Ecco un utile glossario curato da Mauro Bottarelli per capire meglio gli acronimi e i termini tecnici usati nel mondo della finanza.
Attività patrimoniale.
Obbligazioni liberamente scambiabili aventi per oggetto mutui abitativi cartolarizzati e soggette a rating obbligatorio.
Salvataggio di Stato nei confronti di una società in crisi attraverso il controllo della stessa con l’acquisto di azioni sul mercato o la sua ricapitalizzazione. In caso di salvataggio di uno Stato, un ente terzo – Ue, Fmi – erogano credito a tasso concordato a fronte di un piano di riforme e ristrutturazione.
Parametro di riferimento nella valutazione di un titolo o di un asset.
Mediatore, è il soggetto del mercato che agisce comprando e vendendo titoli per nome e per conto del proprio cliente.
Rapporto fra rischio di uno strumento finanziario e il suo rendimento.
Processo di trasformazione di un credito in titoli commerciabili sui mercati internazionali sia regolamentati che non, come gli OTC, al fine di aumentare la liquidità e favorire gli investimenti.
Strumenti legati alla probabilità di eventi naturali catastrofici in varie parti del mondo che offrono una forma alternativa alla riassicurazione tradizionale. Queste obbligazioni offrono un interesse generoso, fino al 20%, a chi le sottoscrive, ma se la catastrofe si verifica davvero entro un determinato arco temporale stabilito all’atto della sottoscrizione, non pagano in tutto o in parte il capitale poiché i soldi incassati dall’emittente saranno destinati al pagamento dei danni. Si tratta insomma di un’operazione di trasferimento del rischio dall’assicuratore agli investitori
Noti agli operatori istituzionali come equity swap, i cfd sono un contratto tra due parti dove l’acquirente, a fronte di un pagamento di un tasso di interesse, riceve il rendimento di un attività finanziaria sottostante mentre il venditore del contratto, a fronte dell’incasso degli interessi, si impegna a pagare il rendimento dell’attività finanziaria sottostante.
CLEARING MEMBERS, CLEARING HOUSE: I cosiddetti clearing members sono intermediari particolarmente affidabili, accreditati presso specifiche Borse, i quali sono autorizzati ad analizzare gli ordini della controparte che desidera effettuare una transazione. Essi, in particolare, analizzano tutte le contrattazioni passandole alla clearing house o “stanza di compensazione” del mercato (terzo soggetto coinvolto nella gestione di un contratto future), la quale garantisce l’adempimento del solo clearing member. Un ordine, infatti, non può essere eseguito se non è passato alla clearing house attraverso un clearing member.
COLLATERALIZED BOND OBLIGATION (CBO): Cdo aventi obbligazioni come collaterale a garanzia.
COLLATERALIZED DEBT OBLIGATION (CDO): Obbligazione basata su obbligazioni strutturate di crediti cartolarizzati.
COLLATERALIZED LOAN OBLIGATION (CLO): Cdo aventi come collaterale a garanzia prestiti bancari.
COMMERCIAL PAPERS: Prodotti finanziari cartolarizzati con base variabile.
COMMODITY FUTURES: Con un commodity future la controparte si impegna ad acquistare oppure a vendere una prefissata quantità di merce a una data prefissata e a un determinato prezzo. Di particolare rilevanza in questi contratti è la formazione dei prezzi spot e dei prezzi future riguardanti le merci (per “prezzo spot” si intende il prezzo alla data di stipulazione del contratto, laddove per “prezzo future” va inteso il prezzo alla data di esecuzione del contratto). Il prezzo future non può essere considerato puramente e semplicemente come la previsione di un prezzo di mercato, in quanto esso include anche i cosiddetti “carrying cost” (quali, ad esempio, i costi di magazzinaggio, l’assicurazione della merce, ecc.).
CREDIT DEFAULT SWAPS: Superficialmente somiglia a un’assicurazione, poiché permette al compratore di acquistare una protezione nell’eventualità che un debitore (Stati che emettono debito o banche che si rifinanziano sul mercato) non riesca a onorare gli impegni presi. Se ciò si verifica, la società che vende la cosiddetta “assicurazione” è obbligata ad aiutare l’acquirente a recuperare le perdite. Tuttavia, a differenza di un contratto di assicurazione, l’acquirente di un cds non deve necessariamente possedere una porzione dell’attività oggetto della speculazione. Anzi, l’investitore che scommette sull’inadempienza di un operatore ha ogni incentivo a fare in modo che questo avvenga. Sono, di fatto, strumenti potenzialmente e altamente speculativi
EURIBOR: Acronimo di Euro Interbank Offered Rate, rappresenta il tasso di interesse prevalente sul mercato dei depositi interbancari per controparti di primario standing con scadenze comprese tra una settimana e dodici mesi: attualmente è il principale tasso di riferimento per l’indicizzazione dei contratti finanziari in euro ed è calcolato da un panel di cinquantasette banche.
ETF (EXCHANGE TRADED FUNDS): Gli Etf, letteralmente “fondi indicizzati quotati”, sono una particolare categoria di fondi, le cui quote sono negoziate in Borsa in tempo reale come semplici azioni, attraverso una banca o un qualsiasi intermediario autorizzato. Una delle caratteristiche peculiari di questo strumento è costituita dall’indicizzazione: gli Etf replicano infatti passivamente la composizione di un indice di mercato e di conseguenza anche il suo rendimento. Se ad esempio l’indice S&P 500 si apprezza del 2%, l’Etf legato all’S&P 500 registrerà un rialzo della stessa proporzione. Gli Etf si caratterizzano come una via di mezzo tra un’azione e un fondo e consentono di sfruttare i punti di forza di entrambi: in particolare, acquistando un Etf è possibile realizzare la diversificazione e la riduzione dei rischi tipici di un fondo di investimento, scambiando le quote come una normale azione.
FEDERAL FUND RATE (FED FUNDS): Tasso d’interesse federale, ovvero il tasso del denaro emesso dalla Federal Reserve.
FINANCIAL FUTURES: Sono strumenti finanziari derivati, la cui caratteristica è quella di fondare il loro valore su altri strumenti finanziari di base sottostanti al contratto derivato stesso. In particolare, i financial futures si distinguono in tre categorie: CURRENCIES FUTURES (contratti il cui oggetto contrattuale è una valuta. In particolare, con un currency future una controparte si impegna a cedere o ad acquistare una valuta in una data prestabilita a un cambio prefissato. Il pagamento può avvenire al momento della stipulazione del contratto ovvero alla sua scadenza. La posizione si chiude con l’effettiva consegna o l’effettivo ritiro della valuta in questione alla data di scadenza dei contratti oppure tramite la vendita o l’acquisto dei contratti entro tale data), INTEREST RATE FUTURES (ossia i futures sui titoli a reddito fisso, come titoli di Stato, certificati di deposito di istituti di credito, accettazioni bancarie, commercial papers. Essi, in sostanza, sono contratti che rappresentano l’impegno alla cessione o all’acquisto a termine di titoli a tasso fisso – generalmente titoli di Stato – con caratteristiche determinate, a un prezzo prefissato. Anche per questi contratti, come per i currency futures, il pagamento può avvenire al momento della stipulazione del contratto oppure alla scadenza del contratto stesso) e STOCK INDEX FUTURES (futures relativi agli indici di Borsa. Essi sono contratti che rappresentano l’impegno a consegnare o a ritirare a termine una somma in contanti ottenuta moltiplicando la differenza tra il valore dell’indice di Borsa alla chiusura dell’ultimo giorno dei contratti futures e il prezzo a cui i contratti futures sono stati originariamente conclusi per un coefficiente costante di valutazione).
FUTURES: Contratto con cui un soggetto si impegna a comprare o vendere uno strumento finanziario – o un altro asset – secondo i termini e le modalità fissate al momento della stipula.
HEDGE FUND: Fondo d’investimento altamente speculativo, basato quindi su un asset con un alto grado di rischio, ma grande possibilità di guadagno.
LEVERAGE: O effetto leva dello strumento finanziario. Il rapporto 10:100 di leverage significa che investendo 10 posso guadagnare – o perdere – 100.
LIBOR: Acronimo di London Interbank Offered Rate, rappresenta il tasso al quale le banche si prestano denaro tra di loro sulla piazza londinese. È calcolato da un panel di sedici banche e varie valute come dollaro, euro, sterlina, yen, dollaro australiano, dollaro canadese, franco svizzero, dollaro neozelandese e corona svedese.
MARK-TO-MARKET: Principio contabile in base al quale il valore delle attività di una società è preposto al valore di mercato di tali attività.
MORAL HAZARD: L’azzardo morale è il processo in base al quale un operatore finanziario (ad esempio, una banca) agisce rischiosamente sul mercato perché è consapevole che ci sarà sempre un soggetto terzo che coprirà eventuali perdite (ad esempio, la Banca centrale o lo Stato).
OPZIONI (OPTIONS): Strumenti finanziari che conferiscono il diritto di comprare (opzioni call) o vendere (opzioni put) un determinato asset sottostante a un dato prezzo, secondo i termini fissati al momento della stipula. Più semplicemente, si definisce call option l’opzione che consente, dietro pagamento di un premio, di poter scegliere se comprare – alla scadenza prefissata ovvero entro la stessa – l’attività finanziaria sottostante (titoli, valute, merci) al prezzo prestabilito oppure se rinunciarvi perdendo la somma già versata; si definisce put option l’opzione che conferisce il diritto di scegliere se vendere – sempre alla scadenza prefissata ovvero entro la stessa – l’attività finanziaria sottostante (titoli, valute, merci) a un prezzo prefissato oppure se abbandonare.
OVER-THE-COUNTER (OTC): Mercati non regolamentati e non disciplinati da una normativa finanziaria istituita dagli organismi di sorveglianza. Altresì definiti DARK POOLS.
PRIME: Sono tali tutti i mutui che soddisfano i parametri determinati dalla agenzie semigovernative (cosiddette GSE) statunitensi Fannie Mae e Freddie Mac. Di converso, SUBPRIME definisce i mutui che non rispondono a queste prerogative.
PRIVATE EQUITY: Fondo comune di investimento chiuso che si pone l’obiettivo di assumere partecipazioni rilevanti in società già avviate al fine di aumentarne lo sviluppo.
RATING: Punteggio definito da un’entità esterna che certifica il grado di solvibilità di un soggetto verso le obbligazioni che contrae.
RESIDENTIAL MORTGAGE BACKED SECURITIES: Obbligazioni strutturate basate su crediti cartolarizzati di mutui subprime.
SECURITIES: Obbligazioni strutturate basate su crediti cartolarizzati.
SWAP: È un contratto derivato over-the-counter. In generale, per swap si intende uno “scambio” di capitali e/o flussi di interesse o di importi indicizzati a tassi, divise, indici di vario genere. Il termine assume oggi una valenza generica in quanto sottende a una notevole varietà di transazioni assai differenziate, anche se accomunate da alcuni elementi di riferimento. Le condizioni sotto le quali può essere stipulato un contratto swap possono essere le più disparate, anche se la strategia finanziaria alla base del contratto è quella di copertura (il cosiddetto “hedging”).
TASSO OVERNIGHT: Tasso applicato quando una banca concede linee di credito a un’altra banca con un termine di un giorno.
VENTURE CAPITAL: Fondo comune di investimento chiuso che si pone l’obiettivo di assumere partecipazioni rilevanti in società in fase di start up, ovvero di avvio d’impresa.
VULTURE FUNDS: Altresì definiti “fondi avvoltoio”, sono fondi comuni, soprattutto americani, specializzati nell’investire su società fallite o “decotte”. Il rischio è altissimo, ma in caso il fondo riesca a risollevare la società e a pagare i suoi debiti, può realizzare grandi profitti. Il nuovo business dei “fondi avvoltoio” è quello di comprare, a prezzi stracciati, obbligazioni dei Paesi in via di sviluppo, vicini al default, che nessun altro oserebbe toccare. E poi passare all’incasso con tutti i mezzi possibili, anche portando i debitori in tribunale.