Con la crescita dell’occupazione secondo i dati Istat, il Governo saluta la nuova manovra di Stabilità appena approvata che andrebbe proprio in quella direzione. La Legge di Bilancio 2017, secondo la nota da poco diffusa del Pd, «va esattamente verso la direzione di un migliore futuro per i giovani, come le altre riforme approvate in questi anni». Al netto di ogni elemento da campagna elettorale sempre “velato” dietro alla valorizzazione delle riforme, i dati raggiunti oggi da Istat mostrano comunque un accenno di speranza per il settore dell’occupazione giovani, uno dei punti cardini di qualsiasi governo presente o futuro che è impegnato per rilanciare il piano-crescita. «I dati Istat confermano che l’azione riformatrice di questo governo sta offrendo maggiori opportunità e ridando nuove speranze ai giovani. La discesa del tasso di disoccupazione giovanile, che torna ai livelli dell’ottobre del 2012, non è solo una buona notizia per i tanti ragazzi e ragazze in più che si affacciano al mondo del lavoro, ma è un dato, insieme alle stime che danno un Pil in crescita dell’1%, che ci sprona a proseguire con grande determinazione in questa direzione», scrive il Pd in una nota appena diffusa. Con la Manovra di Stabilità ora al Senato, la scommessa sui tanti temi pro-giovani viene promessa dal governo Renzi che sottolinea «decontribuzione per le aziende che li assumono e con la riduzione del costo del lavoro, e sosteniamo con maggiori risorse il diritto allo studio e alla cultura».
L’approvazione per la Legge di Bilancio 2017 approvata dalla Camera dei Deputati, se riuscirà a superare il test al Senato previsto nei giorni successivi al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, porterà in dote diverse novità per i più giovani. Le ha riassunte il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso alcune slides, nelle quali tra le novità più importanti si ricordano “l’esonero per 36 mesi, fino a un massimo di 3250€ annui, dei contributi dovuti dai datori di lavoro per le assunzioni a tempo indeterminato (anche in apprendistato) effettuate nel 2017 e nel 2018, di studenti che hanno svolto presso di loro attività di alternanza scuola-lavoro”. Grande interesse suscita anche la “proroga al 31 dicembre 2017 dei benefici contributivi per le assunzioni con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma”. Basteranno questi provvedimenti a far diminuire il tasso di disoccupazione giovanile?
E’ stato aumentato ieri, dopo l’approvazione della Legge di Bilancio 2017, il Fondo per la non autosufficienza. L’impegno, come riporta Vita, è stato preso dal Lavoro Giuliano Poletti. Il FNA sale quindi a 500 milioni di euro: l’annuncio è stato dato all’interno del Tavolo per la non autosufficienza convocato in via straordinaria. Nella Legge di Bilancio 2017 appena approvata dalla Camera invece le risorse per il Fondo Non Autosufficienza salivano di soli 50 milioni, non 100, attestandosi quindi a 450 milioni. E ulteriori verifiche sono in corso per portare il Fondo a 550 milioni dal 2018. Vincenzo Falabella, presidente della Fish, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, ha sottolineato che “il nostro impegno prosegue in sede parlamentare e istituzionale per una più significativa copertura economica e il Ministro Poletti, da parte sua, si è impegnato a perseguire tutte le vie per cercare ulteriori incrementi e renderli strutturali, non facili da ottenere con gli attuali vincoli di bilancio, e a riconvocare il Tavolo la prossima settimana”.
Proposta apprezzata ma non sufficiente quella dell’incremento in Legge di Bilancio 2017 del Fondo nazionale per la non autosufficienza. Il giudizio arriva dal sindacato Uil dopo che la Manovra è stata approvata lo scorso 28 novembre alla Camera e attende ora l’esame del Senato. Ieri si è riunito, in via straordinaria, il Tavolo interministeriale per la Non Autosufficienza proprio per discutere sull’aumento dell’FNA alla luce della Legge di Bilancio 2017 in corso di approvazione. UIL e UILP, come si legge sul sito del sindacato, valutano “positivamente” l’impegno assunto dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti di prevedere un “aumento del FNA di ulteriori 50 milioni di euro, rendendoli strutturali a partire dal 2017 (e che si andrebbero ad aggiungere ai 450 milioni già previsti) e la possibilità di individuare ulteriori 50 milioni”. Ma non basta: secondo il sindacato si tratta infatti di “un passo in avanti ma ancora non sufficiente e risolutivo ad affrontare la complessa e delicata tematica della non autosufficienza”.