Oggi, domenica 2 giugno, Beppe Grillo sarà impegnato in un doppio comizio siciliano a sostegno dei vari candidati sindaco 5 Stelle: alle 17.45 sarà quindi a Marina di Ragusa per sostenere la candidatura di “Federico Piccitto Sindaco per la Città di Ragusa”, mentre alle 21 si sposterà ad Acate. Quello dell’ex comico genovese, ha recentemente scritto l’M5S ragusano, è “un suo ulteriore, e personale, gesto di stima e disponibilità nei confronti del nostro Meetup e della città di Ragusa per gli importanti risultati elettorali ottenuti alle regionali e alle recenti elezioni nazionali, che di fatto ne fanno una roccaforte a livello italiano, in provincia ed in tutta la Sicilia”. Quella di questa domenica, quindi, “è un’occasione da non perdere, un’occasione unica, per gli attivisti e per tutti i cittadini ragusani; finalmente potremo ascoltare direttamente, senza filtri mediatici, l’opinione di Beppe Grillo sulle vicende nazionali, sulle Nuove Prospettive di comunicazione e sulle Proposte Politiche per il buon governo della Città di Ragusa. Sul palco insieme a Grillo ci saranno il Candidato Sindaco Federico Piccitto e tutti i nostri candidati al Consiglio Comunale e alla carica di Assessori”. “La virulenza compiaciuta con cui gli uomini del sistema politico, Pd, Pdl e minori, hanno attaccato il Movimento 5 Stelle, commentandone il risultato elettorale avrebbe avuto una giustificazione se il Movimento stesso avesse sperperato o rubato denaro pubblico, corrotto o fattosi corrompere. Invece c’è una nuova consapevolezza che vuole affermarsi e tutto un “sistema” di interessi, convenienze, clientele, corruttele, spregiudicatezze, resiste, usando tutti i mezzi leciti ed illeciti, per sovvertirne le idee e distorcerne i messaggi di reale cambiamento”, si legge ancora. Ma se “i cittadini ragusani preferiscono lasciarsi governare da chi ha fatto del clientelismo, della raccomandazione, della cementificazione, della non prevenzione, il proprio metodo di gestione amministrativa, o da un Giovanni Mauro, eletto Senatore, in gran segreto, addirittura in Campania, che, venendo sonoramente fischiato in occasione della festa patronale, ha l’arroganza di farsi intervistare per affermare che i fischi non erano diretti a lui ma al ‘clima’, allora li votino pure”. “Noi – concluono – non avremmo nulla da rimproverarci, perché avremmo offerto alla città un’alternativa ed una speranza validissima”.