alle elezioni, ha ricoperto l’incarico di Vice Presidente della relativa commissione camerale. tramutata poi in quella di Presidente a partire dal 2008, quando il centrodestra è tornato al governo.
Non va poi dimenticato Innocenzo Leontini, altro politico di lungo corso non notissimo, ma molto potente in Sicilia. Sindaco di Ispica tra il 1991 e il 1993, dopo aver ricoperto il ruolo di segretario dei giovani socialisti alla fine degli anni ’70, vanta un lungo percorso all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana, ove è entrato nel 1996, dopo aver aderito a Forza Italia. Tra gli incarichi ricoperti, quello di Assessore ad agricoltura e foreste, nel 1998, e a partire dal 2004. Nel corso della sua militanza, anche lo scandalo relativo all’assunzione di 1200 persone nella Sise, tra il 2005 e l’anno successivo, per il quale è stato condannato dalla Corte dei Conti a risarcire dodici milioni di euro, insieme ad altri sedici colleghi. Inoltre si è visto contestare dalla Guardia di Finanza contributi fuori busta paga per oltre 700mila euro, coi quali sarebbero stati acquistati prodotti e pagati soggiorni e multe. Altro candidato molto conosciuto in Sicilia è Salvo Pogliese, uno dei politici più influenti di Catania, dove ha ricoperto vari incarichi a livello comunale e provinciale, Nel 2006 è entrato a Palazzo dei Normanni, dall’alto di oltre 12mila preferenze, diventate quasi 19mila due anni dopo. Attualmente ricopre l’incarico di Vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, sperando magari di lasciarlo per spostarsi a Bruxelles. Va infine rimarcata la presenza di Ylenia Citino, una giovanissima attivista che può vantare nel suo curriculum la partecipazione a Uomini e Donne, trasmissione di Maria De Filippi che le ha regalato un’effimera notorietà che però potrebbe tornarle utile in una competizione nella quale i suoi avversari possono presentarsi forti di una lunga consuetudine sulle scene della politica locale.
Gianfranco Miccichè
Salvatore Iacolino
Antonella Chiavacci
Salvatore Cicu
Ylenia Citino
Innocenzo Leontini
Salvo Pogliese
Francesca Reitano