Grande soddisfazione in casa Centrodestra per le elezioni comunali di ieri, 10 giugno 2018, con la coalizione che ha raccolto ottimi risultati da Nord a Sud. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha commentato così su Facebook: “#amministrative2018: FdI cresce ancora, il centrodestra unito vince, il PD perde i suoi fortini e il m5s non pervenuto… E ora pronti per i ballottaggi!”. Soddisfatto anche Maurizio Gasparri, esponente di spicco di Forza Italia: “Si profila un ottimo risultato per il centrodestra. Amministravamo due dei ventuno comuni chiamati al voto in questa fase. Ne abbiamo già conquistati cinque e dopo i ballottaggi del 24 giugno ne amministreremo ben più di dieci. Si ribalta, quindi, la situazione nelle città chiamate al voto. E si conferma che il centrodestra è l’unica coalizione che può dare governabilità e stabilità, dal territorio alle realtà più vaste. #Elezioniamministrative”. Da casa Lega filtra inoltre grande contentezza, con il Carroccio che si è confermato primo partito della coalizione. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CENTRODESTRA A TRAZIONE LEGA VINCE
Nell’analisi condotta da YouTrend e Quorum emerge un dato su tutti: nei Comuni “superiori” – ovvero quei 109 con abitanti superiori a 15mila – la coalizione vincente e dominante è stata come prevedibile il Centrodestra. Ma è la guida della Lega che si consolida e cresce ancora di più rispetto alle ultime Politiche 2018 il vero dato nuovo di queste Amministrative: rispetto alle ultime Comunali, la coalizione di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia con diverse liste civiche si conferma la prima in 43 Comuni su 109, con il Pd-Csx che cala a 27, mentre liste e candidati civici si impongono al primo posto in 36 Comuni al voto il 10 giugno. Nelle ultime Amministrative invece il Centrosinistra era risultato primo partito-lista in 56 Comuni, mentre solo 24 andarono al Centrodestra e 28 con liste civiche. E il Movimento 5 Stelle? Non cresce e ferma il suo “boom” dopo il 4 marzo: 3 erano i Comuni dove erano la prima lista nel 2013 e 3 rimangono in questo 2018, senza alcun scatto in avanti. Se ci aggiungiamo i Comuni che poi sono andati al ballottaggio, solo 8 vedranno candidati sindaco di Luigi Di Maio e Davide Casaleggio, mentre il “ritorno” delle vecchie coalizioni almeno a livello territoriale resta saldo.
Qui le ultime notizie per Elezioni Amministrative 2018: affluenza e sondaggi. Qui i risultati Comunali: Brescia, Sondrio (Lombardia) – Avellino, Viterbo (Campania e Lazio) –Brindisi, Barletta (Puglia) – Imperia, Ivrea (Liguria e Piemonte) – Catania, Messina (Sicilia) – Siena, Pisa, Terni (Toscana e Umbria) – Vicenza, Imola, Ancona (Veneto, Emilia Romagna e Marche)
IL PD HA PERSO, FORSE..
Come vi abbiamo raccontato con dovizia di particolari, questa tornata elettorale delle Comunali 2018 si è rivelata una batosta per il Movimento 5 Stelle. I pentastellati non hanno retto il confronto locale con Centrodestra e Centrosinistra e neanche a Roma, nonostante il governo targato Virginia Raggi, sono riusciti a tenere botta. Nel Lazio si è votato in quarantasette comune e in due Municipi di Roma, popolazione da città media. Oltre l’affluenza decisamente bassa, sotto il 30 per cento, il M5s deve fare i conti con dei risultati non all’altezza: fuori dai giochi in entrabi i municipi. A Garbatella l’ha spuntata il candidato di Centrosinistra Amedeo Ciaccheri con il 54 per cento, mentre a Montesacro ci sarà il ballottaggio tra Centrodestra e Centrosinistra il prossimo 24 giugno 2018: Maria Bova al 33 per cento, Giovanni Caudo al 42 per cento. A Viterbo, infine, ballottaggio tra il candidato del Centrodestra Giovanni Arena (45 per cento) e la civica Chiara Frontini (14 per cento). (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CROLLO M5S, IL PD…
Dopo le ultime vicende nazionali e dopo la messa in opposizione del Partito Democratico, si attendeva una nuova batosta dei dem alle Comunali: così però non è stato, anche se le roccaforti perdute sono ingenti (Terni e Catania) e i dati rispetto alle Elezioni Amministrative precedenti sono in diminuzione. Ma il vero sconfitto è il Movimento 5 Stelle e non il Pd che può comunque festeggiare l’importante riconferma di Brescia e il vantaggio – seppur al ballottaggio – di Ancona ed Avellino dove i candidati sindaco ottengono 20% in più degli sfidanti di Centrodestra e M5s, rispettivamente. Il tonfo importante arriva nel capoluogo sotto l’Etna dove finisce un’era, quella di Enzo Bianco, ed inizia quella nuova di Salvo Pogliese il responsabile principale del “patto dell’arancino” che in autunno fece vincere Nello Musumeci alle Regionali e ora consegna Catania, forse Messina e Siracusa e ballottaggio a Ragusa, tutto al Centrodestra. «È un risultato eccezionale. Abbiano avuto un consenso in tutti i quartieri della città e all’interno di tutte le fasce generazionali», ha commentato Pogliese che ha anche ringraziato Matteo Salvini, facendo un accenno anche all’intricata situazione nazionale «A livello nazionale – ha detto il neo sindaco di Catania – non è stato possibile rendere operativo un Governo di centrodestra. Ma io sono con convinto che Salvini guardi al perimetro del centrodestra come ha sempre fatto».
M5S CADE NELLA “SUA” IVREA
Come abbiamo già analizzato, le elezioni amministrative non sono il punto forte del Movimento 5 Stelle. Come alle Regionali, i pentastellati soffrono le elezioni locali e anche alle Comunali il risultato non è stato all’altezza. Una città simbolo può essere Ivrea, in provincia di Torino e città natale di Davide Casaleggio, ideatore della piattaforma Rousseau. Massimo Luigi Fresc, candidato M5s, non è riuscito a raggiungere neanche il ballottaggio: 13,54 per cento con 1.456 voti. Al ballottaggio del prossimo 24 giugno 2018 ci andranno il candidato del Centrosinistra (Partito Democratico, Sinistra – Libera Sinistra per Ivrea, Moderati, Lista Civica – Ivrea + bella) Massimo Maurizio Perinetti, che ha raccolto il 35,79 per cento dei voti, e il candidato del Centrodestra (Lega, Lista Civica – Cambiamo insieme, Forza Italia – Civica, Lista Civica – Insieme per Ivrea), che si è fermato al 30,74 per cento. Non pervenuto il candidato di CasaPound: appena 198 voti per Igor Bosonin. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
LEGA TRASCINA CENTRODESTRA
La Lega trascina il centrodestra alla vittoria da Nord a Sud nelle Elezioni Comunali Amministrative 2018. Lo scrutinio procede a rilento, ma ci sono già dei risultati consolidati. A Treviso, ad esempio, Mario Conte diventa sindaco facendo tornare la Lega al potere. Il centrodestra è avanti anche a Vicenza, con Francesco Rucco che evita il ballottaggio, Sondrio, Viterbo, Cinisello Balsamo, Sondrio, Terni, Brindisi, Catania e Siracusa. Il centrosinistra, invece, è avanti ad Ancona, Siena e Brescia, dove Emilio Del Bono ha ottenuto la riconferma al primo turno. Il MoVimento 5 Stelle conferma le sue difficoltà sul territorio, conquistando qualche ballottaggio – come nel caso di Avellino – ma cadendo nei municipi romani al voto. Tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini è il secondo che può cantare vittoria. Il centrosinistra segna invece un arretramento rispetto alle Elezioni del 2013, quando conquistò 14 dei 20 capoluoghi al voto. Quest’anno perde Catania, mentre a Siena va al ballottaggio col centrodestra e a Terni resta fuori dal secondo turno. A Roma al vaglio due anni di giunta Raggi: affluenza molto bassa e tonfo del MoVimento 5 Stelle, che ha perso due municipi. (agg. di Silvana Palazzo)
AFFLUENZA GIÙ, CROLLO M5S
Elezioni Comunali 2018, al voto 6,7 milioni di elettori in tutta Italia per scegliere sindaci e consiglieri. Grande attesa per i capoluoghi di provincia, da Nord a Sud le principali forze politiche si confrontano a tre mesi di distanza dalle elezioni politiche. E i primi dati sorprendono: Centrosinistra e Centrodestra si contendono diverse piazze di livello, con il Movimento 5 Stelle che crolla letteralmente. Partiamo da Brescia, dove Emilio Delbono del Centrosinistra è al 54,3 per cento, seguito da Paola Vilardi del Centrodestra al 38 per cento. Guido Ghidini del M5s sfiora il 5 per cento. A Siena avanti ancora il Centrosinistra con Bruno Valentini (36,5 per cento), seguito dal civico Pierluigi Piccini e da Luigi De Mossi del Centrodestra. A Terni invece troviamo il Centrodestra nettamente avanti, con Leonardo Latini al 45 per cento: Paolo Angeletti del Centrosinistra e Thomas De Luca del M5s nettamente staccati, rispettivamente 19 e 17,2 per cento.
Arrivano i primi dati reali anche da altri importanti Comuni, con l’affluenza totale che, esclusa la Sicilia, ricordiamo essere ferma al 61,2 per cento, sei punti percentuali in meno rispetto alle elezioni del 2013. Ad Imperia la situazione è tripolare e sarà decisivo ogni singolo voto: Luca Lanteri del Centrodestra al 31,4 per cento, Guido Abbo del Centrosinistra al 28,9 per cento e il civico Claudio Scajola al 25,3 per cento. A Treviso il Centrosinistra domina: Mario Conte al 51 per cento. Centrosinistra con Giovanni Manildo fermo al 43,4 per cento, mentre il M5s, con Domenico Losapio, non va oltre il 3,1 per cento. Anche a Terni il Centrodestra prevale nettamente, con Leonardo Latini al 50 per cento, mentre a Teramo Giandonato Morra è al 43,12 per cento. Anche il Sindaco di Sondrio potrebbe essere il candidato di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia al primo turno: Marco Scaramellini è al 57,61 per cento. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
AFFLUENZA DEI COMUNI
In attesa dei primi exit poll ufficiali con i dati del Viminale, emergono le prime affluenze finali nei 761 Comuni al voto: a metà spoglio il dato registra un 60,08%, al momento in calo rispetto alle ultime Amministrative che segnavano il 66,05% degli aventi diritto al voto. Un calo che non viene particolarmente “sentito” in Umbria (64,49%), Marche (62,81%), Lazio (63,39%) e Liguria (61,42%): Lombardia e Toscana invece vanno sotto la media nazionale registrata e pongono un primo dato da evidenziare sul lieve calo nei grandi centri urbani rispetto alle ultime Comunali, mentre è deciso e imponente rispetto alle Politiche del 2018. È Brescia il primo capoluogo di provincia ad avere il dato ufficiale finale dell’affluenza dopo le ore 23: gli elettori recatisi alle urne sono il 57,4%, in calo rispetto al 65,6% delle ultime Comunali bresciane. Mentre ovviamente si attendono i risultati completi con tanto di dati reali sui singoli Comuni è importante osservare come il calo di queste Amministrative potrebbe essere anche un primo “dubbio” sulla reale forza politica e fiducia nel Governo gialloverde. Bisognerà attendere, ovvio, i dati specifici sulle liste di Lega e M5s ma intanto quello che emerge è un freno del popolo alle urne, seppur non a carattere generale ma calato nei singoli casi particolari dei 761 Comuni al voto.
URNE CHIUSE, SI ATTENDONO I PRIMI EXIT POLL
Urne chiuse e inizio degli scrutini in atto per i 761 Comuni al voto delle Amministrative 2018, in teoria l’ultimo appuntamento elettorale prefissato di questo 2018 ad altissima tensione politica: 20 Capoluogo di Provincia, 1 di Regione e quasi 7 milioni di italiani chiamati alle urne hanno espresso il loro giudizio importante per “leggere” queste prime settimane di Governo Lega-M5s, lo stato di crisi o ripresa del Pd e la forza elettorale intatta o scricchiolante del Centrodestra, oltre alla crescita o primo “stallo” dei grillini dopo il boom del 4 marzo. I dubbi col passare delle ore e l’arrivo di tutti gli exit poll (prima) e dati reali (poi) saranno sempre più elusi per lasciar posto al voto finale in tutti i Comuni, con i sindaci subito eletti e con i molto più che probabili ballottaggi nelle tante città di grande importanza e bacino di voti in corsa per queste Elezioni Comunali 2018. Qui sotto di volta in volta aggiorneremo i vari pezzi specifici con i dati in arrivo dal sito del Viminale e dalla Regione Sicilia per i Comuni di Messina, Trapani, Ragusa, Siracusa e Catania. Intanto, tra le spiacevoli novità delle ultime operazioni di voto va segnalato lo scandalo scoppiato a Qualiano, in provincia di Napoli: due blitz dei Carabinieri hanno rinvenuto “compensi” dai 30 a 50 euro per ottenere voti di scambio. 7 persone sono state denunciate a Qualiano con reati contestati di associazione a delinquere finalizzata a promettere denaro o utilità varie per conseguire vantaggi elettorali. La compravendita di voti per 30 euro fungeva anche da “buono” per tre colazioni, qualora fosse stato votato il candidato “giusto”. Come ogni Elezione che si “rispetti” lo scandalo provinciale non attende ad emergere..
L’AFFLUENZA SALE? L’IMPATTO DI M5S-LEGA
L’affluenza alle ore 19 è salita o no? I dati che emergono dal Viminale indicano che il 44,05% di oggi è un dato decisamente migliore da quello di 5 anni fa, quando alle urne a quest’ora si recarono il 40% degli elettori aventi diritto. Resta però il dubbio, visto che in quell’occasione le Amministrative si votavano in due giorni e non in uno e dunque occorre “tarare” l’ottimo risultato attuale con questa indicazione che pone di fatto un “freno” all’impatto devastante di Lega e M5s col vento in poppa dopo le Politiche 2018 e la formazione del Governo gialloverde. Ad esempio, per ridimensionare il voto di queste Comunali al momento concorre il dato delle Politiche del 4 marzo che fecero segnare, sempre alle 19 e sempre negli stessi 761 Comuni di oggi, il 58,2% degli aventi diritto recatisi alle urne. Di contro, come osserva YouTrend dalle prime analisi svolte sul secondo dato di affluenza, tre mesi fa ci fu un insolito alto numero di elettori che si recarono alle urne tra le 12 e le 19: oggi con l’estate ormai scoppiata potrebbe succedere che molti vacanzieri di giornata andranno tardi alle urne, modificando all’ultimo il dato sull’affluenza delle Amministrative 2018. In definitiva, se la proiezione dell’affluenza finale indicata da YouTrend dovesse essere confermata tra il 59 e il 63% si potrebbe dire che comunque queste Comunali 2018 saranno state un successo non clamoroso ma un buon seguito in calo rispetto alle recenti Politiche ma decisamente meglio rispetto alle ultime Amministrative negli stessi Comuni chiamati oggi al voto.
LE SFIDE DI SALVINI
Mentre ci si addentra sempre di più nella sfida elettorale dei 761 Comuni al voto – alle ore 19 il prossimo dato sull’affluenza ufficiale – risulta interessante provare a “leggere” dove saranno le sfide più interessanti e dunque dove più utile osservare tra i Comuni chiamati a rinnovare sindaco e Consiglio in queste Amministrative 2018. Di certo per Matteo Salvini il voto di oggi vale doppio, se non triplo: vincere più comuni possibili con i propri candidati e la propria lista, confermarsi prima lista nel Centrodestra e laddove possibile consolidare l’alleanza nazionale con i 5Stelle (specie nelle partite degli eventuali ballottaggi). I dati citati da YouTrend mostrano come nei 109 Comuni “superiori”, al voto oggi, la Lega si è rivelata prima lista alle ultime Politiche 2018 in 59 di essi, mentre in 50 vinse Forza Italia come primo partito della coalizione di Centrodestra. Se invece passiamo ad osservare direttamente i 20 capoluoghi di provincia al voto in queste Comunali di giugno, in 12 di esse Salvini primeggiò, in soli 8 invece la spuntò Berlusconi. Per il Carroccio, specie in un momento in cui la distanza con gli alleati della coalizione è massima, sarebbe utile confermare se non aumentare l’importanza e la leadership elettorale per poter avere il coltello dalla parte del manico nelle analisi post-Elezioni, quando forse si dovrà decidere sul futuro di Salvini a Roma assieme al M5s, nei territorio assieme al Centrodestra.
QUANDO SI SAPRANNO I RISULTATI?
La chiusura dei seggi elettorali è prevista alle ore 23: come sempre, nel giro di un’ora circa dalla fine delle operazioni di voto, si conosceranno i primi exit pool, cioè che cosa hanno votato gli italiani detto da loro stessi. Ovviamente è un test che non dà certezza alcuna, perché in molti non dicono la verità su quello che hanno effettivamente votato, ma è un buon indicatore comunque dell’orientamento generale dei risultati, Il sito del ministero dell’interno darà i risultati in tempo reale, e il risultato reale e veritiero si dovrebbe avere verso l’alba di domani, oltre al dato dei candidati sindaci e l’indicazione dell’eventuale turno di ballottaggio per i comuni superiori ai 15mila abitanti, si potranno conoscere anche i risultati degli aspiranti consiglieri comunali. Fra un paio d’ore circa intanto, verso le 19, si avrà la percentuale dell’affluenza, decisiva per permettere già di capire qualcosa per i risultati (Agg. Paolo Vites)
AFFLUENZA IN AUMENTO
Cresce il voto e a rischiare di più è, come previsto, il Pd-Centrosinistra quantomeno nei Comuni “superiori” al voto in queste Elezioni Amministrative: secondo le stime di YouTrend tra i 109 Comuni sopra i 15mila abitanti al Nord sono ben 20 quelli amministrati dal Centrosinistra, 4 dal Centrodestra e 3 da altre liste nelle scorse Comunali di 5 anni fa. Se si scende poi nella Zona Rossa (Toscana-Emilia Romagna-Liguria) i Comuni che erano a guida Pd-Csx erano 13, mentre solo uno era in dote al Centrodestra compatto. Per quanto riguarda invece il Centro-Sud, sono 24 i Comuni che erano amministrati da sindaci di Centrosinistra, 15 del Centrodestra, 4 del Movimento 5 Stelle e 23 fra altre liste civiche. Questi significa che a “perderci” di più, come rischio potenziale, è chiaramente la coalizione del Partito Democratico che inoltre deve scontare il trend negativo di questi ultimi mesi dopo l’esperienza dei Governi Letta, Renzi e Gentiloni che non hanno ben “pagato” alle urne. Il Governo gialloverde poi “spinge” di più in quei Comuni dove potrebbe sostanzialmente imporsi un’alleanza “anomala” tra Centrodestra e grillini, come ad esempio a Siena dove manca il candidato del M5s e gli elettori potrebbero sostenere il candidato del Centrodestra David Luciano Chiti. In attesa dei risultati, la prossima finestra di affluenze sarà definita alle ore 19 mentre continuano le operazioni di voto in tutto il Paese anche in questo pomeriggio elettorale.
POLEMICA SALVINI-MARTINA
E’ polemica per il messaggio lanciato stamane dal ministro degli interni il leghista Matteo Salvini agli elettori che oggi sono chiamati al voto in 721 comuni italiani, un messaggio che per il segretario del Pd Martina suona come uno spot elettorale a seggi aperti, quando cioè è proibito per legge ferme alcuno. “Buon voto a tutti i cittadini che oggi, fino alle 23, in oltre 700 comuni, hanno la fortuna di poter eleggere il proprio sindaco. Se poi arriveranno tanti voti per la Lega sarà un bel segnale politico a chi fa cortei al grido di ‘Salvini assassino” ha scritto su twitter aggiungendo che sarà “una risposta chiara a tutti gli intellettualoni, giornalistoni, chiacchieroni e rosiconi della sinistra secondo i quali in 7 giorni avremmo già dovuto rimediare ai quasi 7 anni di governi del Pd #oggivotoLega”. Non ha torto Martina a definirlo uno spot elettorale: “È grave che a seggi aperti per le elezioni comunali proprio il ministro dell’Interno si lanci nell’ennesimo spot elettorale per il suo partito. In nessun paese moderno ciò sarebbe consentito” aggiungendo che “Abbiamo due vicepremier che anziché governare nell’interesse generale pensano solo alla propria propaganda di partito e questo segna una deriva pericolosa che non può essere sottovalutata” (Agg. Paolo Vites)
AFFLUENZA AL VOTO ORE 12
Alle ore 12 ha votato il 19,82% degli elettori aventi diritto alle Elezioni Amministrative in tutta Italia, eccetto la Sicilia che ha invece fornito solo pochi minuti fa i primi risultati dopo gli scrutini sulla presenza alle urne: il 16,94% parziale rappresenta un calo di certo, in controtendenza rispetto alla media di affluenza nazionale che fa decisamente meglio rispetto agli ultimi appuntamenti elettorali. Secondo lo studio di YouTrend, alle Comunali 2018 il 19,82% rappresenta un dato molto importante rispetto al recente 19,9% delle Politiche (negli stessi Comuni ovviamente, ndr), alle Comunali 2017 che si votarono negli stessi giorni, dunque con possibili medesimi comportamenti per i primi vacanzieri) e anche alle Comunali precedenti dove però si votava in due giorni. Come spiega Pregliasco, direttore e fondatore di YouTrend, «Affluenza alle 12 poco superiore a quella delle Amministrative 2017. Perché è confronto utile? Perché stesso periodo (11 giugno): se elettori hanno votato al mattino per andare poi in gita, è confronto indicativo». Per le città più importanti al voto, Brescia in Lombardia segna il 18,08% di affluenza, mentre per Ancona nelle Marche il dato scende fino al 17,63%: segnaliamo in Puglia il 21,16% di Barletta mentre in Toscana troviamo Pisa al 20,15%, Massa al 19,27%, Siena al 21,5%. Per chiudere, in Sicilia abbiamo il 16,47% di affluenza a Trapani, 15,33% a Catania, il 18,78% a Messina e il 17,85% a Ragusa.
MELONI VS DI MAIO: “SALVINI SPIEGHI”
Elezioni Comunali 2018, caos per le parole di Luigi Di Maio. Il leader M5s in campagna elettorale ha sottolineato i vantaggi a votare candidati pentastellati, “significa avere un governo amico”, e la vicenda non è passata inosservato. Giorgia Meloni, ieri tramite Facebook, ha attaccato Di Maio per le sue dichiarazioni e ha invocato l’intervento dell’alleato Matteo Salvini: “Domani si vota in oltre 700 Comuni italiani. Il neo vicepremier Di Maio dice che ai cittadini conviene votare sindaci del M5S perché così avranno un governo amico. Scusa Luigi Di Maio e invece i Comuni che dovessero scegliere un sindaco di un altro colore non potranno parlare con i ministri grillini? I milioni di cittadini che voteranno sindaci di centrodestra o di Fratelli d’Italia non saranno ascoltati dal Governo Conte? Matteo Salvini, nostro alleato nella maggior parte dei Comuni che vanno al voto contro candidati cinquestelle, spieghi a Luigi di Maio che i cittadini non si ricattano”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CAOS PER AUGURI DI MAIO
Urne aperte per l’elezione di sindaco e consiglio comunale in 760 Comuni, 20 dei quali sono capoluoghi di provincia. I seggi sono aperti dalle 7, la chiusura invece alle 23. Non sono mancate le polemiche nelle ultime ore: è diventata un caso la dichiarazione con cui Luigi Di Maio ha fatto gli auguri ai candidati sindaci del MoVimento 5 Stelle. «Avere sindaci 5 stelle nei singoli comuni italiani significa avere sindaci che hanno dalla loro parte il governo nazionale e potranno parlare con i ministri per risolvere i problemi», dice il vicepremier nei suoi auguri. Queste parole hanno però suscitato la dura reazione delle opposizioni fino alla marcia indietro per abbassare i toni dello scontro. Di Maio è infatti tornato a parlare correggendo il tiro e affermato che sarà «dalla parte di tutti i primi cittadini Italiani, al di là del colore politico», cosa che, aggiunge non senza un tono di polemica, non hanno fatto i governi degli ultimi sette anni per i tagli effettuati ai Comuni. (agg. di Silvana Palazzo)
ELEZIONI COMUNALI 2018: DOVE SI VOTA
Domenica 10 giugno sono chiamati alle urne per le Elezioni Comunali 2018 6.749.654 italiani per poter rinnovare il sindaco e il Consiglio Comunale dei 761 Comuni al voto in questo ultimo appuntamento elettorale di questa prima metà 2018. Per le queste Amministrative 2018, ben 109 al voto sono da considerare Comuni “superiori”, ovvero contano più di 15mila abitanti, mentre 652 sono “inferiori”: tra questi comuni al voto ben 20 sono capoluoghi di provincia ovvero Brescia, Sondrio, Imperia, Treviso, Vicenza, Massa, Pisa, Siena, Ancona (l’unico capoluogo di Regione di questa tornata elettorale), Terni, Viterbo, Teramo, Avellino, Barletta, Brindisi, Catania, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani. Non solo, nello stesso giorno di oggi si voterà per rinnovare i consigli circoscrizionali del III e del VIII Municipio di Roma Capitale; si tratta per queste Amministrative 2018 del primo banco di prova dell’appena nato Governo “anomalo” che vede in maggioranza Lega e Movimento 5 Stelle, del tutto divisi invece nelle Comunali odierne, come anche nelle Regionali appena votata in Friuli, Valle d’Aosta e Molise. Sarà dunque interessante osservare il comportamento – tenuto conto dei valori che normalmente entrano in azione nei voti locali, assai diversi da quelli nazionali – dei candidati grillini e della stessa Lega che quasi dovunque si presenta compatta nella coalizione di Centrodestra.
COME SI VOTA ALLE ELEZIONI COMUNALI
Alle Amministrative 2018, tutti i 761 comuni alle urne avranno due sole modalità e operazioni di voto da seguire a seconda del numero di abitanti delle rispettive circoscrizioni: la legge elettorale delle Comunali prevede infatti la differenza tra i comuni con più o meno di 15mila abitanti. Nel primo caso – che coinvolte 109 Comuni tra cui 20 capoluoghi di provincia – per scoprire come si vota è molto semplice: ogni elettore avrà sola scheda elettorale dove è indicato a fianco del contrassegno il candidato alla carica di sindaco. Saranno affiancati da simboli delle liste/la lista ad essi collegati: accanto ad ogni simbolo, in aggiunta, vi saranno due righe bianche sulle quali l’elettore potrà scrivere il nome/ i nomi dei consiglieri scelti con la consueta regola della preferenza di genere. È previsto uno o due voti di preferenza per un candidato Consigliere compreso nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto. Per quanto riguarda invece i Comuni con meno di 15mila abitanti – la restante pattuglia di 609 località al voto in queste Amministrative 2018 – è previsto un solo voto di preferenza e non sarà possibile effettuare il cosiddetto voto disgiunto, mentre per il resto le operazioni sono identiche ai Comuni “superiori”. Per quanto riguarda quest’ultimi, va da sé, è previsto il voto per un candidato sindaco e per una lista elettorale non collegata ad esso: si tratta appunto del voto disgiunto, previsto per legge solo per i comuni più popolosi. Per ogni dettaglio sulla scheda elettorale e il “come si vota” alle Comunali 2018 ecco il nostro approfondimento dedicato.
LA DIRETTA LIVE DELLE AMMINISTRATIVE 2018
I dati sull’affluenza alle urne, relativi alle ore 12.00, 19.00 e 23.00 di domenica 10 giugno, e i risultati saranno consultabili attraverso il sito www.interno.gov.it e http://elezioni.interno.it. Per tutta la giornata di oggi e domani sul nostro quotidiano sarà possibile seguire in diretta ogni aggiornamento, affluenza e i primi dati reali con risultati annessi: a livello televisivo, come sempre i canali All news dedicheranno lo speciale “Amministrative 2018” dalle ore 23 in poi, da Rai News24 a Sky Tg24 fino a TgCom24. In tutti questi casi è disponibile anche la diretta video streaming sui canali online dedicati, in modo da non perdere alcun passaggio dello spoglio elettorale. In attesa di scoprire dai primi exit poll e dopo dai risultati ufficiali tutto riguardo ai sindaci, i Consiglieri Comunali eletti, vi ricordiamo che i ballottaggi sono ammessi e previsti solo per i comuni al di sopra dei 15mila abitanti e il Ministero degli Interni ha già fissato l’eventuale data per poter sostenere il secondo turno delle Comunali, ovvero domenica 24 giugno prossimo. Per tutte le informazioni sul quando, come e perché si vota in questa domenica 10 giugno, ecco qui sotto il video del Ministero che spiega nel dettaglio ogni possibile informazione a riguardo delle Amministrative 2018 con relative operazioni di voto.