“La morte di Gianroberto Casaleggio non muta di un millimetro lo scenario politico e le intenzioni di voto degli elettori. M5s è un partito maturo e con una classe dirigente che cammina con le sue gambe e non ha bisogno di guru”. E’ la previsione di Nicola Piepoli, sondaggista e fondatore dell’Istituto Piepoli. Martedì Casaleggio è morto all’Istituto scientifico auxologico di Milano, dove era ricoverato da almeno due settimane con un nome diverso dal suo. Nell’aprile 2014 il leader di M5s era stato operato d’urgenza al Policlinico di Milano per un edema al cervello.
Che cosa cambia per M5s con la morte di Casaleggio?
Lo scenario politico e le intenzioni di voto degli elettori non cambiano di una virgola.
I Cinque Stelle sono in grado di camminare sulle loro gambe?
Assolutamente sì. Le intenzioni di voto non mutano di un millimetro. M5s è un partito maturo e con una classe dirigente, che cammina con le sue gambe e non ha bisogno di guru.
Chi lo prenderà in mano?
Le persone che ce l’hanno già in mano adesso, cioè i vari Di Maio, Di Battista e compagnia bella.
Quindi non ci saranno ripercussioni neanche sulle Comunali a Roma?
No. In questo momento vince Virginia Raggi (M5s). Tanto la destra quanto la sinistra sono perdenti nei confronti della Raggi. Il problema è sapere chi oltre a lei in questo istante è in grado di arrivare al ballottaggio. Lo scenario però potrebbe cambiare. Per esempio l’intero centrodestra potrebbe unirsi sul nome di Alfio Marchini. Giorgia Meloni in questo momento prenderebbe il 20% e Marchini il 10%, mentre se si ricompattano prendono il 30%. In un ballottaggio Marchini-Raggi, il centrodestra potrebbe vincere.
Al primo turno la Raggi a quanto arriverebbe?
La Raggi prende il 28%, con una forchetta che oscilla tra il 26% e il 30%.
E Giachetti invece?
Giachetti è molto fragile, perché sembra che non voglia vincere. Il che ricorda quello che dicono in molti, cioè che tanto la destra quanto la sinistra vogliono che a vincere sia la Raggi. In tutto ciò c’è forse della verità, nel senso che l’inconscio collettivo a Roma in questo momento è dalla parte di M5s. I romani infatti si sono sentiti delusi tanto dal centrodestra quanto dal centrosinistra.
Secondo lei invece com’è la situazione alle Comunali di Milano?
A Milano Sala è sempre in testa, ma non raggiunge il 50% e quindi sicuramente si andrà al ballottaggio. In ogni caso il centrodestra tiene bene e quindi Parisi riesce ad arrivare al secondo turno. Le quotazioni del candidato di centrodestra sono in ascesa, ma in questo momento non a sufficienza per scalfire Sala.
Secondo un sondaggio, al secondo turno il 60% dei grillini al ballottaggio andranno a votare e sceglieranno Parisi per trasformare il voto in un referendum anti-Renzi. Come valuta questo scenario?
A Milano Sala è sempre in testa, ma non raggiunge il 50% e quindi sicuramente si andrà al ballottaggio. In ogni caso il centrodestra tiene bene e quindi Parisi riesce ad arrivare al secondo turno. Le quotazioni del candidato di centrodestra sono in ascesa, ma in questo momento non a sufficienza per scalfire Sala.
Secondo un sondaggio, al secondo turno il 60% dei grillini al ballottaggio andranno a votare e sceglieranno Parisi per trasformare il voto in un referendum anti-Renzi. Come valuta questo scenario?
In termini di probabilità è uno scenario verosimile. Se M5s usa i ballottaggi in chiave anti-Renzi, per il premier le cose si fanno difficili. Al ballottaggio a Parisi basta il 15% in più per battere Sala. I voti di M5s sono in grado di colmare quel divario di 15 punti. Anche se al ballottaggio bisognerà vedere lo spirito di servizio e di squadra che hanno i grillini, che io personalmente non ho testato.
A Napoli chi vince?
A Napoli vince solo e soltanto Masaniello. Lei mi trovi Masaniello tra i candidati e sa chi sarà il vincitore.
Direi de Magistris.
E infatti, de Magistris è la reincarnazione di Masaniello dopo quattro secoli.
De Magistris può continuare a fare il Masaniello anche dopo avere governato per cinque anni?
Non conosco bene la storia del Regno di Napoli, e quindi che fine abbia fatto Masaniello.
Fu ucciso ad archibugiate e quindi decapitato…
E’ una fine che non è certamente peggiore di quella del ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi. Masaniello è stato preso ad archibugiate, ma all’epoca si faceva quella fine, mentre oggi la fine è la gogna mediatica…
(Pietro Vernizzi)