PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo dell’1,58% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Campari (+1,31%), Leonardo (+0,4%), Recordati (+0,03%) e Saipem (+0,14%). I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-1,63%), Azimut (-3,05%), Banca Mediolanum (-3,7%), Banco Bpm (-1,74%), Banca Generali (-1,87%), Bper (-1,66%), Brembo (-1,76%), Buzzi (-2,13%), Cnh Industrial (-4,92%), Eni (-1,68%), Exor (-3,28%), Fca (-3,05%), Ferragamo (-2,91%), Intesa Sanpaolo (-2%), Mediobanca (-3,02%), Moncler (-2,5%), Pirelli (-2,21%), Stm (-2,3%), Tenaris (-3,39%), Ubi Banca (-1,28%), Unicredit (-1,85%) e UnipolSai (-1,39%). Fuori dal listino principale Casta Diva chiude con un +7,9%, mentre Netweek cede il 10,24%. Il cambio euro/dollaro torna sotto quota 1,175, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 238 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:40
La Borsa italiana cede l’1,4% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Campari (+0,6%), Fineco (+0,2%), Leonardo (+0,8%), Mediaset (+0,1%) e Saipem (+0,1%). I ribassi più ampi sono quelli di Azimut (-2,5%), Banca Mediolanum (-2,9%), Banca Generali (-1,6%), Bper (-1,7%), Buzzi (-1,7%), Cnh Industrial (-4,9%), Exor (-3,5%), Fca (-2,9%), Ferragamo (-1,8%), Intesa Sanpaolo (-1,6%), Mediobanca (-2,9%), Moncler (-2,3%), Pirelli (-2,1%), Stm (-2,3%), Tenaris (-4,7%), Ubi Banca (-1,5%) e Unicredit (-1,9%). Fuori dal listino principale Innovatec sale del 4,7%, mentre Netweek cede il 7,3%. Il cambio euro/dollaro sale a quota 1,175, mentre lo spread tra Btp e Bund sfiora i 239 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:40
La Borsa italiana cede l’1,6%, dopo la notizia che gli Usa stanno studiando nuovi dazi, per 200 miliardi di dollari, sulle merci provenienti dalla Cina. Sul listino principale troviamo in rialzo solamente Campari (+0,1%) e Luxottica (+0,2%). I ribassi più ampi sono quelli di Azimut (-3,1%), Banca Mediolanum (-2,6%), Banco Bpm (-1,7%), Banca Generali (-2,3%), Bper (-2,3%), Buzzi (-2%), Cnh Industrial (-3,5%), Eni (-1,8%), Exor (-2,8%), Fca (-2,6%), Ferrari (-1,7%), Intesa Sanpaolo (-2,1%), Mediobanca (-3%), Moncler (-2,3%), Saipem (-2,1%), Stm (-1,9%), Tenaris (-3,4%), Ubi Banca (-2,4%) e Unicredit (-2%). Fuori dal listino principale Tas sale del 6,1%, mentre Netweek cede il 6,1%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,175, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 237 punti base.
PIAZZA AFFARI CERCA DI RESTARE SOPRA I 22.000 PUNTI
Giornata con pochi dati macroeconomici quella di oggi. Alle 11:45 un’asta di Bot icon scadenza a dodici mesi: in precedenza il rendimento era stato pari allo 0,55%. Alle 16:00 la riunione della banca centrale canadese che potrebbe decidere di aumentare il costo del denaro di un quarto di punto portando all’1,5%. Alle 16:30 il classico dato settimanale sulle scorte di petrolio Usa: gli analisti si attendono un calo. Ieri Piazza Affari ha chiuso la sessione con un rialzo dello 0,11% a quota 22.057 punti. È stata una seduta piuttosto volatile con l’indice che era arrivato a guadagnare oltre mezzo punto percentuale, per poi virare in negativo, tornare in positivo, andare di nuovo sotto la parità e poi chiudere quasi invariato. In questo contesto hanno fatto particolarmente bene i titoli petroliferi. Eni ha guadagnato l’1,3%. Molto bene anche Saipem che ha guadagnato circa gli stessi punti percentuali. Meno brillante Tenaris che alla fine sale di solo mezzo punto. In fondo al listino invece i titoli bancari: Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno perso entrambe l’1,6%. Peggio ha fatto Bper che ha ceduto due punti percentuali. Molto bene Ferragamo, invece, che ha rimbalzato e mette a segno un rally di tre punti percentuali. Lo spread fra Btp e Bund è rimasto pressoché invariato a 236,2 punti base. Stesso discorso per il rendimento del Btp a dieci anni, rimasto costante al 2,69%.