Si avvicina il 25 maggio, giorno nel quale l’Italia sceglierà i suoi rappresentanti al Parlamento europeo, in una tornata elettorale che ancora una volta si presenta molto importante anche per gli effetti che potrebbe avere sugli equilibri politici interni. Un discorso che riguarda in particolare il Partito Democratico, che ha assolutamente bisogno di realizzare un ottimo risultato in grado di dare una legittimazione all’operato del governo guidato da Matteo Renzi e di spianare la strada per i prossimi mesi, nei quali l’esecutivo sarà chiamato a dare continuità alla sua azione e a cercare di risollevare una situazione sociale ed economica molto preoccupante. La lista presentata dal maggior soggetto politico del centrosinistra nella Circoscrizione Nord Occidentale, vede un mix tra giovani rampanti e vecchi protagonisti della vita politica. A rappresentare il nuovo corso è soprattutto la capolista, Alessia Mosca, uno dei volti nuovi del partito. Nata a Monza nel 1975, ha iniziato a fare politica nel nuovo millennio nelle file dei giovani popolari, accanto a Enrico Letta, di cui è stata collaboratrice sino al 2008. Dopo aver sostenuto Bersani nella sua scalata alla segreteria del partito, negli ultimi mesi ha iniziato un processo di avvicinamento che l’ha infine portata a sostenere Matteo Renzi, diventandone una delle icone televisive. Al secondo posto della lista, troviamo invece Mercedes Bresso, ex governatrice del Piemonte che ha iniziato la sua carriera tra i Giovani Repubblicani, per poi abbracciare le istanze libertarie e liberali del Partito Radicale di Marco Pannella. Entrata a far parte del Partito Comunista a metà degli anni ’80, nel decennio successivo ha guidato la Provincia di Torino per poi entrare in Parlamento nelle file dell’Ulivo, nel 2004. Nell’anno successivo ha quindi lasciato il Parlamento per concorrere alle regionali del Piemonte, ottenendo la guida della regione. Ricandidatasi nel 2010, è stata sconfitta dal leghista Cota per meno di diecimila voti, in una legislatura poi azzoppata dalla sentenza che ha dichiarato l’irregolarità di alcune liste collegate al suo rivale. Anche il numero tre della lista è una vecchia conoscenza della politica italiana. Si tratta infatti di quel Sergio Cofferati che deve la sua popolarità al periodo in cui ha guidato la CGIL, all’inizio del nuovo millennio, ponendosi non solo come uno scomodo antagonista del governo di Silvio Berlusconi, ma anche come coscienza critica del suo partito, i Democratici di Sinistra. Nel 2002, proprio lui ha guidato la famosa manifestazione che vide milioni di lavoratori sfilare sotto le insegne sindacali per riaffermare il proprio no alla soppressione dell’articolo 18 ventilata dal governo di centrodestra. Nello stesso periodo ha avuto una lunga ed articolata polemica con Massimo D’Alema, proprio a proposito delle tutele del lavoro che anche il leader del partito considerava esagerate e non più adeguate ad un mondo in fase di profondo mutamento. Terminato il suo mandato alla guida della CGIL si è messo in mostra candidandosi alla guida del comune di Bologna, dopo il mandato di Guazzaloca, riconquistando il centro simbolo della sinistra italiana nel 2004, con il 56% dei voti ottenuto al primo turno. Il suo mandato non si è però rivelato all’altezza delle aspettative generate anche dagli slogan partecipativi che avevano distinto la sua campagna elettorale e nel 2009 ha quindi deciso di candidarsi per il Parlamento Europeo, dove è poi stato eletto.
Tra gli altri candidati del listone democratico per il Centro Nord, vanno rilevati i nomi di altri protagonisti di medio o lungo termine della politica italiana, Come ad esempio Patrizia Toia, numero quattro della lista, già Ministro per le politiche comunitarie, tra il 1999 e il 2000, e per i rapporti con il Parlamento tra il 2000 e il 2001. Anche Antonio Panzieri può vantare esperienze di una certa consistenza, a partire dagli incarichi ricoperti nella CGIL, dove è stato Segretario generale della Camera del Lavoro di Milano, una delle più importanti del nostro paese. Dal 2004 fa parte del parlamento europeo, dove è stato eletto nella lista Uniti per l’Ulivo. Per vedere altri segni del rinnovamento renziano, bisogno quindi scendere al sesto posto, dove troviamo Marina Lombardi, sindaco di Stella, 46 anni, che precede Sergio Aurelio Mauro Aureli, il responsabile dei frontalieri per conto del sindacato svizzero Unia Ticino Moesa, impegnato ormai da anni nel Canton Ticino in concorso coi sindacati confederali italiani sulle problematiche inerenti alla categoria.
Alessia Mosca
Mercedes Bresso
Sergio Cofferati
Patrizia Toia
Pierantonio Panzeri
Maria Lombardi
Sergio Aureli
Alberto Avetta
Luca Barbieri
Brando Benifei
Renata Briano
Giuseppe Catizone
Maria Chiara De Luca
Carlotta Gualco
Luigi Morgano
Carlo Roccio
Paolo Sinigallia
Antonella Trapani
Daniele Viotti
Francesca Zaltieri