Piazza Affari chiude a +1,37% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Azimut (-2,71%), Mps (-2,71%), Buzzi (-0,1%), Ferragamo (-1,29%), Fineco (-0,17%), Luxottica (-3,3%), Prysmian (-0,81%), Recordati (-2,49%), Saipem (-0,3%), Tenaris (-2,85%), Ubi Banca (-0,48%) e Yoox (-0,32%). I rialzi più consistenti sono quelli di Banca Mediolanum (+2,69%), Cnh Industrial (+2,66%), Enel (+3,12%), Generali (+3,74%), Italgas (+3%), Stm (+3,17%), Unicredit (+2,75%), Unipol (+3,3%) e UnipolSai (+3,34%). Fuori dal listino principale Notorious Pictures sale del 9,99%, mentre Vinci cede il 7,19%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,06, mentre lo spread risale sopra i 180 punti base.
Piazza Affari resta a +1,8% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Azimut (-0,7%), Mps (-0,1%), Ferragamo (-1,1%), Luxottica (-2,1%) Recordati (-2,2%), Tenaris (-0,5%) e Ubi Banca (-0,5%). I rialzi più consistenti sono quelli di Banca Mediolanum (+2,7%), Cnh Industrial (+2,8%), Enel (+3,2%), Generali (+4,4%), Intesa Sanpaolo (+3,4%), Stm (+3,2%), Unipol (+3,7%) e UnipolSai (+3%). Fuori dal listino principale Cti Biopharma sale del 5,7%, mentre Net Insurance cede l’11,1%. Il cambio euro/dollaro ritorna verso quota 1,06, mentre lo spread risale sopra i 176 punti base.
Piazza Affari porta il suo rialzo all’1,8% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Azimut (-1,4%), Mps (-1,2%), Campari (-0,2%), Ferragamo (-0,8%), Luxottica (-1,3%) Recordati (-2,3%) e Ubi Banca (-0,7%). I rialzi più consistenti sono quelli di Banco Popolare (+2,2%), Enel (+3,4%), Exor (+2,3%), Fca (+2,2%), Generali (+4,1%), Intesa Sanpaolo (+3,1%), Mediobanca (+2,4%), Stm (+3,1%) e UnipolSai (+2,2%). Fuori dal listino principale Brioschi sale del 6,8%, mentre Pierrel cede il 6,2%.Il cambio euro/dollaro si avvicina a quota 1,065, mentre lo spread scende a 174 punti base.
Piazza Affari guadagna l’1,6% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Mps (-0,4%), Luxottica (-2,2%) e Recordati (-0,8%). I rialzi più consistenti sono quelli di A2A (+2,1%), Bper (+2,6%), Banco Popolare (+2,4%), Bpm (+2,1%), Enel (+3,8%), Generali (+2%), Intesa Sanpaolo (+2,6%), Mediobanca (+2,4%), Stm (+2,1%) e Unicredit (+2,1%). Fuori dal listino principale Trevi sale del 6,8%, mentre Pierrel cede il 6,2%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,06, mentre lo spread scende a 176 punti base.
Piazza Affari affronta una giornata scarica di dati macroeconomici di una certa rilevanza. Dal vecchio continente l’unico dato interessante per gli analisti sarà rappresentato dalla fiducia dei consumatori europea. Si passerà poi al mercato a stelle e strisce, anche qui pochi dati a disposizione degli operatori di mercato, con il più importante che è rappresentato da quello che analizzerà il mercato edile, tramite il numero di case residenziali vendute nel mese di ottobre. Nella nottata europea attesa per l’indice dei prezzi di produzione all’acquisto e alla vendita neozelandesi. Saranno inoltre comunicati sempre dalla Nuova Zelanda anche le vendite al dettaglio trimestrali.
Nella prima giornata borsistica della settimana molte sono state le scadenze tecniche che hanno interessato i listini europei. In tale contesto Milano è salita dello 0,19%, con il Ftse Mib a 16.297 punti. Nel campo azionario spicca l’ennesima debacle di Monte dei Paschi di Siena, che nella giornata di ieri ha passato finanche in alcuni momenti della giornata le forche caudine della sospensione per eccesso di ribasso, alla fine della giornata il titolo della banca senese ha perso quasi il 5%. Pesanti anche le chiusure di Banco popolare e Banca Popolare di Milano, che accusano entrambe un arretramento di quasi 4 punti percentuali.
Lo spread tra Btp e Bund resta stabile in area 180: in chiusura il valore registrato è stato di poco superiore ai 178 punti.