È stata una settimana negativa per i Mercati, un’altra seduta negativa quella di venerdì a Wall Street che ha visto un inasprimento delle vendite. A pesare sui listini sono stati innanzitutto i dati macroeconomici diffusi nel pomeriggio: hanno deluso infatti sia le indicazioni giunte dal mercato del lavoro, con le richieste di sussidi alla disoccupazione salite a 482.000 unità nell’ultima settimana, oltre le 440.000 unità messe in conto dagli analisti, sia quelle relative al settore manifatturiero, con l’indice Philadelphia Fed che a gennaio è inaspettatamente sceso a 15,2 punti dai 22,5 del mese precedente, ben oltre il consensus, fermo a 18 punti. Solo il Superindice ha sorpreso positivamente, evidenziando un progresso dell’1,1% (si è trattato del nono mese consecutivo di rialzo) a fronte del +0,7% atteso dal mercato.
Vediamo con l’ausilio dell’analisi tecnica come muoverci all’interno dei listini:
S&P500 (1.091,76)
La settimana si è chiusa con un calo di quasi il 4%, la rottura della trendline rialzista di lungo periodo, con l’inversione di MACD e MM al ribasso, segnano l’inizio di quella correzione anche forte che ci aspettavamo ormai da più di un mese (divergenza bearish MACD-PRICE segnalata già a novembre 2009). Nel breve periodo notiamo ancor meglio la rottura della trendline rialzista, la violazione ribassista della media mobile a 20 periodi, inversione del MACD in posizione short, la violazione della trendline su OBV, tutti segnali di un chiaro inizio di trend ribassista. Dopo aver raggiunto gli obiettivi che avevamo dato settimana scorsa in area 1.115-1.120, i prossimi li individuiamo in area 1.040-1.000
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NASDAQ (1.794,82)
Anche per il listino tecnologico il quadro tecnico è negativo. Avevamo dato settimana scorsa come obiettivo area 1.820 ed è stato puntualmente raggiunto e superato. Il breakout ribassista della trendline rialzista mar09-ott09, apre nuovi scenari ribassisti che potrebbero far rivedere i prezzi di nov09 (area 1.750) o addirittura i minimi di ottobre 2009 in area 1.650. Gli indicatori sono rivolti al ribasso non dandoci alcun segnale di incertezza sulla direzione del trend ribassista.
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UBS
Settimana scorsa dicevamo “La chiusura di venerdì a 16.13 CHF con un calo del 2,60%, ci ha mostrato Il breakout di prezzi della trendline rialzista nov09-dic09 che abbinato a MACD, Stocastico e incrocio delle medie mobili, ci dà un chiaro segnale negativo di inversione del trend che avrebbe come primo obiettivo area 15 CHF”…..centrato. Non siamo qui a fare gli indovini ma cerchiamo sempre di dare dei pareri i più oggettivi possibili utilizzando gli strumenti giusti. Anche per la prossima settimana ci aspettiamo una continuazione del trend per il titolo del colosso svizzero. Primo obiettivo area 14 e secondo area 13 CHF.
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Parentesi trading:
Abbiamo preso profitto da posizione SHORT sul titolo USA ATP OIL AND GAS CORP, apertura dello short a 19 USD e chiusura in profitto a 17.30 USD (+9% circa) in 6 giorni. Avevamo due possibilità operative: la prima spostare lo stoploss sul massimo della candela doji(proteggendo il nostro guadagno) e lasciare correre il trend, oppure prendere subito profitto. Ricordiamo che una candela doji è sinonimo di incertezza e quindi non possiamo sapere il giorno dopo che tipo di movimento ci aspettiamo.