Voto al via anche in Piemonte, dove gli elettori sono chiamati ad eleggere il nuovo presidente della Regione dopo che il Tar ha annullato le elezioni del 2010. Sulla scheda di colore verde (clicca qui per vedere il fac-simile) si potrà esprimere il voto in diversi modi: è possibile votare sia per la lista provinciale sia per la lista regionale collegata, oppure applicare il cosiddetto voto disgiunto tracciando un segno di voto nel rettangolo che contiene il contrassegno di una lista provinciale e un altro segno sul nominativo del capolista o sul contrassegno (o su uno dei contrassegni) di una lista regionale non collegata alla lista provinciale votata. L’elettore potrà anche scegliere di votare solo per la lista regionale senza che la preferenza sia attribuita ad alcuna lista provinciale, neppure se collegata a quella regionale votata. Infine è possibile anche esprimere un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale compreso nella lista provinciale votata.
Seggi aperti anche in Abruzzo per le elezioni regionali che vanno in scena oggi in contemporanea con le europee. Ogni elettore si troverà di fronte a una scheda verde, diversa in base alle quattro circoscrizioni previste (L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo), e potrà esprimere un voto a favore di un candidato alla carica di presidente della giunta regionale e un voto a favore di una lista provinciale. Potrà anche esprimere un voto di preferenza per un candidato consigliere della lista provinciale votata. La scheda, come spiega chiaramente il ministero dell’Interno, reca in un apposito rettangolo il contrassegno di ciascuna lista provinciale affiancato, sulla stessa linea, da una riga riservata all’eventuale indicazione di preferenza. Alla destra di questo rettangolo è indicato il nome e cognome del candidato presidente collegato. Il voto può essere espresso tracciando un segno di voto per una delle liste provinciali o esprimendo un voto di preferenza: in questo caso bisognerà scrivere il cognome oppure il nome e cognome di uno dei candidati compresi nella lista stessa. Il voto espresso per una delle liste provinciali è contestualmente attribuito al candidato Presidente collegato alla lista provinciale e alla coalizione di cui la lista stessa fa parte. Altrimenti è possibile tracciare un segno di voto solo sul nominativo del candidato presidente, quindi la preferenza andrà al solo candidato presidente.
Domenica 25 maggio, oltre alle elezioni europee 2014, si voterà in Italia anche per le elezioni Regionali e le elezioni Comunali. Per quanto riguarda dunque le consultazioni regionali, a essere chiamati alle urne sono gli abruzzesi e i piemontesi, che si troveranno ai seggi anche la scheda verde – per eleggere il nuovo presidente di Regione e il consiglio – che contiene il nome dei candidati alla presidenza della regione, il simbolo di ciascuna lista, e i simboli dei partiti che la sostengono. Si voterà dalle 7.00 alle 23.00 sia in Abruzzo e che in Piemonte (come del resto in tutt’Italia). Iniziando dal Nord, i piemontesi – oltre al nuovo presidente – devono eleggere anche 50 consiglieri. In corsa per la presidenza della Regione ecco Mauro Filingeri (L’Altro Piemonte a sinistra); Enrico Costa (Ndc-Udc), Guido Crosetto (Fratelli d’Italia), Sergio Chiamparino (Pd, Sel, Italia dei valori, Moderati, Scelta Civica, lista Chiamparino), Davide Bono (Movimento 5 Stelle) e Gilberto Pichetto (Forza Italia, Lega Nord, Destre Unite, Pensionati per Pichetto, Grande Sud-Azzurri Italiani, civica per Pichetto). Qui l’elettore, per esprimere il proprio voto, ha diverse opzioni a disposizione: può votare per il candidato presidente, contrassegnandone il simbolo o tracciando un segno sul suo nome. In questo caso, il voto vale solo per il candidato presidente e non verrà trasferito ad alcuna lista. Se, al contrario, l’elettore traccia un segno sul simbolo di una lista, il suo voto verrà trasferito automaticamente al candidato presidente cui quella lista è collegata. Sono dunque ammesse le preferenze (per uno specifico candidato) e il voto disgiunto (votare per un candidato presidente e per un partito che non rientra tra quelli che lo sostengono). Venendo invece alla regione Adriatica, gli abruzzesi sono chiamati a eleggere il presidente della Giunta regionale e 31 consiglieri. In corsa per la presidenza della Giunta troviamo Gianni Chiodi (Forza Italia, Ncd-Udc, Fratelli D’Italia, Abruzzo Futuro), Luciano D’Alfonso (Pd, Sel, Centro Democratico, Italia dei Valori, Psi, Valore Abruzzo, Regione Facile), Sara Marcozzi (Movimento 5 Stelle), Maurizio Acerbo (Rifondazione comunista e Verdi). L’elettore può esprimere il proprio voto tracciando un segno sul simbolo del partito prescelto, e può esprimere un voto di preferenza. Il voto espresso per un partito è contestualmente attribuito al candidato Presidente collegato. L’elettore può anche votare tracciando un segno sul nominativo del candidato Presidente: in questo caso il voto è attribuito al solo candidato Presidente. A differenze del Piemonte è però vietato il voto disgiunto: il voto espresso per un candidato Presidente, e per una lista diversa da quelle a lui collegate viene considerato nullo.