“La sentenza del Tar che ha annullato le elezioni in Piemonte si trasformerà in una ‘provvida sventura’. Per la Lega nord è arrivato il momento del riscatto”. Ne è certo Giuseppe Covre, ideatore del Movimento dei Sindaci del Nordest ed ex deputato leghista. Ieri la Lega nord ha organizzato una manifestazione nel centro di Torino per protestare contro la decisione del Tar di invalidare la vittoria di Cota nelle Regionali del 2010. L’idea è del segretario federale Matteo Salvini, che ha deciso di unire i due cortei: quello a sostegno di Cota e quello contro il caro-pedaggi in autostrada.
Covre, che cosa ne pensa di questa vicenda?
C’è da vergognarsi a essere cittadini di questo Paese. Abbiamo tanti livelli di giustizia, e questo potrebbe anche non essere un limite, in quanto avere tanta giustizia potrebbe anche essere una ricchezza. Purtroppo però la giustizia amministrativa, quella penale e quella civile funzionano in maniera “a-sincrona”.
In che senso?
In certi casi la giustizia italiana è velocissima, come quando c’è da processare Berlusconi (e su questo non piango). In altri casi invece è lentissima, soprattutto quando ci sono da processare amici degli amici o persone della stessa fede politica. Per quanto riguarda il Piemonte, mi domando in quale altro Paese la sentenza arrivi dopo quattro anni dall’elezione. C’è il forte sospetto che si voglia penalizzare la Lega e metterla ancora più in difficoltà per farla sparire. Io sono un leghista eretico e non sono mai stato né allineato né obbediente a niente e a nessuno. Che la giustizia si metta a fare politica è però una cosa che mi ha sempre suscitato una certa irritazione.
Quali saranno le conseguenze politiche dell’annullamento del voto in Piemonte?
Io spero che il Consiglio di Stato si comporti seriamente, anche se non ho molta fiducia considerato il fatto che il nostro non è un Paese ma un “paesaccio”. Nel caso in cui il ricorso non dovesse dare i risultati sperati, mi auguro che Cota vinca nuovamente, in quanto questa sarebbe la soddisfazione più grande in grado di darmi gioia non solo per tutto il 2014, ma fino al 2020.
Quali possono essere gli effetti di votare per il Piemonte nello stesso giorno delle Europee?
L’obiettivo è quello di rompere il trittico, cioè questa coincidenza fortunata che vede le tre grandi Regioni del Nord governate dalla Lega. La magistratura militante questo non lo può sopportare perché è fumo negli occhi.
La Lega riuscirà a risollevarsi da questa batosta?
Il mio sogno e il mio auspicio è che ciò avvenga. La politica devono farla i partiti e le persone, mentre la magistratura deve occuparsi soltanto della giustizia. Come diceva Alessandro Manzoni, la sentenza sul Piemonte potrebbe essere una “provvida sventura”, cioè una disgrazia che si trasforma in opportunità. Per la Lega potrebbe essere il momento del riscatto. Senza fare del vittimismo, se passa come è giusto che avvenga che la magistratura fa politica questo potrebbe essere un momento per avere un sussulto di orgoglio e di amor proprio.
Che cosa accadrà ora al sogno della macro-regione?
Ritengo che sia molto difficile realizzarlo. La macro-regione è un progetto meraviglioso, ma cade in un momento in cui la Lega, per colpa sua, si trova a essere indebolita. I fatti dell’anno scorso, come il cerchio magico e gli scandali, hanno sortito i loro effetti politici. Ora però la Lega ha tutte le occasioni per ripartire, c’è un nuovo segretario, ci stiamo riorganizzando e abbiamo le nostre idee. Io non le condivido neanche tutte, per esempio non sono d’accordo con Salvini quando dice che dobbiamo uscire dall’euro. La Lega nord sta però riprendendo coraggio.
(Pietro Vernizzi)